Era tanto ormai che io ed Henri parlavamo.
Parlavamo di cose superficiali tanto per scaricare la mia tensione e per non andare troppo affondo nei nostri sentimenti.
Ero spavantata.
I miei mi facevano spesso questo effetto.
Mi innervosiva.
"Dovremmo scappare".
Aggiunse Henri nel bel mezzo del discorso.
"Cosa?".
"Si, hai capito bene. A volte odio affrontare tutte le mie responsabilità".
Lo guardai come se riuscissi a capire come Henri in quel momento si sentisse.
"Sarebbe una bella idea.".
"Ci dovremmo però anche abituare all'idea che non vedremmo più il paesaggio verde che vediamo tutti i giorni. Gli alberi, il tramonto...".
Sembrava incantato.
Ci immergemmo assieme in quel viaggio fatto solo nella nostra mente che guardava a tutto ilnostro quartiere. Guardava al paesaggio, alla flora e alla fauna.
"Tuttavia non è poi così male questo posto".
Aggiunsi.
"Magari potremmo trovare un posto in cui è presente tutto questo.".
Sentii quancuno che aprì la porta al piano di sotto.
Guardai Henri con espressione spaventata.
"Henri, questi devono essere i miei devi andartene!".
Henri fa per dirigersi verso la finestra.
Lo bloccai immediatamente.
Avevo paura che si potesse fare male.
Lo strattonai afferrandolo per un angolo della sua maglietta.
"No Henri non te lo permetto!".
Dissi sussurrando per paura che i miei, che oramai stavano salendo le scale potessero sentire.
"Virginia, abbiamo una sorpresa per te!".
Dice mamma da dietro la porta.
Nella fretta spingo Henri nel mio armadio.
"Davvero mamma?"
Dissi facendo finta di essere sorpresa per nascondere la pressione.
Mamma aprì la porta.
In quello stesso istante mi spinsi con la schiena sull'anta del mio armadio per far si che la mamma non si accorgesse di nulla.
Si materializza mamma con una scatola enorme davanti a me.
Sembrava muoversi.
Prima di porgermela disse distintamente.
"Io non voglio che tu ci veda come due mostri, ammettiamo di aver esagerato con te, e vogliamo indubbiamente rimediare."
Non stavo capendo.
Per la prima volta nella loro vita i miei genitori stavano ammettendo di aver sbagliato.
Mi porsero la scatola.
La aprii.
Mi si figurò davanti agli occhi un cucciolo di Cavalier King nero chiazzato bianco e marrone.
I miei occhi cominciarono a divenire lucidi.
Lo desideravo da quando avevo circa tre anni.
Ero senza parole.
"Mamma...Papà...".
Non riuscivo a comporre una frase intera senza che essa mi si interrompesse in gola.
Il cucciolo emise una specie di gemito piccolissimo.
"è una femmina".
Disse indicando il cucciolo con la testa.
Era semplicemente adorabile.
Infilai le braccia nella scatola e afferrai da sotto le zampe anteriori la cuccioletta che aveva un pelo morbidissimo.
"Ma chi si prenderà cura di lei tutto il tempo?".
Spunta Anne che nel frattempo era al corrente di tutto.
"Che ne dici di occuparcene insieme?".
Ero piena di gioia.
Saltai addosso ai miei genitori abbracciandoli.
Erano due persone squisite quando volevano.
"Non finirò mai di ringraziarvi".
I miei genitori erano compiaciuti.
"Oh Virginia, vi lasciamo sole così le potrai trovare un nome".
"Certo mamma, grazie".
Mamma chiuse la porta.
Mi assicurai che fosse chiusa a chiave.
Henri uscì dall'armadio senza parole.
"Henri, hai visto!". Lo travolsi immediatamente mostrandogli la cuccioletta.
"Virginia... è bellissima questa cagnetta, i tuoi genitori a volte sanno essere davvero adorabili!".
"Lo so!".
"Hai già pensato ad un nome?".
"No... non sono molto brava a scegliere i nomi".
"Ophelia!".
"Ma no Henri per piacere!" Azzardai una piccola risatina.
"Ginepra!".
"Ma mi prendi in giro haha!".
Scoppiammo a ridere.
Fummo circa una mezz'ora a cercare i nomi per la cagnetta.
"Asprina? No okay comincio ad apprezzare Ginepra".
Dico ad Henri dopo l'ennesimo tentativo.
"Dovremmo prendere in considerazione di qualcuno che conosciamo, magari hanno dei nomi belli adatti anche a lei".
"Si vabbè, Henri l'unica persona che conosco è il bambolotto che avevo quando avevo quattro anni".
Accenna una risatina.
"Che ne dici di Vengie?".
Lo guardo con sguardo luminoso.
"Henri! Finalmente hai tirato fuori qualcosa di utile!".
Vengie. Era semplicemente perfetto.
Abbraccio Henri intensamente.
"Grazie mille Henri! Vado subito a dirlo ai miei genitori, così li avviso anche della mia prima assenza alla nuova scuola, tu esci dalla porta del retro. Oh e non preoccuparti di farti vedere da Anne, a quanto pare ti conosce.".
Mi fiondo in camera dei miei genitori.
"Mamma, papà, Vengie!" Dico assumendo un tono trionfante.
"Mia cara, Vengie è un nome bellissimo!".
"Aggiunge mio padre interrompendo la sua lettura".
"Sentite, temo ti aver fatto buca a scuola nel mio primo giorno, sono desolata, non mi sono nemmeno resa conto di questa mia disattenzione".
Mamma guarda con sguardo perplesso verso mio padre.
"Mia cara, è domani che inizi scuola non oggi".
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SEGRETI [Wattys2018]
Mystery / Thriller*Quanti segreti si celano dietro le parole?* Virginia, 17 anni, una ragazza tenuta all'oscuro dai segreti di famiglia. Tutto ciò che era certo sarebbe potuto cambiare radicalmente. La vita, di una ragazza che l'unica cosa che voleva sapere era la ca...