Capitolo 3

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'Questo è tutto, ragazzi!! Domani interrogazione a tappeto, studiate!'

Mi trovavo in classe al mio solito posto, ultima fila accanto alla finestra.
Le mie cuffie erano sempre con me a farmi compagnia. Il mio sguardo era concentrato fuori, c'era una pioggia forte, le strade erano allagate! Ma tutto ciò a me piaceva da morire! Mi metteva tranquillità! Due uccellini si inseguivano per trovare riparo tra i grandi tronchi di un albero!!
*Come mi piacerebbe abbracciarti mamma* *Da quando non ci sei, ho un vuoto dentro, ho bisogno di riparo anche io come quei due uccellini, tra le tue braccia però!!*

'Ehi!! Adiamo a fare ricreazione?' Disse Samyra. Avevo gli occhi lucidi ma non riuscii a nasconderlo 'Che hai??'

'Nulla, è tutto ok!' 'A volte mi faccio sopraffare dai miei pensieri!'

Lei annuì, non disse nulla. Mi prese per mano e mi portò fuori dalla classe.
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Finalmente la campanella suonò, così io e la mia amica ci incamminammo per andare a casa.
-
'Dove sei andata ieri?' Disse mio padre appena varcai la porta di casa
*col pensiero sta* *Ma non è andato a lavoro? * *Perchè non mi lascia in pace?*

'Avevo da fare? Smetti di essere così possessivo? Ho 17 anni, non posso rimanere in casa a vita!!!'

'No, ma almeno avvisarmi di ciò che fai! Sono tuo padre ed ho il diritto e il dovere di saperlo!'

'Lasciami in pace, ok? So badare a me stessa!' Risposi andando in camera mia.
Dopo pranzo uscii sul retro, agganciai Aron e decisi di andare a fare una passeggiata. Il tempo era nuvoloso ma non portava pioggia, fortunatamente.
Mi fermai in un chiosco che aveva i tavolini fuori, e aspettai che qualcuno si avvicinasse per chiedere l'ordinazione.
Il cellulare vibrò, un messaggio da
'Samyra❤️' che diceva 'caffè?' così le dissi di raggiungermi.

'Ehi tesoro!' Eccola che arrivò in tutto il suo spendore, indossava un semplice jeans con delle converse rosse e un giobottino di pelle.
Ci soffermammo a parlare del più e del meno come facevamo sempre da 11 anni ormai. Conoscevo Samyra da quando avevamo entrambe 6 anni. Andavamo alle elementari insieme e la nostra amicizia è sempre stata molto forte!!

'Sai, devo dirti una cosa' disse guardandomi negli occhi.

'Dimmi'

'Jason mi ha chiesto il tuo numero'

'Perché? Tu cosa hai fatto?'

'L'ho dato! Scusami, scusami ma mi piacerebbe che tu lo conoscessi è una brava persona'

'Samyra!!!! Sei impazzita! Non riesco più ad aprirmi come una volta!!'

'Smettila! Jason non ha nulla a che vedere con Kevin!'

Kevin è stato il mio grande amore! Io gli volevo un gran bene, ma lui aveva nei miei confronti solo un amore malato, che lo costrinse ad essere rinchiuso in carcere!

'Ho paura!!'

'Non devi averne. Soraya, non avrei mai dato il tuo numero ad una persona qualsiasi!'

Annuii e mi lasciai convincere che forse dovevo andare oltre.
Tornai a casa e andai in camera mia. Papà era ancora a lavoro.
Aprii il libro di geografia e cercai di studiare qualcosa per domani!
Il cellulare vibrò ancora, lo presi e lessi il messaggio da un numero sconosciuto.

-ciao bellissima. Sono Jason.
                                                          -ciao.
-Stasera c'è una festa
al chioschetto ti va di
venire con me?
                                                -certo! A che
                                                    ora?
-Passo a prenderti
alle 20.00!
A dopo!
                                             -Ciao a dopo!!

Accettai l'invito di Jason e diedi uno sguardo all'orologio, 18.53. *Cazzo*.
Mi alzai di corsa e aprii l'armadio!!
*Cosa mi metto, cosa mi metto*
Afferrai un vestitino rosso-bordeaux molto attillato a manica lunga con collo alto, presi le parigine nere e ci avvicinai de mie scarpe nere vertiginose. *Bene*.
Mi recai in bagno e dopo una doccia veloce mi asciugai i capelli e li stirai.
Al viso applicai dell'ombretto nero, rossetto rosso, eye-liner e mascara.  *Posso farcela*.
Mi vestii in fretta e mi guardai allo specchio, a dire la verità stavo molto bene. Arrivarono le 20.00 e uscii di casa aspettando Jason.
Eccolo che arrivò lui con la sua bellissima Mito rossa, parcheggiò difronte a me e abbassò il finestrino.

'Sei bellissima!' Disse facendo un occhiolino

'Grazie'.

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