#19# On the Friend's-line

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Preparatevi, ladies and crazy ladies, perché qua c'è la bomba.

E no, non potete evitarvi la nota autrice finale, o non saprete la sorpresa ihihihihi

Lol, have a good day, people!

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Sam

Mi guardai allo specchio e sorrisi: non era poi stata così male come idea e sembravo anche di qualche anno più giovane.

Sì, ero stata proprio brava!

Battei la mano sulla testa, come a premiarmi da sola e uscii dal bagno annuendo convinta, per cambiarmi i pantaloni da basket di Kylar; in quel momento lui non era nell'appartamento, visto che avevamo il frigo vuoto e la pancia che brontolava per la fame da quando ci eravamo svegliati, verso mezzogiorno.

Aveva deciso che sarebbe andato in città per fare la spesa, lasciandomi dentro la fortezza super accessoriata, piena di antifurti in caso di intrusione forzata, telecamere e sistemi di sicurezza che non mi aveva voluto rilevare... Sospettavo che la macchinetta del caffé, se messa troppo sotto pressione, potesse far spuntare dal nulla un laser e fulminarmi lì...

Una casa tecnologicamente avanzata faceva piuttosto paura.

La spalla andava decisamente meglio, anche grazie al fatto che Kylar si fosse premurato di tenermici il ghiaccio contro tutta la notte, rimanendomi incollato ed utilizzandomi come cuscino, di tanto in tanto. E non potevo nemmeno lamentarmi, perché la temperatura rovente del suo corpo mi aveva tenuta al caldo tutta la notte...
Ky era decisamente uno di quei ragazzi che possedevano una termoregolazione strabiliante, in grado di incendiare mezza città, d'inverno. Meglio della Torcia Umana, dei Fantastici 4.

Dovetti scuotere la testa per eliminare la sensazione di calore che ancora mi faceva venire i brividi; quella notte mi ero svegliata quando il ginocchio di Ky era entrato in collisione col mio, facendomi sobbalzare dalla sorpresa e, appena aperti gli occhi, avevo sorriso, seppur imbarazzata, ritrovandomi a pochi centimetri il viso tranquillo del moro, ancora intento a dormire.

Non russava nemmeno. Straordinariamente raro per un esemplare di sesso maschile...
Cole sembrava un segatronchi con la cinghia rotta, che stava cercando di abbattere una quercia di titanio... Era insopportabile da ascoltare, specialmente quando era attaccato al mio orecchio; col tempo ci avevo fatto l'abitudine, tuttavia.
Tra lui e nostro padre, la notte, c'era il live ed era impossibile ignorare le "melodiche sinfonie"...

Guardai i pantaloncini sul letto e poi le mie gambe, coperte quasi per metà dalla lunga maglia di Ky: ero proprio nana...

M'imbronciai, sospirando affranta e appuntandomi mentalmente di dover fare un lungo discorso a mio padre per il fatto di non essersi impegnato abbastanza anche con me, durante la trasmissione dei geni. Era maledettamente ingiusto: già come gemelli, io e Cole, non ci assomigliavamo moltissimo... In più quel fatto dell'avere venti centimetri di differenza era straziante e spesso quando ci chiedevano la differenza di età, la gente si ritrovava a ridermi in faccia alla risposta "tre minuti".

Che andassero tutti a giocare a mosca cieca nel cortile di nonno Mark.
Amava sparare dardi soporiferi a chi girava nella sua proprietà, per poi portare i corpi inermi in mezzo al bosco e ai cinghiali...

Frugai nella mia valigia, alla ricerca dei jeans e, con mio grande sollievo, scorsi anche l'album da disegno nero... Quello che era cominciato con un ritratto di Derek e che sarebbe andato avanti con Kylar e le sue verità nascoste.

Lo misi da parte e continuai a cercare, fino ad arrivare ad un paio di skinny bianchi, che afferrai ed iniziai ad infilare, non con poche difficoltà, date le piccole scosse che percorrevano il braccio sinistro, quando lo muovevo. Andava meglio, ma non era miracolosamente guarito del tutto, come avrei tanto desiderato...

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