Capitolo 18

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“Allora sto pomeriggio? Studiamo insieme o avete impegni?” Chiesi io ai due ai miei fianchi, “Oh, ma pensi sempre a studiare te? Tanto la matematica adesso la capisci, non c’è bisogno di studiare ogni pomeriggio.” “Certo…”. Matt rise prima di accendersi una sigaretta, “Matt pure qua?” “E’ più forte di me!” “Ma da quando in qua i secchioni fumano?” chiese Hilary guardandolo. Ci guardammo in faccia e scoppiammo a ridere ricordando la sera prima. Eravamo sulla strada del ritorno quando “SCOOOTT!” Riconoscevo quella voce, e non ero l’unica “E mo’ che vuole mio fratello?” ci girammo insieme, “Dimmi.” Era la prima volta che mi rivolgeva la parola da quando era successo quel fatto, “Questo pomeriggio proviamo a casa mia, puoi venire o hai impegni?” “No, no, vengo.” Dissi sorridendo. Accennò un piccolo sorriso prima di alzare la mano in segno di saluto e andandosene. Ci rigirammo sulla nostra via. “Te l’ho detto che hai i poteri magici te.” “P-poteri magici?” chiese Matt inarcando un sopracciglio. Sorrisi. Sorrisi non per Matt che, povero cristo, si chiedeva tante cose, ma perché finalmente Lou aveva rotto la barriera e aveva cominciato tutto da capo. “Pronto? Ci sei!?” disse Matt cercando di attirare la mia attenzione, “Sì! Sono qui! Che c’è?” “Perché i poteri magici?”, “Possiamo anche dirglielo. E’ uno dei nostri.” Disse sorridendo Hilary, “Sì, ma acqua in bocca.”. Il ragazzo annuì, “Io e Lou ci siamo baciati.”, “E…?” “E niente. Matt niente.”. Rise, guardando Hilary che gli faceva segni con il viso. “Vi vedo cretini.”, “Va bene. Vieni da me a mangiare?” mi chiese Hilary “Va bene! Ci sentiamo Matt!” “Ciao belle!” sorrise prima di incamminarsi. “Potrebbe esserci anche Hope eh… non ti assicuro che siamo solo noi.” “Mh…vabbe…”.
Infatti aperta la porta trovammo tutti i ragazzi, compresa Hope, attorno alla tavola apparecchiata. “Che t’avevo detto?”. Risi alla faccia scocciata di Hilary, “Ve se ama regà!” disse Hilary cercando di arrivare al frigorifero, “Che cerchi?” chiese Louis, “ Le tue palle sminuzzate. Mica te le sei mangiate!?”. Scoppiammo a ridere, a parte Louis e Hope. Allegria portali via. Prese due insalate e ritornò da me. “ Pensi basti per pranzo?” Annuii prendendo una ciotola. “Non mangiate con noi?” si azzardò Liam, “Dove Leeyum? Non c’è posto!” dissi io guardando tutti i ragazzi. Si spostò con la sedia e “Qui c’è un posto. E se Louis si sposta c’è n’è un altro.” disse. Liam è la gentilezza in persona. Davvero lo è. Purtroppo non lo è anche Louis. “Ma lasciale stare…” bisbigliò Louis, “Grazie per la tua gentilezza Loueh!” dissi ridendo e sedendomi sul divano. Aprì la ciotola e cominciai a mangiare insieme alla mia best. Scambiavamo qualche parola tra un boccone e l’altro. Quando finimmo di mangiare, buttammo le ciotole ormai vuote e ci risedemmo sul divano. Mi guardai attorno, mentre Hilary mi parlava di Matt. I ragazzi attorno al tavolo, la TV, la play, la wii. Quella wii. Sorrisi al ricordo ormai quasi dimenticato di quel pomeriggio. “Mi ascolti?” “Sì…” “Di che cosa ho parlato?”. La guardai negli occhi, prima di ridere “Scusa…ahah”, “Vabbe…tu pensi ai cazzi tuoi…” disse alzandosi un po’ incazzata e andando verso il tavolo affollato “MA LO SAI CHE TI AMO!” dissi ridendo, “Sì..sì…”, “Che ti ha fatto stavolta Emi?” chiese Niall ridendo a Hilary, “Io parlo, ma l’unico che mi ascolta è il muro. Pensa ai cazzi suoi!”. Risi maleficamente dalla mia postazione, “E a chi pensi eeh?” mi chiese Zay, accennando un sorriso malizioso, “Zay, non fare quella faccia.” Gli risposi ridendo, “Pensi al fidanzato?” chiese Harry ridendo, “Siete peggio dei miei parenti eh.” “AAAH, ma sappiamo tutti chi è!” continuò Niall, “Io so a chi pensa.” Disse Liam guardandomi sorridendo, “Liam, statti muto.” Lo minacciai con un dito, “Tutti sappiamo a chi pensa.” Concluse Louis prendendo i piatti ormai vuoti. Lo guardai in silenzio, mentre Liam bisbigliava qualcosa all’orecchio di Hilary che ,a sua volta, rise. Concludemmo quell’imbarazzante conversazione sui miei pensieri che erano rivolti a Louis, e ci recammo tutti in garage, dove la famiglia Tomlinson/ Taker teneva il loro tesoro. 

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