Capitolo 33

1.6K 165 40
                                    

Sul campanello c’era scritto “Devine”. Il portone era di legno scuro. Bussai sperando che la madre di Matt fosse a casa. Poco dopo la figura di una donna sulla quarantina affacciò davanti i miei occhi. “Salve. Sono un’amica di Matt..”, “Mio figlio non è in casa.”, “Non volevo parlare con suo figlio” mi affrettai a dire prima che la donna rientrasse in casa, “ Volevo proprio parlare con lei.”. La donna rimase spiazzata. “Vuoi accomodarti?”, “No…quello che le devo dire è una cosa abbastanza breve.”, “Beh… dimmi pure.”, “Non sono qui per insegnarle a fare la madre. Penso che sia capace di farla da sola. Ma da madre, come le è venuta in mente di cacciare suo figlio di casa solo per la sua sessualità? Suo figlio, è vero, ha sbagliato a non dirglielo subito. Ma se lei davvero ama suo figlio, lo avrebbe accettato così. Lei non sa come soffre. Non solo non si sente accettato dai suoi amici e conoscenti, ma non si sente accettato nemmeno da sua madre. Crede di non avere più una famiglia. Di esser stato abbandonato da tutti. E, mi creda, che Matt è un ragazzo d’oro. E non si merita tutto questo, solo perché si è innamorato di un ragazzo altrettanto meraviglioso. Secondo me, cacciarlo di casa è stata la cavolata più enorme che lei abbia fatto. Se lei non lo accetta, non si accetterà nemmeno lui. E ricordi che suo figlio è sempre suo figlio. Non è una persona estranea a cui voltare le spalle. Per favore, ci rifletta. Ci rifletta molto bene.”.
Durante il mio discorso, il viso della donna venne rigato dalle lacrime. “Matt dovrebbe essere contento di avere un’amica come te.”, “La prego solo di penarci bene.”, “Qual è il tuo nome?”, “Emily.”, “Emily, cercherò di accettare mio figlio così com’è. Ma ho bisogno di tempo. Anche mio marito ha bisogno di tempo.”, “Si prenda tutto il tempo che vuole. Ma non abbandoni suo figlio. Le prego solo di questo.”, “Non lo farò.”.
Salutai la donna e ritornai in macchina da Louis, “Spero di esser stata convincente…”, “Speriamo che si risolva tutto!”, “Comunque grazie Louis.”, “Di cosa?”, “Di avermi accompagnata fin qua.”, “E’ stato un piacere! Adesso dove ti accompagno?”, “A casa…” dissi sorridendo, “Va bene” disse mettendo in moto.
“Sicura che vuoi andare a casa?”, “Sì, Lou!”, “Non abbiamo nemmeno mangiato. Ti va di andare da BurgerKing?” mi chiese, “Mh…non mi va tantissimo…” risposi guardando la strada, “Va bene..”.
Quando la macchina si fermò non eravamo sotto casa mia. “Lou? Ti avevo detto che volevo essere accompagnata a casa!”, “Uh, davvero?” disse levandosi la cintura e scendendo. Feci la stessa cosa io, rimanendo ferma a guardarlo. “Allora? Andiamo?”, “Lo sai che sei proprio uno stronzo?” dissi avvicinandomi a lui, “La prossima volta non ti accompagno più.”, “No, ma sei più che stronzo. Sei proprio un bastardo.” Dissi ridendo, “Dato che sono stronzo e bastardo il pranzo te lo paghi tu?”, “E chi ti dici che resto?”, “Casa tua è dall’altra parte della città. Non hai scampo..” disse mettendo una faccia soddisfatta, “Puft, come se ho paura ad andarmene a casa da sola…” dissi girandomi e incamminandomi, “Puft come se io ti lascio andare.” Disse prima di abbracciarmi da dietro con forza. Mi girai verso di lui, “Davvero, accompagnami a casa…Se Matt torna a casa non ha chiavi e rimane fuori.”, “E si congela.” Disse lui guardandomi negli occhi, “Lou..”, “Senti…chiamalo! E digli che rimane fuori un altro po’!”. Lo guardai in viso. Il suo tono era supplichevole. “Va bene…”. Sorrise alla mia risposta. Presi il telefono e mi spostai un po’ da lui prima di chiamare a Matt. “Emi? Successo qualcosa?”, “No.. ti volevo informare che torno più tardi a casa e che quindi…se torni proprio adesso rimani f-fuori..”, “Va bene… Emi tutto bene?”, “Sì! Certo!”, “Sei con Hila?”. Guardai Louis che mi aspettava appoggiato all’auto. Era così bello. “Eh? Sì, sono con Hilary.” Dissi mentendo, “Salutamela! Ciao Emi, buon divertimento!”, “Buon divertimento anche a te, Matt”. Chiusi la chiamata, e mi diressi verso Louis. “Avvisato!”, “Grande! Dai entriamo.”. Quando sentii il palmo della sua mano fredda che si poggiava sulla mia, sentii un brivido passare per tutto il corpo. Quando incrociò le sue dita con le mie, rischiai quasi di svenire.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 23, 2014 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Hidden LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora