SEGRETI [Wattys2018]

{Capitolo 29}

No. Non era possibile.

Una cosa del genere non sarebbe potuta accadere davvero.

Che cosa stava succedendo.

Quello sguardo tra noi due stava durando troppo.

Ero consapevole del fatto che di li a poco mi sarei messa a piangere.

Peggio forse.

Sarei entrata in una crisi di nervi senza fine.

"Virginia...io...".

"Non dire nemmeno una parola" Lo interruppi.

Di li a poco mi sarei messa ad urlare.

Lo sentivo.

Il silenzio fece di nuovo capolinea fra noi due.

Guardavo altrove fingendo che i miei occhi non si stavano bagnando.

Guardavo altrove per evitare di ricadere del suo sguardo gelido.

Era diventato di ghiaccio.

"Che cos'è una specie di scherzo?!" Lo guardavo dritto in faccia.

Henri teneva gli occhi bassi.

"Non solo sono dovuta andare via di casa, andare in un luogo completamente a caso che stava scritto su un pezzo di carta ammuffito solo per avere risposte, ma dentro la casa ne esci anche tu sorpreso di vedermi! Ora dimmi, dove avevi intenzione di andare prima che tu mi trovassi davanti a te?!"

Henri spostò il suo sguardo sul mio.

"Stavo andando a cercarti" Sembrava sincero.

"Si eh, stavi andando a cercarmi" Il mio tono di voce si stava facendo sempre più disperato.

"Volevo dirti tutto"

Mi stava facendo paura.

"Henri mi stai facendo paura".

Stavo per andarmene quando qualcun altro sbucò fuori dalla porta.

"Che cosa sta succedendo qui?"

Era Anne.

Mi sembrò di avere un dejavù nel vedere lo sguardo di Anne.

Lo stesso sguardo di Henri, come se non mi vedessero da decenni.

"Virginia che cosa ci fai qui?" Anne sembrava fin troppo sorpresa.

"Okay esigo spiegazioni" Stavo piangendo.

Mi sentivo completamente presa in giro e tirata fuori da tutto quanto.

Henri ed Anne si guardarono.

"Che cosa avete da guardarvi?!"

"Virginia, entra in casa" Disse Henri in tono ormai afflitto.

"Henri no" Anne tese una mano verso Henri.

"Anne!" Henri le bloccò la mano e mi fece cenno di entrare in casa.

Anne non mi fermò.

Feci dei piccoli passi per entrare nella casa.

Era una casa con arredamenti antiquati.

Faceva quasi paura.

Avanzai sempre di più fino ad arrivare nel salone.

Mi bloccai alla vista di una sagoma che faceva avanti e indietro nella sua sedia a dondolo.

Era una signora. Un anziana signora. sembrava avesse sulla settantina di anni.