{Capitolo 6}

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Ero arrivata a casa ancora scossa dalla famosa scenata a scuola.

Non so nemmeno da dove mi sia uscita una cosa del genere, non ero in me.

Non avevo intenzione di dire le cose come sono andate a scuola ai miei.

Era  imbarazznte.

Ma oggi non mi avrebbero chiesto come è andata a scuola.

Le valigie erano più importanti...

Girai la chiave nella porta, e nemmeno il tempo di fare un giro completo nella serratura che mamma mi aprì la porta più eccitata che mai.

"Sei pronta a lasciare per sempre questa casa?"

Detta così mi faceva venire i brividi, ma in effetti era vero.

Camminai verso la mia camera liquidando mamma con un occhiataccia.

Sbucò poi papà dalla cucina che mi fece sobbalzare sul posto.

"VIRGINIA!!"

"PAPÀ!!" Risposi con il medesimo tono eccitato, quasi ironico.

Mi diressi verso la mia camera liquidando anche mio padre mentre mi parlava di quanto fosse bello lasciare questa zona.

Nemmeno il tempo di finire che gli sbatto la porta in faccia.

Sono maleducata, e ne sono consapevole.

So anche che i miei cercano solo di rimediare a cio che non si può vedendo il lato positivo di ció che non lo è.

Guardai la camera come se dentro ci fosse la gioconda.

Non l'avevo mai vista così bella.

Quelle bianche mura che mi inploravano di restare, erano così abbaglianti.

La stavo amando in quel momento.

Cominciai a ricordare tutti i bei e i brutti  momenti passati in essa.

Tutti i pianti fatti per i troppi compiti quando la scuola finiva di essere solo colora quelle due paginette, tutti quei libri che lessi senza un domani finendo minimo tre libri al giorno.

Quando mi facevo male perché puntualmente dovevo sbattere il mio bacino nell'angolo della scrivania.

Mi ricordai che in un angolo dell'armadio tenevo tutti i miei vecchi giocattoli, cominciai ad ammirarne uno ad uno ricordando i bei momenti passati con loro.

Senza nemmeno accorgermene scoppiai in un pianto fragoroso abbracciando tutti i miei giocattoli e facendomeli scivolare dalle braccia allo stesso momento.

Come se non bastasse mamma sbucò dalla mia camera in quel momento

"Virginia!, che ci fai cosi?!"

Ero piuttosto buffa, ma in quel momento non ci stavo minimamente pensando.

"Devo fare le valigie" ribbattei a quella affermazione più fredda che mai.

Mamma non ci pensò due volte e mi abbracció in un abbraccio che durò quasi due minuti.

"Non ti devi preoccupare, in fondo questa non è una tragedia, siamo sempre a Parigi, dobbiamo spostarci dall'altra parte però"

Disse come se nulla fosse.

"Dobbiamo fare le valigie" dissi nuovamente scollandomi dalle sue braccia.

Presi la maxi valigia da sotto il mio letto e cominciai a buttare tutti i miei vestiti all'interno senza nemmeno guardarli.

Mamma fece altrettanto, solo in modo più ordinato del mio.

"Forse non è una tragedia sai mamma" dissi, mamma tirò un sospiro di sollievo.

"In qualche modo riuscirò a conoscere meglio mia nonna" dissi aspettandomi una reazione, e come immaginavo mamma rabbrividì al nominare di mia nonna

"Certo cara, continua tu con la valigia ti raggiungo dopo" okay basta devo capire che cosa è successo alla nonna.

Era sera ormai e papà entro in camera affermando che la valigia dei miei genitori era pronta, anche la mia lo era.

Mi rimaneva solo da mettere le ultime cose negli scatoloni ed ero pronta a lasciare per sempre la mia casa.

La mia stanza vuota era peggio di quano era piena di ricordi.

Una piccola lacrima mi solcò il viso.

SEGRETI [Wattys2018]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora