MADNESS - Un passato da dimenticare (IN PAUSA)

Capitolo 12

La sveglia continua a suonare, obbligandomi controvoglia ad alzarmi dal letto.

Prendo il cellulare in mano e vado in cucina a prepararmi la colazione, non prima di aver fatto una bella doccia.

Sul display noto un messaggio da Jace che dice "buongiorno."
Sorrido e rispondo allo stesso modo.
<<Da quando sei di buon umore alla mattina?>>
Mi volto e vedo Helena che mi squadra stranita.
<Sta' zitta.>>
<<Ecco appunto.>> ammette sorridendo.
Io stessa so di non essere molto socievole appena sveglia, ma d'altronde chi lo è?

Entrambe finiamo di fare colazione in silenzio.
Helena continua a socchiudere gli occhi e a riaprirli dal sonno, ha continuato a rigirarsi nel letto svegliandomi continuamente e ora sembriamo due zombie. Non voglio immaginare a come ci ridurremo quando inizierà la scuola.

Riposo il mio sguardo sul cellulare e vedo un altro messaggio da Jace
"Stasera al lunapark, sei libera?"
Sorrido e il caffè mi va di traverso.
Cazzo. Non un altra volta. Non di nuovo.

<<Che ti prende?>> chiede Helena divertita.
<<Jace mi ha appena chiesto di uscire, stasera.>> riferisco sorridendo più del dovuto. Sembro un idiota.

Noto che il suo sguardo si posa dietro di me, facendo un sorriso malizioso.
Mi volto e intravedo Ashley avvicinarsi a me con la stessa espressione.

<<Assolutamente no.>>
Fin da subito capisco le loro intenzioni. Mi rifiuto di farmi truccare, vestire e sistemare da loro, proprio non se ne parla.
Mi ha invitata ad andare in un lunapark non al circo.

<<Su alzati! Dobbiamo trovare un vestito adatto all'occasione!>> mi dice Ashley tirandomi con forza.
Tutte e tre ci dirigiamo verso camera sua contro la mia volontà, più o meno.
Un aiuto non mi dispiacerebbe essendo il mio primo vero appuntamento.
Io ed Helena ci sediamo sui bordi del letto in attesa che Ashley tiri fuori qualche vestito da farmi provare.

Pochi istanti dopo mi rendo conto che più che qualche vestito sta tirando fuori tutto l'armadio e subito mi pento di aver accettato il loro aiuto.
<<È una semplice uscita, non c'è bisogno di provare tutti questi vestiti!>> dico sbuffando scocciata.

Entrambe le mie due amiche saettano lo sguardo verso di me gridando in coro <<Non è una semplice uscita!>>
Forse è il caso che stia zitta per una volta.

Dopo ore ed ore passate a scegliere quale vestito mettere finalmente troviamo quello adatto.
Ero in dubbio tra un semplice vestito aderente nero che arrivava a metà coscia e un vestito stile salopette anche lui nero. Infine ho optato quest'ultimo ricordandomi del fatto che non so su quali giostre saliremo.

Come primo appuntamento eviterei di mostrare le mie mutandine a tutti, sarebbe abbastanza imbarazzante e umiliante.
Subito scaccio l'immagine di me in quella situazione.
Andrà tutto bene, non accadrà nulla di tutto ciò, continuo a ripetermi.

Sono le 17:00 in punto e l'ansia sta iniziando a prendere il sopravvento, un' altra volta.
Jace poco fa mi ha mandato un messaggio dicendo che sarebbe venuto a prendermi tra un' ora.
Ho ancora pochissimo tempo per finire di prepararmi.

Non appena finisco di arricciare le punte dei capelli sento il rumore di un clacson.
Mi affretto a prendere la borsetta ed esco di corsa.

<<Non correre!>> Sento dire da Ashley mentre scendo le scale in fretta e furia.
Non appena arrivo al portone mi fermo, prendo un bel respiro e cammino con calma.

Jace che nel frattempo era in auto, scende e inizia a venire verso di me.
<<Ciao Jac->> inizio a dire, ma poi inciampo aggrappandomi subito a lui per non cadere. Dio che vergogna.

<<Sei bellissima>> mi dice senza smettere di tenermi quasi ignorando la situazione.
Subito arrossisco e abbasso lo sguardo. Non sono abituata a questo genere di attenzioni.
<<Grazie.>> rispondo mentre ritorno a guardarlo.

<<Andiamo.>>
Annuisco scostandomi da lui e insieme ci dirigiamo verso la macchina.
Sto per aprire la portiera quando lui mi precede compiendo questo gesto al posto mio.
Non smetterò mai di stupirmi di questo ragazzo.

Passiamo il resto del viaggio a discutere della festa che ci sarà tra due giorni alla confraternita di alcuni suoi amici.
Da come ne parla sembra che sia divertente, non vedo l'ora di andarci.

Il lunapark è enorme, mi guardo intorno euforica, mi sembra quasi di essere tornata bambina in questo momento.
<<Dove vuoi andare?>>
Senza pensarci due volte indico la ruota panoramica posta esattamente al centro del lunapark.
Sta iniziando a fare buio e le luci non fanno altro che rendere ancora più magico questo posto.

Una volta arrivati in cima noto una bellissima spiaggia non molto lontana da dove ci troviamo ora, resto ancora più incantata dalla vista mozzafiato.
Jace nota il mio sguardo e sorridendo si offre di portarmi lì non appena scendiamo.

<<Davvero?>> Mi si illuminano gli occhi.
Annuisce e si mette a ridere divertito.
<<Ti diverti con poco. Sei diversa..>>
Dice infine.
Sto per rispondere ma vengo interrotta da un uomo che ci riferisce che dobbiamo scendere.