IV

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«Sooyunie, anche oggi sei venuta a trovarmi» canticchiò felice Yoongi.

«beh, mi pare ovvio, Yoongi, è il mio lavoro» sospirò Sooyun, sedendosi su una sedia, di fronte a lui.

«sei comunque qui e io sono felice, non sono più solo ora» sorrise il ragazzo, chiudendo gli occhi. Sooyun lo guardò.


«Da quanto tempo sei solo?» chiese Sooyun.


«Da quando la vecchia infermiera se n'è andata, più o meno...» Yoongi alzò gli occhi al cielo «un mese» ammise.

Sooyun rimase in silenzio per un momento.

«se non ti piace star solo» iniziò lei «perchè l'hai uccisa?» concluse, guardandolo fisso negli occhi.


Notò il cambiamento di espressione nel viso di lui, notando i suoi occhi oscurirsi come al solito.


«Era noiosa» disse, girandosi di lato «non faceva che chiamarmi psicopatico, mostro. Come se sono io a voler star qui, come se mi piaccia stare qui, come se sia io a controllare le mie azioni» la voce di lui si fece più lieve e bassa fino alla fine della frase. Per un momento, a Sooyun fece pena, anche se non riuscì a capire il senso della frase.

«Che intendi dire?» chiese lei.

«Niente, lascia perdere. E poi, tu sei molto più carina di lei, quindi ho fatto un affare» Yoongi riprese ad avere quel sorriso sul viso che però non faceva che rabbrividire Sooyun. Nonostante ciò, la ragazza aveva emozioni contrastanti. Da un lato era impaurita da Yoongi, dall'altro era curiosa, interessata a quell'individuo che era il suo paziente. Era come se nascondesse qualcosa. E lei avrebbe dovuto scoprire cosa.

«Sooyunie, che ne dici di levarmi questa camicia di forza? Non riesco a fare niente, limita i miei movimenti» esclamò lui.

«Potresti evitare di chiamarmi Sooyunie? Sarò più piccola di te, ma sono comunque la tua infermiera» disse Sooyun, ignorando la sua richiesta.

«Quanti anni hai?»

«21»

Il ragazzo sorrise solamente.
«Se solo avessi potuto trascorrere i miei 21 anni fuori da questa cella»
E ancora una volta, a Sooyun, Yoongi fece pietá. Era come se lui fosse genuinamente dispiaciuto di ciò che aveva fatto, come se avesse rimorso.

«ce l'hai il ragazzo?» chiese lui.

«no» rispose lei

«meglio così»

«e tu, ce l'hai una ragazza?» fu ora il turno di Sooyun nel fare domande.

«ora no» iniziò lui «prima ce l'avevo. Quando andavo a scuola. Poi è sparita. Forse il mio stalking la stava davvero facendo diventare pazza» ridacchiò e Sooyun tornò seria.

«Ma quindi, questa camicia me la togli, Sooyunie?» ed ecco che ritornava il suo vecchio sorrisino. E quel soprannome che la irritava in un modo assurdo.

«Non posso togliertela Yoongi, lo sai» rispose lei.

«Ma perchè? Farò il bravo!» esclamò ancora lui.

«Yoongi, ho detto che non posso»

«Te la farò pagare per non avermi ascoltato»
Sooyun si girò a guardarlo. Ancora quel sorriso, ancora quello sguardo. Un sorriso malefico accompagnato da uno sguardo fulminante. Quando aveva quell'espressione, Min Yoongi faceva davvero paura.


Sembrava davvero che fosse uno psicopatico.

Eppure Sooyun era scettica. Era come se Min Yoongi avesse due personalitá. Variava da buono e pentito a malefico e approfittatore.

Era come se fosse due persone in un solo corpo.

The Last » Min YoongiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora