Capitolo 15

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Emi, che fine hai fatto? Mi aspettavo un’e-mail invece niente. Mi stai facendo preoccupare? Stai bene? Ti sei di nuovo autolesionata? Che è successo? Ti prego rispondi. Jade. xx
Sì, la sera precedente avevo dimenticato di scrivere l’e-mail a mia sorella. Forse perché stando con Hilary, mi ero rilassata più del solito. Ma quella mattina era troppo tardi per scriverla. Così, rimandai quel momento a dopo cena. “Bonjour a tout le monde!” “Hila, finiscila di fare la francesina.” Dissi ridacchiando, “Uffa, antipatica.”, “Ciao Hila”. Era il biondo che schioccò un bacio sulla guancia della mia migliore amica, “Emi!” “Horan!” dissi sorridendo, “Oggi all’ultima ora scriviamo un’altra canzone, eh?” “Contaci!” Sorrisi.
Louis
Era mezz’ora che Liam fissava Emily. In realtà non era l’unico. Ma, a contrario mio, lui voleva andare ad abbracciarla. “Hai capito, Lou? ahahah” “Mh,mh..” “Ma a chi pensi, si può sapere?” mi chiese Harry guardandomi preoccupato, “Niente.”. Mi avvicinai a Liam, “Amico…” “Lou non mi va di..” “Perché non vai da lei?”. Si voltò di scatto verso di me. “Eh?” “Sì. Vai!”. Mi guardò sorridendo, poi andò verso di lei e l’abbracciò forte. Lei sorrise a 32 denti. Con lui è felice, LouLou. “Ma che fa quello?” “Sono amici. Lasciali in pace.” Ribattei io contro Haz. Lui entrò in classe, io rimasi al mio armadietto aspettando che suonasse la campana. “Amore”. Mi voltai di scatto. Mi terrorizzai. Hope. Subito nella mia mente si precipitarono le immagini di quel pomeriggio. “Amore stai bene?”. Feci un passo indietro. Infilai la testa dentro l’armadietto “Tutto bene.”, “Sei scomparso negli ultimi giorni.” “Mh… sì…già…”. Fortunatamente il suono della campana mi fece ritornare in me stesso.
 Io
C’era scienze… o forse era geografia… In realtà non stavo ascoltando la lezione da un pezzo. Ero persa nei miei pensieri. Veramente stavo solo pensando a quel pomeriggio. C’era Hilary che mi scambiava qualche parola, anche se non l’ascoltavo. Ma quando mi scrisse una cosa nel banco e neanche la cagai, si incazzò. “Si può sapere che ti prende?” bisbigliò, “Niente…” dissi scarabocchiando il libro, “Mi sembri mio fratello. Gli parlo e pensa ai cazzi suoi.” “Mh….” Louis. “Allora? Che succede?”. La guardai negli occhi. Lei mi guardava aspettando una risposta. Poi abbassai lo sguardo su una scritta sul mio libro. Lei seguì il mio sguardo. Louis. Poi mi guardò, non capiva. “Ci siamo baciati.” “COSA?” gridò forte che tutti si girarono verso noi, proprio tutti. Io stavo morendo dalle risate, mentre lei mi cruciava con lo sguardo “TAKER IN PRESIDENZA!”. Detto ciò, Hilary si alzò strisciando la sedia a terra, provocando un suono assordante, mi guardò un’ultima volta e poi uscì dalla stanza. Gli occhi dei miei compagni, adesso, mi fissavano mentre io ridevo a crepapelle.
Come al solito ad ultima ora i vincitori si riunirono nella famosa stanza. “ Ho visto Hilary andare in presidenza, che è successo?” mi chiese Leeyum appena ci vidimo, “Le ho detto una cosa e lei è rimasta… come dire.. abbastanza scioccata.” Dissi ridendo, “E che le hai detto di così tanto scioccante?” “Te lo dirò dopo Leeyum.” Dissi dandogli una pacca sulla spalla e sedendomi accanto a lui. Stavamo per iniziare a suonare qualcosa che poi sarebbe diventata la nostra canzone, quando la porta si aprì di botto. “TU.”. Era Hilary. “AHAHAHAHAHAHA TI POSSO SPIEGARE TUTTO!”, “IO TI AMMAZZO. TI DO FUOCO.”. Mi alzai, cercando di tranquillizzarla, ma niente. “CERTO, CERTO. TI SPIEGO DOPO. NO. IO TI DO FUOCO DOPO. DA QUANTO VA AVANTI STA STORIA, EH?” “Amore mio, ti calmi? O non ti racconto niente.” Bisbigliai. Sentii alle mie spalle i ragazzi ridere, “Sì… mi calmo… PERCHE’ POTREI INCENDIARE QUEST’ISTITUTO E DIVENTARE CAPO DEL MONDO.”. Se ne andò, chiusi la porta e mi scusai per l’interruzione. Poi continuammo a suonare e cantare. Dopo aver scritto qualcosa come “stanotte ci divertiremo” “poiché siamo giovani” “e non finiremo mai di fare festa”, ci avviammo verso le nostre rispettive classi. “Allora noi ci sentiamo dopo?” “Certo!” “Ma se… questo pomeriggio ci andiamo a prendere una cioccolata calda?”, “Mh… non lo so Leeyum…Dovrei studiare matematica… Anzi devo chiedere a Matt di darmi ripetizioni.” “Mh… allora ci sentiamo. Voglio proprio sapere perché stavi facendo rischiare di prendere un’espulsione a Hilary” disse ridacchiando, “Allora a dopo!”. Entrai in classe insieme agli altri. Preparai lo zaino e mi sedetti. “Tu… mio fratello… le vostre labbra… Tutto così complicato…” “Hilary dopo. Adesso devo dirti un’altra cosa. Però non gridare.” “Avete fatto sesso. Bene. Ottimo.” Disse battendo le mani, “No cazzo! Smettila di pensare a me e tuo fratello. Chiedo a Matt di darci ripetizioni.” “Sei morta.” “Senti, non voglio andar male anche stavolta.” “Ok… ma digli che facciamo presto perché… poi mi viene sonno.” “Ancora devo chiederglielo. Chissà ha impegni…” “Uh… immagino… dovrà andare a fare la manicure, pedicure…” “Finiscila.”. La campana suonò, Hilary se ne andò ed io rimasi nella classe insieme a Matt che conservava le sue cose nello zaino. “Matt…” “Sì?” “Posso chiederti un favore?” “Certo! Dimmi pure!” “Potresti fare, a me e Hilary, ripetizioni di matematica?”, rimase quasi scioccato dalla mia richiesta, “Sei sicura? N-non vorrei essere troppo noioso…” “Davvero, ho bisogno del tuo aiuto.” “Va bene…” sorrise, “Dimmi pure quando..” “Non lo so… Anche questo pomeriggio. Sempre se non hai impegni.” “No… Non ho impegni. Dove?” “A casa mia. Carnaby Street numero 5. Puoi venire a che ora vuoi. Siamo sempre lì.” “Penso che verrò verso le quattro.” Sorrise, “Allora a dopo! E grazie ancora”. Uscii dalla classe e andai verso Hilary “Oggi alle 4 avremo una lezione da studenti di università.” “Il mio inferno.”. Risi poi ci avviammo verso casa. “Quindi, rispiegami la situazione… Lui è venuto qui, ha fatto casino perché tu ti autolesioni e poi ti ha baciata?” “Più o meno è andata così…” “E com’è stato?” “Secondo te? Stavo piangendo da un pezzo, lui era in ginocchio, poi mi ha baciato. Non so com’è stato.” “Se lo pensi anche dopo due giorni, vuol dire che è andata bene.” “No. Non è andata da bene. Perché tuo fratello non mi rivolge più la parola, è scandalizzato e non va bene.” “Cosa stai pensando?” “Che mi abbia baciato per farmi smettere di piangere, e non perché lui voleva.”, “ AHAHAHHAHAHAAHAHAHAAHAHAHHAAHAH QUESTA E’ BELLA AHHAHAHHAHAHAHHA” “Hilary finiscila di ridere, è così e basta.” “ Non conosci mio fratello. Se bacia una persona lo fa perché vuole, non per ripicca o per pietà. Lo fa perché lui vuole. E’ egoista. Quindi.” “Me lo ha detto lui che non voleva.” “E bugiardo.”. La guardai, lei mi sorrise ed io scoppiai a ridere. Mangiammo qualcosa, poi ci immergemmo nei libri.

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