XX

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Nonostante il dover indossare la maschera e il cappello, per la prima volta dopo 5 anni di ricovero, Yoongi potè uscire tranquillamente, come un normalissimo ragazzo della sua età.


«Dove stiamo andando?» chiese alla ragazza, che indicava la strada.

«Ti piacciono i luna park?» Sooyun gli rispose con un'altra domanda, indicando davanti a lei.

Yoongi guardò l'enorme parco dei divertimenti che si ereggeva di fronte a lui e che, fino a quel momento, non aveva notato, troppo focalizzato sul parlare alla ragazza.

«Non credo che in vita mia ci sia mai andato»

«Perfetto, c'è sempre una prima volta» sorrise lei, trascinandolo all'interno.

I due salirono sulle montagne russe, con Sooyun che urlava a squarciagola e Yoongi che aveva solamente gli occhi spalancati, per niente spaventato dalla velocità e dall'altezza.

Fecero quei giochi a premi e Yoongi vinse un pesciolino rosso, che poi regalò a Sooyun.

Infine, decisero di andare sulla ruota panoramica. Entrarono nella cabina e, quando furono in cima, la ragazza si soffermò a guardare il panorama.

Yoongi si unì a lei, guardando la città sotto un cielo ormai macchiato da nuvole bianche, che preannunciava la fine dell'inverno.

«Seoul è proprio una bella città» parlò lui e Sooyun annuì «ma Daegu rimane sempre la mia preferita»

I due rimasero così per un po', poi Yoongi interruppe nuovamente il silenzio.

«Sooyun» richiamò l'attenzione della ragazza, che mormorò un mmmh.

«Questo è un appuntamento?»

Solo allora lei lo guardò in faccia, quasi imbarazzata.

«Beh, non saprei, io-» balbettò lei, non sapendo che dire.

«Possiamo far finta che lo sia, almeno?» domandò il biondo e Sooyun sorrise leggermente, poi fece cenno di sì con la testa.

Yoongi allora si avvicinò a lei, togliendosi la mascherina dalla bocca, cingendole i fianchi e stampandole un bacio sulle labbra, che poi si trasformò in qualcosa in più quando le loro lingue si scontrarono.

Nonostante l'impurità di un bacio del genere, era così gentile e pieno di sentimento che i due sarebbero potuti rimanere incollati per ore. Ma decisero di separarsi non appena il giro sulla ruota finì.

Yoongi si rimise la mascherina e solo allora Sooyun notò la presenza di troppi poliziotti nei paraggi.

«Andiamo via di qui» sussurrò lei «C'è troppa sorveglianza» e con ciò, prese la mano di Yoongi, trascinandolo via.

«Sai che potresti esser accusata di complicità e metterti nei guai se dovessero scoprire che mi stai nascondendo?» chiese lui, mentre le loro mani erano ancora intrecciate.

«Non succederà» affermò lei «E correrò il rischio»

I due camminarono per le strade senza meta, finché Sooyun vide un posto, un posto non adatto ad un appuntamento, come l'aveva chiamato Yoongi. Ma era un posto in cui si sentiva in dovere di andare.



"Kim Namjoon" c'era scritto sulla lapide di fronte a loro, una delle tante su quella grande distesa verde.

«Hey dottor Joon» sorrise lei, come se il ragazzo ormai morto potesse sentirla, mentre Yoongi era silenzioso accanto a lei «Sono venuta a trovarti e ho portato qualcuno qui con me. Penso che voi avreste molto da dirvi» ridacchiò tristemente lei, stringendo la mano del biondo, ancora nella sua.

Yoongi si avvicinò alla lapide, la sfiorò con le dita, poi chiuse gli occhi.

"Mi dispiace" pensò "per qualcosa che non ho fatto, mi dispiace"

Dopo di che, Yoongi ritrasse la mano e aprì gli occhi.

«Non dici niente?» corrugò un sopracciglio lei.

«Ho già detto... quello che dovevo dire» sussurrò lui, le labbra a formare una linea dritta.

«Sono convinta che Namjoon sappia tutto, e che non ce l'abbia con te. Era una persona intelligente. Ha già capito» sorrise Sooyun, mentre i due uscirono dal cimitero, incamminandosi verso una panchina in un parco lì vicino.

Sooyun liberò il pesciolino che Yoongi aveva vinto al luna park, nello stagno del parco e Yoongi guardò la scena con aria dispiaciuta.

«Non dispiacerti» la ragazza notò l'espressione di lui «Anche lui ha bisogno di esser libero, a nessuno piace vivere in gabbia»

Ci fu un momento di silenzio, poi Sooyun parlò.

«Dopo essere andata a trovare Namjoon, mi sento meglio. Nonostante tutto, sono sicura che sia in un bel posto adesso»

«Pensi che anche i miei genitori si trovino nello stesso posto e che...mi abbiano perdonato?» domandò Yoongi.

Sooyun rivolse il suo sguardo su di lui.

«Penso che i tuoi genitori ti abbiano perdonato da tanto tempo, ormai. E che si siano pentiti di non averti dato le attenzioni che meritavi» rispose Sooyun.

Yoongi continuò a guardare l'orizzonte, poi sul suo viso comparve un sorriso. Non di quelli malefici che faceva Agust, no, un sorriso genuino e dolce, che lasciava intravedere le gengive e i denti piuttosto piccoli del ragazzo.


«Sai, Sooyun. Sono davvero felice, adesso. E credo sia tutto merito tuo»


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questa è la cosiddetta quiete prima della tempesta 😈

ho provato a pubblicare questo capitolo più volte, ma wattpad faceva i capricci

The Last » Min YoongiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora