Sooyun entrò in quella grande chiesa, in cui si respirava tristezza. I funerali di Namjoon si stavano celebrando proprio quel giorno e, nonostante lo shook di cui ancora era vittima, decise di parteciparvi.
Per quanto riguarda Hoseok, si era svegliato la mattina dopo senza alcuna memoria del giorno precedente, così la ragazza gli aveva raccontato che era improvvisamente svenuto e aveva battuto la testa a terra e, fortunatamente, se l'era bevuta.
Hoseok le aveva chiesto del segno sulla guancia di lei, ma Sooyun aveva raccontato di esserselo procurato da sola.
Così, la ragazza si trovava seduta ad un banco della chiesa, mentre il parroco recitava la messa. Accanto a lei Chaeyoung, vestita di nero e con un fazzoletto in mano, si asciugava di tanto in tanto le lacrime.
«Era un bravo ragazzo» singhiozzò Chaeyoung «un bravo dottore. Non doveva andare così»
Sooyun le posò una mano sulla spalla, massaggiandola in senso di conforto, poi guardò la bara.
"Eri una brava persona, Namjoon. Mi dispiace così tanto di averti trascinato in tutto ciò. Spero potrai perdonarmi" pensò.
La celebrazione era quasi giunta alla fine quando qualcosa, o meglio, qualcuno colpì la sua attenzione.
Ad un angolo, seduto in ultima fila, c'era un ragazzo che indossava un cappello nero e una maschera dello stesso colore.
Quando il ragazzo si accorse che Sooyun lo stava guardando, si alzò uscendo dalla chiesa.
Presa dal suo sesto senso, Sooyun si alzò, salutando velocemente Chaeyoung e lasciando la chiesa.
Iniziò a seguire la persona a distanza e in silenzio, facendo in modo di non farsi accorgere, anche se probabilmente, lo sconosciuto era al corrente della sua presenza.
Il ragazzo si fermò davanti ad un vecchio immobile un po' trasandato e apparentemente vuoto, poi ci entrò.
Sooyun lo seguì, fermandosi un momento anche lei davanti alla porta. Sulla targhetta, un po' rovinata, ancora scolpite 3 lettere.
"MIN", probabilmente il cognome del vecchio proprietario. Ma anche il cognome di qualcuno che conosceva fin troppo bene.
Entrò nella casa, aprendo la porta e si trovò il ragazzo di spalle ad essa a pochi metri di distanza.
Lui iniziò ad accellerare il passo una volta che si accorse di esser stato scoperto, correndo su per le scale.
«Yoongi!» esclamò a quel puntò Sooyun, facendo immobilizzare il ragazzo.
Quest'ultimo si tolse finalmente il cappello, rivelando la chioma bionda, e la maschera, ma rimanendo ancora di spalle alla ragazza.
«Sei Yoongi, vero?»
Finalmente il biondo si girò, guardando la ragazza.
«Sooyun...» parlò a voce bassa.
«Allora sei proprio tu...» sussurrò la ragazza «ti ho riconosciuto al funerale e ti ho seguito fin qui»
«Perché l'hai fatto?» chiese il ragazzo, più che una domanda era un rimprovero «Sai che se lui si dovesse risvegliare non saprei cosa fare per fermarlo... E soprattutto, in un posto isolato come questo, anche se urlassi, nessuno ti sentirebbe»
«È qui che vivi tu adesso?» chiese la ragazza, guardandosi intorno.
«Sooyun, sono serio, vattene via»
«Yoongi» parlò la ragazza «io so che non mi farai del male. Perché tu sei Min Yoongi. Non sei un mostro. Tu sei vivo, sei umano, sei padrone del tuo corpo» sorrise lei.
Yoongi la guardò, poi fece un passo verso di lei, e la ragazza si irrigidì sul posto, ricordandosi della sera precedente, ma questa volta, non indietreggiò.
Quando i due si trovarono a pochi centimetri di distanza, il ragazzo alzò la mano, sfiorando la guancia di lei, livida per lo schiaffo.
«Chi ti ha fatto questo?» chiese lui.
«Oh, beh, ecco...» iniziò lei, cercando di evitare il contatto visivo.
Yoongi sospirò.
«Sooyun, io posso vedere tutto ciò che fa lui quando prende possesso del mio corpo. E non riuscirei mai a sopportare di vederti ferita per causa mia» le accarezzò dolcemente la guancia.Sooyun a quel punto gli prese la mano, stringendola forte e scrollò la testa.
«No, Yoongi. Non parlare così. Sarà anche una parte di te, ma quello non sei tu. Conosco Min Yoongi, il ragazzo che ho davanti a me. È gentile e premuroso e mi accarezza dolcemente. E ho conosciuto Agust D, violento e malvagio, che tenta di ferirmi. Sarete due persone nello stesso corpo, ma riesco a distinguervi. E quello che mi ferisce non sei di certo tu»
Yoongi la fissò, togliendole la mano dal viso e stringendo forte la sua, abbassando lo sguardo.
«Allora, non mi hai ancora risposto. È qui che sei stato fino ad ora?» domandò Sooyun, guardandosi ancora attorno, cambiando discorso per non far dispiacere ancor più l'altro.
Il biondo fece cenno di sì con la testa.
«Questa era una vecchia casa di famiglia, ci venivamo per le vacanze prima che... sì insomma prima che mi ammalassi e che i miei genitori morissero»Sooyun notò il dispiacere e i sensi di colpa sul viso di Yoongi ancora una volta, mentre il biondo si mordeva nervosamente il labbro.
«Non puoi star qui tutto solo. Perché non vieni a casa con me?» domandò d'un tratto.
«Sooyun, io-» iniziò il ragazzo ma fu subito interrotto.
«Yoongi. Va tutto bene. Vieni, andiamo a casa».
———
Ciao raga, vi avviso che ora (o forse domani) dovrei iniziare a pubblicare un'ennesima storia, questa volta una Yoonmin ed è la prima volta che scrivo una boyxboy, vediamo che ne esce fuori
quindi stay tuned 💪🏻
BUON 2018 A TUTTI 💜
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The Last » Min Yoongi
Fanfiction[COMPLETED] ❝ Behind my helpless smile, there's exactly the other half of myself ❞ Min Yoongi Psycho! AU