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Derek

Era ufficiale: non ci stavo capendo nulla...

Sul serio.

Una volta usciti da quella tana mi ero ritrovato Domik di fronte, insieme ad alcuni uomini che parlavano con Dustin e Joe.
Avevo guardato il ragazzo parecchio stralunato, non capendo sul serio che cosa io avessi di fronte, fin quando non mi aveva mostrato il polso, al quale erano allacciati i localizzatori multifunzione di Luka.

Con un sorrisetto strano mi aveva detto "La tua ragazza è proprio sexy" e si era beccato un pugno in faccia da Joe ancora prima di poterlo realizzare.

E... Beh.... Ero contento di aver visto cadere Domik per via di quel colpo, anche perché avrei voluto darglielo io, ma non ero ancora abbastanza in forze per frontellaggiarlo alla pari, perciò dovevo godermi lo spettacolo di un Heyden incazzato dati i commenti su sua figlia.

E dopo un "Ripetilo e ti strangolo", Domik mi guardò confuso, massaggiandosi la faccia.

Dustin ridacchiò. - Heyden, calmati. Credo sia genetica. -

Joe lo trucidò con gli occhi e poi si voltò verso di me. - Spero tu non abbia allungato le mani su mia figlia, o ti castro. -

Alzai gli occhi al cielo sorridendo colpevole, mentre Dustin si buttava su di lui per tenerlo.

Quando un uomo più anziano dei due, all'incirca sulla sessantina, ma ancora bello pimpante e muscoloso si avvicinò a me con una giacca imbottita, lo ringraziai e me la infilai immediatamente, placando un po' i brividi di freddo.

- Dobbiamo raggiungere Max. - Disse quello, guardando sul cellulare. - Non ha visibilità per... Sparare, ecco. -

Dustin lo guardò perplesso, così come Joe.
Io ero ancora abbastanza confuso, perciò non azzardai a fare domande in ogni caso, perché sul serio mi sembrava di essere sotto l'effetto di stupefacienti ed essermi sognato tutta quanta la parte della mia merdosa vita dove Joe Heyden, arrivato in qualche modo dall'America, mi salvava il culo e mi diceva che ero un attore porno-masochista.

Un altro spuntò da dietro di lui con il cellulare in mano e parlottando, tutti si concentrarono su di lui. - Ho capito... Stai calma, dannazione! - Sibilò, sbuffando e mettendo il broncio. Poi si voltò verso Joe, piuttosto curioso di sapere cosa stesse dicendo il suo interlocutore. - Max dice... Che ha dato la pistola a Luka e che stanno... Beh, qualcosa di simile ad un combattimento corpo a corpo. Non riesce a sparare perché Sam è troppo vicina a Kat. -

Sgranai gli occhi e rimasi completamente spiazzato da quella notizia.

Perché diavolo Sam avrebbe dovuto rinunciare ad una pistola, che le avrebbe di sicuro salvato la vita, per scegliere di combattere contro Kat?!

Joe parve confuso tanto quanto me e vidi l'uomo sospirare. - Ha Mark. -

Giurai di aver avuto un breve mancamento a sentir parlare del nonno di Samantha, nonché padre di Max Heaven, nonché ex-agente in pensione, pluripremiato e con un curriculum al quale il mio non faceva nemmeno un po' di invidia. Al massimo solo pietà.

Strinsi il tessuto della giacca intorno al busto e cercai di sciogliere al meglio le spalle, facendo un passo in direzione di Joe: -  Dobbiamo aiutarla. -

Lui annuì brevemente, voltandosi poi verso Dustin. - Sai dove siano i due ragazzi che erano con lei? -

Ascoltai in silenzio il discorso, venendo a sapere che oltre a Domik c'erano Luka, non che fosse una sorpresa, Xavier e i fratelli Kira. Il che era un sollievo, dato che quei due erano forse quelli di cui mi fidavo di più tra tutto il gruppo.

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