{Capitolo 27}

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Ero completamente annebbiata dalla sete di verità.

Odiavo essere all'oscuro di tutto questo.

Volevo scoprire a tutti i costi quello che stava succedendo a costo di rimetterci la pelle.

Presi in mano quel libretto degli assegni.

Lo rigirai diverse volte nelle mie mani cercando di capirci qualcosa.

Non capivo minimamente perché quel libretto stava in casa nostra.

Oltretutto era anche quasi finito, i miei genitori lo devono aver usato anche parecchio.

Accumulai tutto ciò che avevo, feci una scaletta.

La ordinai dalle cose meno importanti in basso alle cose più importanti in alto.

In cima ovviamente ci stavano il libretto degli assegni e il foglio che Henri aveva trovato della biblioteca.

Henri. Mi serviva Henri.

Digitai in fretta il suo numero.

Fece qualche squillo poi mi rispose.

"Virginia?" Era titubante, come se non aspettasse la mia chiamata in quel momento.

"Henri, sto a casa da sola, ho frugato nella camera dei miei genitori e ho trovato un libretto degli assegni quasi finito!" Dissi velocemente dall'impazienza di dirgli la mia scoperta.

Ci fu un attimo di silenzio.

"Henri ci sei?"

"Ehm... Si Virginia, Cioè...wow"

Mi dava fastidio quando farfugliava.

"Henri! Non capisci! Un libretto degli assegni!" Ero quasi arrabbiata.

"Virginia, magari servirà ai tuoi genitori chissà per quale motivo"

"Henri! Appunto! per quale motivo ci dovrebbe stare un libretto degli assegni dentro il cassetto di mia madre!"

"Virginia, tu avevi detto che tuo padre fa un lavoro molto importante, magari potrebbe servire a lui"

"No Henri, se davvero è come dici tu allora perché dovrebbe stare nel cassetto di mia madre? Fidati, loro non mischiano mai le loro cose, sono persone fin troppo ordinate!"

"Magari servirà al lavoro di tua madre"

"Henri finiscila! Non serve a mia madre, lei lavora in un atelier per abiti da sposa! Per quello ci siamo dovuti trasferire qui doveva stare immediatamente sul posto di lavor..."

Mi bloccai.

In mente mi si accese una lampadina.

"Virginia?" Henri cercava di richiamare la mia attenzione da dietro il telefono.

"Henri, la partenza doveva essere immediata perché mamma doveva stare immediatamente sul posto di lavoro.."

"Okay, e con questo?"

"Non ho mai visto nemmeno una volta mamma recarsi in atelier, e oltretutto qui siamo isolati dal mondo, la cosa più vicina che abbiamo è la scuola che oltretutto è anche lontana, figuriamoci un atelier di abiti da sposa".

Ci fu il silenzio.

Immediatamente ci fu un silenzio agghiacciante.

"Henri sei troppo impegnato per venire qui vero?".

"Virginia, purtroppo ora non posso proprio, sono mortificato."

"Ok Henri"

Ero afflitta.

SEGRETI [Wattys2018]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora