La mattina seguente, mia madre ci svegliò mettendo al massimo canzoni natalizie. Il che era anche piacevole, se non avesse cominciato a cantare.
"Buongiorno mamma. "
"Buongiorno Clarissa! "
Dicemmo."Per colazione la cuoca ha fatto i biscottini di pan di zenzero, cioccolata calda con marshmallow..."
"Grazie Sheril!! " urlammo alla cuoca che ci rispose con un lieve e timido <<prego>>.Dopo che Julia e Grace se ne andarono, mi diressi in palestra, ricordandomi che Jackson non poteva passarla lisca; sapevo benissimo che avrebbe continuato a far male alle persone senza motivo.
***
"Ciao Fall! "
"Summeruccia ciao! "
"Non chiamarmi cosi!" minacciai
"Va bene cherie, non scaldarti!"
"Parti per le vacanze?" chiesi notando i cinque borsoni vicino alla reception.
"Si, vado a Parigi. Ho un biglietto in più ma non so a chi darlo. "
--in quel periodo della mia vita Parigi era il mio piccolo scrigno pieno di possibilità: l'Università, la città, il lavoro, l'Europa...quel mondo mi affascinava, mi stava aspettando a braccia aperte,dovevo solo trovare il modo di buttarmici--
"Dallo a me ti prego! " scongiurai facendo il labbruccio e gli occhi dolci
"Ti preeeego! " continuai"Se diventi così meravigliosa, non che tu lo sia già, ogni volta che vuoi qualcosa da me....certamente! Ti porto a Parigi docezza"
Non credetti all'ultima frase, che era l'unica cosa che volevo ascoltare in quel momento. Quel <si> mi avrebbe permesso il viaggio a Parigi. Non diedi retta alle dolci parole di Fall nei miei confronti.
"Grazie bro" gli dissi e il suo sguardo si fece cupo e triste.
Ignorai ancora, senza volerlo, semplicemente non ci feci molto caso.
Durante l'allenamento Fall rimase distante, dicendomi cosa fare : tendi meglio i muscoli, sforzati, metticela tutta, mia nonna sa fare meglio e cose varie insomma.
Fatto sta che il giorno dopo partii per Parigi, non ebbi problemi con i miei, dato che mi dissero <<noi non ti diamo i soldi per il biglietto, viaggio tuo soldi tuoi >> bhe il viaggio era mio, ma il biglietto regalato, si può avre di meglio?
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Bonjour ||COMPLETA||
Ficción GeneralA questo mondo la cosa più importante non è compiacere gli altri quanto inseguire i propri sogni, diventando egoisti se necessario. L'importante è pensare alla propria felicità