17.Ritrovamenti

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Garnet non poteva credere alle sue orecchie: il suo amato figliolo, cosa gli era successo?
Gidan continuava a ripetersi "no, non può essere mio figlio", ma Cloud aveva parlato chiaro: Blue era stato preso sotto il controllo di Caos, Dio della discordia.
Per fortuna Chloe era stata invece presa sotto la custodia di Cosmos, Dea dell'armonia.
Kuja ricordava bene quegli scontri contro Gidan a causa di Caos, che lo aveva preso sotto controllo fino a farlo impazzire, ma con la sua forza di volontà riuscì a liberarsi dalla sua oscurità.
- Non è un buon segno se Caos è tornato all'attacco, vuole qualcosa - disse Kuja - Vuole avere più potere -
- Cazzo... - disse Gidan stringendo i denti - No... non può essere -
Garnet continuava a singhiozzare, disperata per la vita di suo figlio sotto le grinfie di quell'essere spregevole.
- Dobbiamo salvarlo... è nostro figlio - Garnet si rivolse a suo marito Gidan, ma sapeva bene che Caos era un essere troppo potente per essere sconfitto facilmente - Garnet... non possiamo -
- È nostro figlio! -
- Moriremo tutti! -
Calò un profondo silenzio, nessuno aveva intenzione di opporsi a Caos, ma Blue era pur sempre un ragazzino e non era giusto che toccasse proprio a lui.
- Gidan - questa volta fu Kuja ad intervenire - Dobbiamo provarci, Blue non può finire così, è un ragazzino ed è... tuo figlio - esitò sull'ultima frase.
Cloud sapeva quanto era difficile scegliere per Gidan: aveva passato troppe cose insieme, sconfiggere Caos era impossibile per lui, ma di mezzo c'era anche Chloe, il che faceva preoccupare ancora di più tutti quanti.
- Non lascerò morire due ragazzini così - disse Cloud - Chloe è troppo importante per me e Zack, vogliamo solo la sua felicità e sappiamo che quella ha un nome: Blue. Salveremo entrambi e annienteremo Caos una volta per tutte -
Cloud fece accendere la voglia di lottare dentro Gidan, e anche Kuja aveva voglia di dare una lezione a Caos per quello che gli aveva fatto.
Si sarebbero preparati appena Cosmos avrebbe chiamato anche loro.
•••
Newt sentiva che i due ragazzi erano stanchi, ma dovevano resistere e andare avanti, perché lui non si sarebbe fermato un attimo per raggiungere Thomas e Minho, nonostante il suo problema alla caviglia che per anni lo aveva costretto a zoppicare.
- Siamo quasi arrivati - disse Newt voltandosi verso di loro.
- Datemi un chocobo... - disse Prompto a bassa voce, Newt fece per voltarsi ma non diede peso a quella strana parola "chocobo".
Cominciavano ad intravedere i palazzi, Newt allungò il passo fino a cominciare a correre zoppicando, Chloe allarmata lo seguì insieme a Prompto.
- Aspetta Newt! - urlò Chloe raggiungendolo. Si era fermato davanti ad un ragazzino avvolto da un'aura oscura armato di Keyblade: era proprio Blue.
- Blue! - urlò Chloe andandogli incontro.
- Chloe... vai via - Blue si sforzò di parlare, ma era davvero difficile: era Caos che lo comandava in quel momento.
- Chloe, allontanati - Prompto aveva preso la pistola in mano e la stava già puntando contro Blue.
Newt era a bocca aperta - Cosa state facendo?! -
Blue rise, ma non era davvero lui a ridere, Chloe aveva capito.
- Caos... lascia andare Blue - disse Chloe invocando il Keyblade.
- Perché dovrei ascoltare una stupida ragazzina? - parlò Caos, da dentro Blue.
Prompto continuava a puntare la pistola, Chloe però non poteva permettere a nessuno di far del male al suo amico - Mettila giù -
- Se ti ammazza? Che faccio? -
- Ammazzerai anche Blue! Mettila giù! -
Prompto obbedì, e Chloe si fece avanti - Blue, so che puoi sentirmi, devi lottare e liberarti da Caos... tu sei forte lo so -
Blue sembrava reagire, ma Caos era troppo forte per lui, non riusciva a combatterlo.
- Blue... - Chloe allungò una mano verso di lui, ma si scansò.
- Devi lasciarmi andare Chloe, ormai il mio destino è segnato, non potete farci più niente - Blue si girò e cominciò ad allontanarsi, ma questa volta Chloe restò ferma a guardarlo andare avanti e partire verso un nuovo mondo, volando sul Keyblade.
La ragazza tornò verso Newt e Prompto, rassegnata.
Newt era a bocca aperta - Che cosa è appena successo? - domandò sconvolto da quello che aveva appena visto, in tutti quegli anni aveva visto mostri meccanici, labirinti che cambiavano da soli, umani impazzire, ma mai una cosa del genere.
- Quello era il ragazzo che stavamo cercando... ma ormai non possiamo più fare niente - disse Prompto andando da Chloe.
- Devo lasciarlo andare? - disse lei totalmente vuota, come se non avesse più un briciolo di sentimenti.
- Lasciarlo andare? - disse Newt andando verso di lei - È un tuo amico, no? -
Chloe annuì.
- Se è davvero un tuo amico non devi mai lasciarlo andare, se puoi ancora fare qualcosa... beh, vai e prendilo! -
- Newt non capisci... - disse Chloe, ma Newt non la ascoltò - Sai quante volte ho rischiato di perdere degli amici? Non li ho mai lasciati andare. Quando mi sono separato da Thomas non ho smesso un secondo di pensare a lui, in queste settimane ho pensato ad ogni modo per trovarlo, non mi sono arreso -
Chloe sorrise nel sentire le parole di Newt, era un guerriero valoroso è pronto ad affrontare ogni cosa per salvare i suoi amici... come lei, dopotutto.
Newt si stava affezionando a Chloe, anche se la conosceva da nemmeno un giorno, sentiva che qualcosa li legava.
Prompto scorse in lontananza tre sagome che si stavano avvicinando a loro, toccò la spalla di Newt per avvisarlo - C'è qualcuno -
Newt osservò bene le figure e riconobbe la sagoma di Thomas, Minho e Brenda.
I tre cominciarono a correre verso Newt urlando il suo nome fino a raggiungerlo e ad abbracciarlo.
- Newt... abbiamo temuto il peggio - disse Thomas piangendo di felicità.
Newt sorrise - Non ho smesso un attimo di cercarvi, sapevo che vi avrei trovato -
Minho riconobbe Chloe e Prompto, poi guardò Newt e collegò le cose - Ti hanno aiutato? -
Newt annuì - Si, sono due ragazzi eccezionali - sorrise ad entrambi - Grazie di tutto -
Chloe immaginava così una ricongiunzione con Blue, sorridendo e piangendo di gioia.
Sarebbe stata così, sicuramente.

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