Per i giorni successivi, Sooyun rimase chiusa nella sua stanza con le ginocchia al petto e la faccia su di essa. Lacrime le rigavano il viso, mentre piangeva in silenzio.
"Kim Namjoon non ce l'ha fatta" le avevano detto i medici dell'ospedale. Era deceduto lo stesso giorno dell'attacco.
E quando si erano accorti della scomparsa di Yoongi, l'intero ospedale era andato in subbuglio.
La ragazza così aveva deciso di prendersi un giorno di pausa. O forse due. O forse tre. O forse chissà, non sarebbe mai più tornata a fare quel lavoro.
Nella sua testa ancora rimbombavano le parole di Chaeyoung il suo primo giorno di lavoro.
"Di solito le persone da questo posto scappano"
Ed in effetti, era proprio quello che stava facendo lei. Stava scappando da quella realtà, spaventata e con la paura di perdere la sua stessa vita.
E biasimava se stessa per la morte di Namjoon, per non avergli detto niente. E biasimava se stessa per aver disobbedito a Yoongi.
Yoongi, il quale davvero stava iniziando a piacerle, chissà dov'era in quel momento. Ma ora come ora, non le importava. Yoongi era un assassino per lei, aveva ucciso un suo caro amico.
Sentì un bussare alla sua porta, accompagnato da una voce gentile.
«Posso entrare?»
Sooyun si asciugò le lacrime con le mani, poi rispose con un lieve sì.
Hoseok entrò in stanza con una tazza bollente di camomilla e gliela porse.
«Come ti senti?» le chiese, sedendosi sul suo letto accanto a lei. La ragazza scrollò le spalle e bevve un po'.
«Credo che sia meglio per te lasciare il lavoro. Da quando sei andata lì, non sei più la stessa! A stare in quel posto, no, a stare a contatto con quel fottuto psicopatico, ti fa male Sooyunie-»
«Hoseok» lo interruppe la ragazza, alzando la voce «Non chiamarmi Sooyunie. Mai più» parlò fredda e il ragazzo la guardò, poi sospirò.
«Mi dispiace per quello che è successo a quel dottore della tua clinica. Voglio solo che la mia sorellina sia felice» parlò con voce dolce e Sooyun gli rivolse un debole sorriso.
Hoseok era sempre lì al suo fianco, a preoccuparsi per lei.
«Starò bene, grazie Hobi» disse lei. Poi il ragazzo si alzò, i due si scambiarono la buonanotte e lasciò la stanza.
La camomilla di Hoseok fece effetto e Sooyun si addormentò presto quella sera.
"Svegliati, svegliati"
La ragazzà aprì gli occhi di scatto e si alzò dal letto, mettendosi seduta. Il suo respiro era affannato, probabilmente a causa di un incubo, del quale però non si ricordava. Si guardò intorno a lei e notò il buio.
La notte era ancora fonda, ma Sooyun giurò di aver sentito una voce nella sua testa.
"Forse è solo frutto della mia immaginazione" pensò, prendendo un gran sospiro e rimettendosi stesa, chiudendo gli occhi.
«Cosa fai, dormi?»
Gli occhi della ragazza si spalancarono al sentire quella voce dura e roca e si rigirò nel letto spaventata.
«Chi è la?» chiese spaventata.
«Ma come, ti sei già dimenticata di me,» parlò la voce «Sooyunie?»
«Y-Yoongi?» balbettò lei, spaventata, senza muoversi di un millimetro, immobilizzata.
Il ragazzo fece un passo in avanti, verso il letto di lei e il chiarore della luna illuminò appena il suo corpo, mostrando i suoi capelli biondi e il suo sorrisino beffardo sul viso.
«Allora non ti sei dimenticata di me» sorrise lui, soddisfatto «Ne sono felice»
Il ragazzo fece un altro passo verso il letto e Sooyun si spinse ancor più verso il suo schienale, cercando di incrementare la distanza tra i due.
«Cosa c'è, hai mica paura?» ironizzò il ragazzo «Non ti farò del male!» esclamò «O forse, solo un po'»
Al pronunciar di quelle parole, la ragazza entrò totalmente in uno stato di panico. Le bastò sentire il tono di voce, guardare gli occhi scuri e quel sorrisino malvagio che si intravedevano sul viso del ragazzo, per capire che c'era qualcosa di diverso in lui.
«Tu...Tu non sei Yoongi» parlò lei a voce bassa.
«Ma come? Sono proprio io, Min Yoongi» scrollò le spalle il ragazzo, con tono diverito.
«No, tu non sei Yoongi» insistette la ragazza e lui sospirò, quasi con un finto dispiacere.
«E va bene. Hai ragione tu, io non sono Yoongi»
«E allora... Tu chi saresti?» chiese Sooyun, non smettendo di fissare l'altro neanche per un momento.
Il ragazzo socchiuse gli occhi, la sua espressione più spaventosamente di sempre, poi parlò con tono fiero e lento.
«Il mio nome è Agust D»
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eh beh
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The Last » Min Yoongi
Fanfiction[COMPLETED] ❝ Behind my helpless smile, there's exactly the other half of myself ❞ Min Yoongi Psycho! AU