XII

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Sooyun e Namjoon si erano dati appuntamento  quella domenica per esplorare insieme, per così dire, quello che era il vecchio appartamento di Kim Eunbin.

I due si trovavano davanti ad un edificio grigio e a soli 3 piani, abbastanza lugubre, nel cui atrio del pianerottolo c'era un vecchio portinaio.

A quanto pare, era lui il proprietario, che aveva le chiavi di ogni immobile e, dopo la morte del l'infermiera, nessuno era più andato ad abitare nel monolocale, lasciandolo intatto con le cose appartenenti a lei.

Entrarono e si diressero dall'uomo sulla settantina d'anni che si trovava in un gabbiotto all'interno del pianerottolo.

«Salve, potrebbe darci le chiavi dell'appartamento di Kim Eunbin?» parlò Sooyun e il vecchio corrugò un sopracciglio, facendo raggrinzire ancor più la sua fronte.

«E perché dovrei» esclamò il vecchio con voce rauca.

«Lascia fare a me» sussurrò Namjoon e Sooyun si tirò indietro.

«Siamo degli ex colleghi di lavoro di Eunbin e ci piacerebbe recuperare delle cose da casa sua, o meglio, quella che un tempo lo era» parlò il dottore «Ecco, io sono un dottore» disse, uscendo la sua targhetta con il nome e la sua foto.

Il vecchio strizzò gli occhi, poi lanciò un occhiataccia ai due, osservandoli dall'alto al basso, e passò una chiave a Namjoon.

«È al secondo piano» parlò, e i due fecero un semi inchino in segno di riconoscenza.

Quando i due furono saliti al secondo piano, aprirono la porta con facilità, entrando in quello che era il vecchio appartamento della vittima.

Un monolocale piuttosto piccolo, ma ordinato e pulito. Consisteva in una stanza abbastanza spaziosa con un piano cucina, un tavolo, degli scaffali e un letto, e un bagno.

«Diamo un'occhiata intorno» disse Namjoon e con cura iniziò a perlustrare tra i cassetti e le cose di Eunbin.

Anche Sooyun copiò i movimenti di Namjoon, rovistando tra i cassetti contenenti le cose più intime della ragazza, che, nonostante fosse morta, sarebbero dovute star lontane dagli occhi di un uomo.

Nonostante le dimensioni ridotte del monolocale, Eunbin aveva davvero tante, tantissime cose tra libri, quaderni e fogli sparsi qui e là e, dopo un'oretta di ricerca, i due erano quasi sicuri che non si nascondesse niente all'interno dell'appartamento. Le informazioni su Yoongi erano morte con lei.

"Se fossi stata nei suoi panni, dove avrei nascosto qualcosa di importante..." si chiese tra sè e sè Sooyun.

Poi, i suoi occhi finirono sul materasso del letto di Eunbin, ancora disfatto. Il suo istinto la portò lì e la ragazza alzò lentamente il materasso.

Lì, intatto, giaceva un piccolo diario blu con scritto il nome della vittima sopra.

Sooyun si girò, trovando Namjoon di spalle a lei, a rovistare in un cassettone. Prese il diario, mettendoselo velocemente in borsa, senza farsi notare dal ragazzo.

"Perdonami, Namjoon" pensò. Sooyun sentiva che avrebbe dovuto vedersela da sola. Avrebbe visto lei il contenuto del diario, senza l'aiuto di Namjoon.

«Credo che qui non ci sia proprio niente» parlò il ragazzo, alzandosi e stirandosi i vestiti.

«Credo proprio di sì» mentì la ragazza, rivolgendo un sorriso al dottore.

I due lasciarono l'appartamento, ritornando le chiavi al vecchio portinaio.

«Tanta fatica per niente» sospirò Namjoon e Sooyun sentì la gola stringersi per il torto che stava facendo al ragazzo.

«Mi dispiace» sussurrò lei, più per non avergli detto del diario che per averlo trascinato nella situazione.

Namjoon sorrise, mostrando le sue fossette ai lati delle guance.

«Non preoccuparti, è sempre un piacere passare del tempo con te» parlò il ragazzo, e Sooyun lo guardò, cercando di capire quale fosse il significato dietro quella frase.

«Con me?» ripeté lei.

«Sì, anzi, mi piacerebbe trascorrere più tempo insieme»

Sooyun ci pensò un momento, poi fece cenno di sì con la testa.

Infondo, Namjoon era un dottore, il suo superiore e soprattutto un bravo ragazzo ai suoi occhi e anche a lei non dispiaceva la sua compagnia.

«Se ti va, potremmo andare a cena fuori sabato» propose il ragazzo.

Sooyun accettò senza pensarci troppo, la sua mente occupata da altri pensieri. Sapeva che quello con Namjoon sarebbe stato un appuntamento a tutti gli effetti e che al momento non era pronta per una relazione.

La verità era che stava morendo dalla voglia di tornare a casa. La verità era che stava pensando a quell'oggetto ormai nascosto all'interno della sua borsa.

Finalmente aveva la chiave per sapere di più su Min Yoongi.

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double update giusto perchè non ho aggiornato ultimamente e perché mi avete chiesto voi di continuare questa storia. Vi ringrazio davvero per i commenti e i voti e mi piacerebbe che continuaste a metterli, mi sento motivata ahahah
So che questi ultimi due capitoli non sono niente di che, ma aspettate ancora un altro po' 😋

also, spero di aggiornare più in fretta da ora in poi, quindi se mi gira domani stesso potrei mettere un altro capitolo.

😘

The Last » Min YoongiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora