Capitolo 8

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Mi metto davanti allo specchio e con pazienza inizio ad asciugarmi i capelli.
Il risultato non è dei migliori, decido così di piastrarli.

Sento la porta aprirsi e voltandomi vedo entrare Helena perfettamente vestita e già pronta per uscire che mi dice <<Perché non provi a farli mossi? Ti posso dare l'arricciacapelli se vuoi.>>

Torno a fissare lo specchio toccandomi i capelli.
Non so se sia una buona idea, ho sempre amato avere i capelli perfettamente lisci.
<<Potrei provare..>> Dico con tono poco convinto.

Soddisfatta della mia risposta si dirige verso la sua valigia a prenderlo e me lo porge.
<<Vedrai che starai benissimo.>>
Mi dice battento le mani.
Annuisco.
Inizio partendo dalla ciocca davanti e noto che il risultato mi piace molto.

Dopo circa mezz'ora ho finito.
Muovo un po' i capelli con le dita delle mani per cercare di dare un po' di volume e sorrido.
<<Vedi te lo avevo detto!>>
Esclama Helena lanciandomi un cuscino.
<<Eh va bene avevi ragione.>>
Alzo le mani in segno di sconfitta e entrambe scoppiamo a ridere.

<<Senti.. stavo pensando.. Hai presente Daniel?>>
Mentre dice il suo nome noto un sorriso che riconosco subito, le piace.
<<Assolutamente no, credimi, è meglio se lo lasci perdere.>>
Ribatto in tono troppo serio.

Alle mie parole noto il suo sguardo spegnersi, sono stata dura ma non voglio che finisca di nuovo come con Isaac.

<<Hai visto come ci ha trattate? Non ne uscirà nulla di buono te lo assicuro. E poi Ashley mi ha detto che anche se lo conosce da due anni, a malapena si salutano quei due.>>

<<E tu da quando parli con Ashley? Fino a ieri mi era sembrato che non ti piacesse.>> ha lo sguardo confuso ma continua a fissarmi.
<<Stamattina abbiamo fatto colazione insieme mentre tu dormivi, sembra una ragazza a posto.>> Dico facendo spallucce.

Non la conosco bene ma oggi mi è sembrata diversa da come l'avevo vista ieri.
<<Ah, a me non piace.>> Ribatte in tono secco mentre si alza dal letto e si dirige verso la porta.
<<Dovresti darle una possibilità.>>
So che Helena ha molta difficoltà a dare fiducia alle persone, ma deve capire che non è tutto bianco o nero.

<<Dare una possibilità a quella? Ma l'hai vista ieri? Si sarà di sicuro sbattuta Jace, Daniel e chissà quanti altri in questa città!>>

Mentre finisce di parlare la porta si apre e Helena sbianca alla vista di Ashley che ha uno sguardo deluso e gli occhi lucidi.
Probabilmente avrà sentito tutta la conversazione.

<<Mi dispiace..>> È l'unica parola che riesco a dire in questo momento.
<<Oh no tranquilla, ero venuta a chiedervi se vi andava di fare un giro al centro commerciale con me, ma a quanto vedo non mi sembra il caso, andrò da sola.
Sul tavolo della cucina c'è una copia della chiave di casa per Helena.>>
Abbassa lo sguardo e se ne va chiudendo la porta con sé.

Fulmino Helena con lo sguardo, non posso credere che non abbia chiesto scusa ad Ashley.
<<Sei contenta ora?>>
Grido mentre in tutta fretta indosso un jeans e un top bianco.
<<Se pensi che sia dispiaciuta per lei ti sbagli di grosso.>>
Ribatte incrociando le braccia.

<<Non ci hai nemmeno parlato!>>
Apro la porta e in tutta fretta mi dirigo verso il corridoio per prendere un paio di converse da mettermi.
<<Non voglio parlarci! È solo una puttana! Più tardi mi darai ragione te lo assicuro.>> Dice seguendo ogni mio singolo passo.

Prendo la borsa, il cellulare e apro la porta di casa.
<<Ah ora vai da lei?>>
Mi guarda con disapprovazione ma la ignoro.
<<Se tu non vuoi averci nulla a che fare è un problema tuo.>>
Ammetto un attimo prima di sbatterle la porta in faccia.

Scendo di fretta le scale e una volta arrivata all'uscita uscita grido.
<<Ashley aspetta!>>

Si volta e accenna ad un sorriso, ma in realtà so che ha pianto.
Mi avvicino a lei e decido di abbracciarla.
<<Mi dispiace che tu abbia dovuto sentire quelle parole.>>
Dico a bassa voce.

<<Non fa niente è normale che lei la pensi così sul mio conto, ieri non mi sono presentata nel migliore dei modi.>>
Nello stesso istante si scosta per guardare il telefono.

<<Sono Jace e Daniel, stanno per arrivare.>> mi avverte.
<<Dopo che ho sentito Helena ho pensato di chiamare loro per non restare sola, se vuoi puoi venire con noi..>> Noto sul suo volto un filo di speranza.

<<Certo, non mi va di tornare a casa.>>
Forse è una buona idea uscire tutti insieme, potremo inziare conoscerci meglio, anche se sono sicura che Daniel non vorrà farlo.

Entrambe saliamo in macchina e non appena porgo la mano per prendere la cintura di sicurezza, Daniel senza voltarsi mi saluta di nuovo a modo suo.
<<Guarda un po' chi abbiamo con noi oggi.>>
Nel momento in cui sto aprendo bocca per rispondergli a tono si gira verso di me e mi sorride.
Sono sorpresa dal fatto che lo abbia fatto, ero pronta a passare l'intera giornata con lui che mi insultava in tutti i modi e io che mi mettevo le mani tra i capelli per l'esasperazione.

Indecisa se dire qualcosa o no riguardo al suo comportamento, scelgo di ricambiare il sorriso senza dire nulla.
Forse è solo un caso che sia di buonumore e magari non accadrà più, quindi è meglio approfittarne.
Preferirei non provocarlo, anche se fin'ora è stato lui a provocare me.

MADNESS - Un passato da dimenticare (IN PAUSA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora