"Ian"

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Il mio migliore amico appoggia quattro buste piene di schifezze sul tavolo,per poi prendersi da una di queste un pacchetto di caramelle alla Coca-Cola.
Ne rubai una guadagnandomi un occhiataccia da parte di Lip.

In tutto questo tempo non avevamo cambiato posizione,io con le braccia intrecciate dietro il collo di Ian e lui con le mani su i miei fianchi.
La porta sul retro si spalancò,mostrandoci Fiona con altre buste.

«Cosa cazzo avete comprato?Il supermercato?»dissi iniziando ad esaminare tutte le buste presenti in casa.
«Ci sono gli sconti»mi rispose Debbie entrando anche lei dalla stessa porta della sorella.

Afferrai la mano del rosso e lo portai letteralmente via dai dolci,arrivati in camera lo buttai sul letto,piccolo ma abbastanza grande per noi due.
Mi arrampicai sul suo corpo muscoloso.
Le sue mani cadono accidentalmente sul mio sedere strizzandolo nello stesso momento in cui si appoggiò sulla sua patta dei pantaloni.
Mi avvicinai al suo viso,chiaro circondato da qualche lentiggine,i capelli rossi scompigliati e gli occhi vogliosi di qualcosa di più.
Intrappolai il suo labbro inferiore tra denti portandolo verso di me per poi stampargli un bacio.Che piano piano divenne più intenso,più casto,voglioso ed umido.
Le posizioni cambiarono lui sopra con le ginocchia vicino al mio bacino il petto poco distante da mio.
Mi aggrappo ai suoi fianchi mentre lui inizia ad alzarmi l'unico indumento presente nel mio outfit....la sua maglietta.
Non la sfila del tutto ma abbastanza per far vedere lo stomaco.Stacca le sue labbra dalle mie per iniziare una discesa mozzafiato.
Labbra.
Collo.
Seno.
Stomaco.
Mutandine.

«Intimo in pizzo?Questo e un indumento da togliere!»disse prima di sfilare con un colpo netto le mutande in pizzo nero.
Rivelando la mia intimità.

Senza rendermi conto di quello che succede mi ritrovo la sua faccia tra El gambe.
La sua lingue che scorre nei punti più sensibili,facendo uscire dalla mia bocca gemiti strozzati.
Le mie mani si muovono da sole dirigendosi verso i suoi capelli sparpagliati,inizio a tastargli e ad giocare mentre le sue azioni aumentano diventando più veloci.

«Ian»l'unica cosa che pronuncio prima di catapultarmi nel paradiso.
Il paradiso del godere....?
Si può dire?Boh!
Si alza da lì incrociando i mie occhi,riprende le mutandine mettendole al proprio posto.
Si avvicina alla mia faccia stampandomi un bacio a stampo.

«Ti conviene farti una doccia!»disse prima di alzarsi ed aiutare anche me.
Rivisto tra i vestiti puliti trovando una gonna nera ed una maglietta rossa,apro la porta del bagno ricevendo subito dopo un schiaffo sulle natiche da parte del rosso.....che fa finta di niente.
Oggi devo ricominciare a lavorare.
Dovrei iniziare verso le 17:30 adesso sono le 16:47....posso farcela.


-Jolly

"Ammettilo"•Ian Gallagher•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora