Era così strano come mi stavano succedendo così tante cose nonostante fossi davvero da poco in quella casa.
Quel salone in quel momento era riempito da paura e rumore di pioggia che nel frattempo era iniziata.
Henri ed Anne si guardavano spesso lanciandosi diversi sguardi di preoccupazione.
Ero stufa di tutto quel loro ammiccarsi.
Sapevo che tra loro non sarebbe successo nulla, ma mi dava fastidio lo stesso.
Mi alzai dal divano segnandolo da un colpo e sbuffando, poi mi diressi in camera.
Li mi buttai sul letto con Vengie in braccio.
Era tutto così strano.
Tenevo in mano il telefono aspettando notizie di mamma.
Che cosa aveva avuto?
Inutile chiederglielo ad Anne.
Forse era una buona idea.
Però avevo una certa reputazione, non potevo prima fare la arrabbiata senza motivo e subito dopo chiedere ad Anne che cosa era successo a mamma.
Volevo solo Henri li vicino a me.
Sentii tre colpi alla porta, poi subito dopo la sentii aprirsi delicatamente.
"Virginia"
Il dolce suono della voce di Henri aveva fatto passare tutto il malessere.
Scesi dal letto e mi sedetti sulla poltrona lasciando Vengie libera di camminare per la stanza.
Feci cenno col capo ad Henri di sedersi nella poltrona davanti alla mia.
"Virginia volevamo farti sapere che devi stare tranquilla"
"Dov'è Anne?" Chiesi fredda.
"Sta al piano di sotto, ha ritenuto opportuno che parlassimo noi due."
Staccai il mio sguardo dai suoi occhi chiarissimi e lo posai sulle mattonelle del pavimento.
"Io volevo solo farti sapere che starò sempre vicino a te qualsiasi cosa accada"
Improvvisamente cambio tutto.
Le mie attenzioni si diressero sul suo viso.
Nessuno mi aveva mai detto parole del genere prima.
"Grazie" Sussurrai.
I nostri visi si riavvicinarono.
Finalmente sentivo che potevamo concludere ciò che era rimasto in sospeso.
Senza nemmeno che me ne accorgessi mi ritrovai le sue labbra poggiate sulle mie.
Le sue labbra che sapevano di dolce.
Il resto non esisteva più da quando stavo con lui.
Solo lui sapeva farmi questo effetto.
Ci staccammo dolcemente ancora sorridendo.
Sorridevamo.
Sorrisi.
Qualcosa di sconosciuto quando non stavo con lui.
Eravamo appoggiati l'uno sulla fronte dell'altro.
E sorridevamo ancora.
Era tutto così spontaneo quando stavo con lui.
Henri diventò serio per un istante.
"Ora dobbiamo pensare a tua madre"
Appena pronunciò quelle parole mi sentii uno schifo per non aver pensato subito a mamma, ma per aver fatto la arrabbiata per cose superficiali e per aver pensato ad Henri subito dopo.
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SEGRETI [Wattys2018]
Mystery / Thriller*Quanti segreti si celano dietro le parole?* Virginia, 17 anni, una ragazza tenuta all'oscuro dai segreti di famiglia. Tutto ciò che era certo sarebbe potuto cambiare radicalmente. La vita, di una ragazza che l'unica cosa che voleva sapere era la ca...