L'acqua calda mi scorre in tutto il corpo, e finalmente riesco a rilassarmi.
Inizio a passarmi la spugna sul tutto il corpo finché non inzio a sentire un rumore di sottofondo, decido così di chiudere il rubinetto per capire da dove proviene.<<Eva! Muoviti sono le dieci!>>
Le dieci? Come è possibile? Riapro il rubinetto cercando di fare il più in fretta possibile, sono felice di aver lavato ieri i capelli altrimenti non avrei finito la doccia in tempo.Scosto la tenda per uscire dalla doccia, prendo un asciugamano e mentre mi avvio verso la porta per poco non scivolo <Noo!>>
Grido per lo spavento sperando che nessuno mi abbia sentita.
<<Eva tutto bene lì dentro?>>Grida Chris.
Ecco lo sapevo, mi ha sentita.
Apro la porta e mentre corro per andare in camera mia ripondo. <<Si! Stavo solo per scivolare!>>Indosso velocemente il vestito aderente grigio preparato la sera prima e mi metto un paio di tacchi.
Guardandomi allo specchio noto di avere il viso abbastanza stanco, decido così truccarmi mettendomi un po' di mascara e un rossetto color nude.
<<Perfetto!>> Esclamo.Guardo l'ora per assicurarmi che non sia troppo troppo tardi. Sono le 9:30 non le dieci.
Prendo la borsa e subito mi dirigo verso Chris.<<Se c'è una cosa che non mi mancherà di te, saranno i tuoi stupidi scherzi.>> Ride sfoggiando un sorriso compiaciuto e io ricambio.
<<Beh se non avessi aggiunto mezz'ora a quest'ora tu saresti ancora sotto la doccia. Ti conosco troppo bene Eva, dovevo farlo o altrimenti avresti incolpato me per non averti detto di muoverti>> Gli tiro una gomitata, ma lui non fa cenno di sofferenza, anzi, ride. <<Sta' zitto e andiamo.>>
Devo dire che ha ragione, se non mi avesse mentito probabilmente ci avrei messo molto più tempo e avrei dato la colpa lui, come sempre.
<<Certo signorina.>> Risponde ridendo.Insieme ci avviamo in macchina e partiamo. Non posso credere che sto davvero per partire, sognavo questo momento da anni e ora è finalmente arrivato.
E se succedesse qualcosa di brutto? E se non riuscissi a passare gli esami? Inizio lentamente ad immaginare nella mia testa tutte le cose brutte che potrebbero accadere, riuscendo a peggiorare da sola la situazione.<<Eva c'è qualcosa che ti preoccupa?>>
La voce di mia madre mi distrae dai miei brutti pensieri. <<Cosa?>> Chiedo. Ero troppo concentrata per capire cosa stesse dicendo.<<Ha detto se c'è qualcosa che ti preoccupa.>> ripete Chis.
<<S-si, cioè, boh non lo so, ho solo paura di non riuscire a farcela o che magari possa accedere qualcosa di brutto.>>
Nel rispondere ripercorro tutti i brutti pensieri di qualche minuto fa.<<Beh l'unica cosa brutta che potrebbe accadere è che tu possa mandare a fuoco la cucina!>> Ironizza Christian.
<<Chris! Non sto scherzando, sono davvero preoccupata.>>
A dir la verità in questo momento sono terrorizzata.<<E poi non dovrò cucinare io, ma lo farà Helena la mia nuova coinquilina.>> Ribatto scocciata.
<<Beh almeno non mi hai dato torto sul fatto che non sai cucinare, altrimenti ti avrei mostrato la foto del povero tacchino che hai bruciato la volta che hai deciso di voler cucinare tu per il giorno del ringraziamento.>> Tutti e tre ridiamo.
Beh, su questo non posso proprio dargli torto, ai fornelli sono proprio negata.
Fortuna che c'è Helena che è bravissima, potrei chiederle di farmi imparare qualche ricetta semplice, così quando farò ritornerò a casa potrò zittirli preparando loro qualcosa di commestibile, per una volta.<<Eccoci qua!>> Esclama mia madre.
<<Ho ancora un ora di tempo, posso riuscire a prendere l'aereo, devo riuscirci. Devo solo prendere le valigie, preparare i documenti, e poi.. e poi..>>
Ho in testa mille pensieri e non riesco più a ragionare.
<<Eva respira! Vedrai che non lo perderai.>> Sbuffo e scendo di fretta dall'auto, spero per Chris che abbia ragione, non mi va di rimandare la partenza, soprattutto perché devo partire con Helena.Oh no, non l'ho chiamata!
Mentre mia madre e mio fratello si dirigono verso l'entrata con le mie valigie decido di controllare il telefono. 6 chiamate perse.
Di sicuro avrà pensato che lo avrei perso.
Appena decido di chiamarla sento una voce.
<<Eva! Ma dove diavolo eri? Ti ho chiamata un sacco di volte! Pensavo che fossi ancora a casa a dormire..">>
Dal tono sembra sorpresa, più che arrabbiata e ne sono grata.<<Helena scusami tanto, mi sono svegliata tardi e tra tutte le cose che avevo da fare, mi sono dimenticata di controllare il telefono.>>
Sono sorpresa dal fatto che lei mi abbia aspettata rischiando anche di perdere il volo.
<<Siete pronte per partire?!>> Grida mia madre.
<<Certo, non vedo l'ora!>> Esclama Helena tutta raggiante. Come fa ad essere così serena?.<<Helena, sei sicura di non essere preoccupata? Voglio dire, andremo in tutt'altra città, ci saranno persone nuove e.. e.. dovremo addattarci e..>> non riesco nemmeno a finire la frase che tutti e tre urlano <<Eva!!!">> Ridendo in coro.
<<Che c'è?!>> Esclamo sbuffando scocciata.
Sembra quasi che vogliano farmi credere di essere pazza.<<Ora basta basta parlare o perderete l'aereo, abbiate cura di voi. E tu Eva, ti prego, sta' lontana dalla cucina, ci terrei a vederti ancora.>> Dice mio fratello, cercando di nascondere un sorriso compiaciuto.
<<Molto simpatico devo dire..>> Ribatto in tono sarcastico.<<Non mi mancheranno questi battibecchi tra voi due. Ragazze ricordatevi: niente feste, niente alcool, niente droghe e soprattutto niente ragazzi.>>
Mia madre è sempre così protettiva, si preoccupa per me e la capisco, ma in fin dei conti tutti vanno alle feste, non dovrebbe preoccuparsene così tanto. Forse.
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MADNESS - Un passato da dimenticare (IN PAUSA)
RomancePer Eva è il momento di iniziare una nuova vita al college. Ma non sarà come se lo sognava. Non da quando nella sua vita compariranno Jace, un ragazzo all'apparenza buono, ma con oscuri segreti, e Daniel, un ragazzo senza cuore, un ragazzo che non d...