Capitolo 3

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Io ed Helena finalmente riusciamo a passare tutti i controlli.
Siamo sorprese di averci messo così poco, ma ecco che la nostra felicità viene interrotta da una voce estranea.

<<Attenzione. Signori e signore, siamo spiacenti di informarvi che il volo delle 11:55 con destinazione San Francisco è stato cancellato. Ci scusiamo per il disagio.>>

Sapevo che qualcosa sarebbe andato storto, ma non pensavo così presto.
<<Hai sentito Eva? Dovremo prendere il volo delle 20:00, che ne dici di andare a pranzo?>>

Sembra un ottima idea, non mi va di restare seduta ad aspettare.
<<Si certo, andiamo.>>
Insieme ci avviamo a cercare qualche posto in cui mangiare, ma non trovando nulla decidiamo di prendere un semplice panino e una bibita al bar.

<<Ieri notte ero così nervosa, non riuscivo a chiudere occhio. Ancora non ci credo che lo stiamo facendo per davvero.>> Ammette lei.

Rimango stupita dalla sua confessione, visto che fino a poco tempo fa sembrava fin troppo tranquilla.

<<Nemmeno io, ma sono pronta ad affrontare tutto ciò che accadrà.>>
Ed è vero. Le parole di mio fratello mi hanno fatto riflettere molto, non manderò tutto all'aria al primo ostacolo, cercherò di affrontare tutto quanto a testa alta.
Non voglio avere rimpianti. Voglio recuperare i diciott'anni persi.

Passiamo le restanti ore di attesa sedute a parlare di vari problemi. Helena in lacrime mi confessa di aver rotto con Isaac.
La loro relazione non mi era mai piaciuta, stavano insieme a distanza e lui si approfittava di ciò portandosi a letto una ragazza nuova ogni settimana .

L'avevo sempre messa in guardia riguardo quel ragazzo, ma non mi aveva mai dato ascolto, diceva che prima non era così e che le cose sarebbero potute cambiare una volta arrivate a San Francisco.

Abita a circa mezz'ora dall'università e lei aveva sempre sognato di poter convivere con lui, riuscire a cambiarlo e renderlo un uomo migliore.

<<Spero che quel bastardo non si faccia vedere o giuro che, giuro che..">> Helena scoppia in lacrime.
D'istinto l'abbraccio cercando di consolarla, non voglio che si senta male per un ragazzo del genere.

<<Sai, a volte le cose non vanno come vorremmo, hai provato a perdonarlo, hai provato a dargli un'altra possibilità e poi un'altra ancora.
Lui non ti merita e tu non dovresti stare male per una persona del genere, so che voi due siete stati insieme 2 anni, ma vedrai, col tempo lui sarà solo un lontano ricordo e un giorno troverai una persona che ti saprà amare come tu meriti di essere amata.>>
Accenna ad un sorriso e si asciuga le lacrime.
Sono felice di essere riuscita a confortarla.

Frugo nella borsa cercando il cellulare. <<Sono le 19:30 partiremo tra poco.>> Dico ad Helena incredula.
Non mi ero resa conto che il tempo era scorso così velocemente.

Decido di chiamare mia madre per sapere se sono arrivati a Washington.

<<Ciao Tesoro.. come è stato il viaggio?>>
Chiede mia madre.
<<Beh in realtà non siamo ancora partite, hanno cancellato il volo, partiremo alle 20:00. Tu e Chris siete ancora in viaggio?>> spero che non si preoccupi troppo per me.

<<No siamo arrivati da poco. Ma aspetta, c-come non siete ancora partite? Tesoro non voglio che prendiate un Taxi di notte, lo sai benissimo.>> Dal tono di voce sembra agitata.
Devo assolutamente trovare un modo per tranquillizzarla.

<<Non ti preoccupare mamma staremo attente, inoltre siamo in due, non accadrà nulla te lo prometto, ora però devo andare, ti chiamo quando arrivo.>> Credo di esserci riuscita. O almeno spero.

Finisco di parlare e inizio ad avviarmi verso l'aereo insieme ad Helena, che ha uno sguardo alquanto cupo.
<<Tutto bene?>> Chiedo pregando che non stia ancora pensando ad Isaac.

<<Si, solo che è la mia prima volta in aereo e sono abbastanza nervosa.">> Ammette sforzandosi di mantenere un tono calmo.
<<Vedrai che andrà tutto bene.>>
Annuisce e insieme saliamo.

MADNESS - Un passato da dimenticare (IN PAUSA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora