IX

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«L-l'altra parte di te?» balbettò Sooyun «ho giá sentito questa frase, in un sogno. Ma cosa significa?»

Yoongi girò la testa, evitando il suo sguardo.

«Yoongi, puoi dirmelo. Sono qui per aiutarti, lo sai» parlò lei, con voce calma e pacata.

«Dentro di me... dentro di me c'è un altro io»

Sooyun spalancò gli occhi a quelle parole.

«dentro me c'è un altro me stesso che prende il controllo e che io non posso fermare. È lui che è malvagio. Ti giuro che io non ho mai voluto uccidere nessuno, mai far del male a nessuno» abbassò la testa e digrignò i denti.

Nel vederlo così, il corpo di Sooyun si mosse da solo. Non avrebbe dovuto far ciò che stava per fare, ma lo fece.

«Yoongi, va tutto bene» parlò lei, poggiando una mano sulla gamba al ragazzo, accovacciandosi davanti a lui. Il ragazzo si indolenzì al tocco. Erano anni ed anni che non sentiva un tocco così gentile e una voce così confortante.

«le cose si sistemeranno, troveremo un modo per scacciar via questa parte di te. Sono qui per questo, io»

Sooyun prese il viso del ragazzo tra le mani, delicamente, sollevandolo così da poterlo guardar negli occhi.
Gli occhi erano ancora scuri, ma non erano malvagi. No, erano limpidi, trasparenti. Non un segno di cattiveria o malvagità. Si meravigliò di quanto fosse liscia e morbida la pelle di Yoongi, che al contrario era focalizzato sul tocco della ragazza sul suo viso.

Ad un tratto il ragazzo tolse il suo viso dalle mani di lei.

«ho una cosa nell'occhio sinistro, potresti vedere tu cosa? Io non posso muovermi» sussurrò, con la testa bassa.

Sooyun annuì, avvicinandosi al ragazzo, che alzò leggermente la testa. La ragazza iniziò a fissare l'occhio di Yoongi, cercando di capire quale fosse il problema.

«ti chiedo giá scusa per quello che sto per fare, so che non ne sarai felice» sussurrò ad un tratto «ma voglio farlo ora che sono ancora coscente, sono ancora Min Yoongi»

«Cos-» parlò Sooyun, ma prima ancora che potesse finire la frase, Yoongi si sporse in avanti, facendo combaciare le sue labbra a quelle della ragazza, la quale rimase immobile per tutto il tempo. Fu un bacio veloce, attimo di secondi, Yoongi si allontanò subito, abbassando lo sguardo, mentre Sooyun era immobile e persa nel suo mondo.

Un bacio. Da Yoongi. Dal suo paziente. Da un assassino, uno stalker, uno psicopatico.

Uno psycho carismatico, però.

«parla un po', se rimani zitta mi metti in imbarazzo» parlò lui dopo poco e Sooyun arrossì.

«M-Meglio che ti curi queste ferite» balbetto lei, prendendo un kit medico. Bendò le braccia e iniziò a tamponare la ferita sul labbro del ragazzo, il quale fece una smorfia di dolore.

«Oh scusami, non volevo, non sono brava a fare le medicazioni, anzi non sono per niente brava, se devo dirla tutta il sangue mi impressiona quindi forse non avrei dovuto fare il medico-» parlò di botto Sooyun, interrompendosi solo quando vide spuntare sulle labbra di Yoongi un sorriso che non aveva mai visto prima.

Di solito Yoongi aveva sempre quel sorrisino malvagio stampato in faccia. Questa volta, aveva sorriso mostrando i denti, le gengive quasi del tutto in mostra. Sooyun avrebbe voluto vederlo sorridere in quel modo più spesso. L'avrebbe davvero voluto.

Per riflesso sorrise a sua volta, poi continuò a pulirgli la ferita.

Poco dopo, Yoongi tornò serio.

«promettimi una cosa. Se dovessi tornare quello di prima, non avvicinarti a me, anzi, se è necessario, colpiscimi con qualsiasi cosa. Ma non avvicinarti a me, perchè non so fin quanto riuscirei a controllarlo»

The Last » Min YoongiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora