*9* ~ Per chi non vede l' #8#

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Scriverò la comunicazione importate all'inizio, almeno sarete obbligate a cagarmi u.u

Per difficoltà scolastiche e celebrali mie, anche, nei mesi di maggio, (probabilmente), giugno e luglio (già quasi sicuramente), la mia produzione creativa subirà un temporaneo arresto.

Non spaventatevi se scompaio di nuovo come a Luglio di quest'anno, che ho lavorato per un mese e mezzo. (causa scuola *coff coff*)

Per maggiori informazioni consultare l'angolo autrice alla fine del capitolo. xD

Enjoy <3

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Sam

Allungai le braccia in avanti e inarcai la schiena come un gatto, stiracchiandomi.
Aprii un occhio e notai che mancavano dieci minuti allo squillo della sveglia e che, caso raro nell'universo, mi ero svegliata prima di quella e senza cannonate, o minacce.

Sorrisi. C'era qualche speranza per me, allora...

Quando allungai la mano a spostare le coperte e scendere dal letto, mi sentii circondare la vita con un braccio e trascinare indietro.
Fu traumatico. Nel senso letterale del termine, perché Derek era fatto di roccia e duro come il marmo.

Piantai una schienata assurda contro al suo petto e una testata sul suo mento... Cosa che lo fece brontolare.

Cercai di divincolarmi dalla presa, poiché stava sicuramente dormendo e non l'aveva fatto apposta, ma le cose precipitarono velocemente.
Quello che era successo un paio di volte con mio fratello e che non aveva mai rappresentato un gran scandalo, all'improvviso mi sembrò la punizione più imbarazzante per il mio atto di generosità...

L'erezione mattutina di Derek spingeva sul mio fondoschiena.

SANTISSIMI NUMI! ACCIDERBOLINA! CASPITA CASPITERINA!

Sgranai gli occhi e mi immobilizzai tutta, manco fossi un lampione, non sapendo più cosa fare.
Quando mi ero girata? QUANDO SI ERA AVVICINATO COSÌ TANTO?

- Derek? - Provai a chiamarlo.

Lui si spostò leggermente, ma in avanti.

PEGGIO. PEGGIO. PEGGIO.

Mi buttai verso il comodino, ma la sua presa era veramente salda e forte!

- È presto... Stai ferma? - Mugugnò, con una voce impastata.

In altre circostanze mi avrebbe sicuramente fatto tenerezza, ma in quella no. Non mi venì nemmeno l'accenno di umanità necessario ad affrontare una conversazione.

Mi limitai a stare ferma, pregando che tutto quello finisse in fretta...

Quando sbadigliò, però, si avvicinò ulteriormente.

- Cielo... - Squittii.

Derek mi soffiò sul collo: - Ti do fastidio? -

Beh... Non esattamente...

- No. È il tuo amico che.... si... si sveglia presto... - Sussurrai con un filo di voce, piuttosto stridula.

Il moro dietro di me scoppiò a ridere, staccandosi leggermente dalla mia schiena: - È fisiologico, non posso farci nulla, scusa.. -

- Lo so. - Sospirai. - Mi sono abituata solo a Cole, capiscimi. - Scherzai, mettendomi a pancia in sù e voltandomi verso di lui.

Il braccio scivolò sulla mia pancia, con le dita che sfioravano il fianco e un po' anche la schiena.
Anche Cole mi abbracciava mentre dormiva; a me piaceva, perché il letto mi sembrava meno freddo e io mi sentivo meno sola.

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