7 capitolo

178 8 0
                                    

'Non ho il casco' risposi. In realtà avevo una paura da matti, le gambe tramavano in un modo assurdo e il cuore iniziò a battermi all'impazzata!

'Ne ho uno in più! affermò lui 'ecco a te principessa '

Afferrai il casco e lo tenevo ben serrato tra le mani, abbassai in viso e iniziai a fissarlo
*se papà viene a saperlo mi strangola*

'Hai paura?'continuò con aria di sfida

'Io? Io non ho paura!!'.

Alla fine salii sulla moto e mi abbracciai Jason...no, in realtà stritolai Jason!
Mise in moto e dopo un paio di accelerate a vuoto partimmo. Non ci potevo ancora credere, mi ritrovavo abbracciata al ragazzo più Figo del posto sulla sua potente moto. Pian piano accelerava sempre più, mi sentivo l'adrenalina viaggiare nelle vene ma nello stesso tempo avevo paura, ma quel pomeriggio andò così, mi ritrovai a fidarmi totalmente di lui.
Qualche ora dopo tornai a casa mia e appena aprii la porta quella donna era ancora lì, in cucina.
Mi guardò e restò muta inarcando un angolo delle labbra per un sorriso, un sorriso finto. Alzai un sopracciglio e incrociai le braccia, quella donna non mi piaceva affatto.

'Buongiorno, Soraya! Tuo padre non è ancora tornato ma ho deciso di preparare comunque qualcosa da mangiare '

'Io non ho fame, come fai ad essere qui se mio padre non c'è?'

'Ho le chiavi di casa anche io '

'Cosa? Mio padre ha dato le chiavi di casa a te? '

'Certamente '

'Perché lo fa? Non doveva dartele, tu non dovresti stare neanche qui!'

'Senti signorina, io e tuo padre ci vogliamo tanto bene! Stiamo progettando un bel matrimonio e ad impedire le nozze non sarai di certo tu, Soraya!!'

Dopo quella frase il sangue si gelò, si formò un grosso nodo in gola e sentivo una voglia irrefrenabile di prendere a pugni quella finta bionda.
Corsi in camera mia e mi buttai sul letto.. *come può mio padre sposare un'altra donna senza dirmi nulla*
Mi giravo e rigiravo nel letto ma non riuscivo a venirne a capo.
~~~
Passarono un po' di mesi e finalmente arrivò Giugno. L'aria era calda e la voglia di vivere era immensa.
Il mio rapporto con Jason andava a gonfie vele, mi ci ero affezionata davvero tanto in realtà non saprei descrivere neanche che cosa eravamo.
Ma ovviamente come in tutte le persone di questo mondo, la vita non è sempre rose e fiori, perché?
Mancava un mese al matrimonio di papà e quella Allison, il nostro rapporto non era buono anzi non lo definirei neanche rapporto, fosse stato per me non mi sarei presentata nemmeno al loro grande giorno, ma per l'amore di papà giurai di esserci stata.

'La detesto!! Non la sopporto. È solo una stronza!!' dissi con braccia incrociate, quel pomeriggio decisi di fare visita a Samyra.

'Dai, su!! Non fare la stupida, tuo padre ha bisogno di una persona che lo ami e che lo accudisca'

'Tu non capisci! Ci detestiamo '

mi venne in contro e mi abbracciò 'tuo padre ti amerà sempre allo stesso modo, non preoccuparti ' mi sussurrò all' orecchio. Intanto una lacrima scendeva sul mio viso, la mamma mancava troppo.

Decidemmo di uscire un po' e andare al parco, Samyra pensava che un po' d'aria pulita mi avrebbe distolto dai miei pensieri.
Il cielo era azzurro e tenni la testa alta tutto il tempo ad osservare la delicatezza delle nuvole bianche. *Sono così perfette nelle loro forme* camminando non mi accorsi che Samyra si era fermata a comprare dello zucchero filato e nello stesso tempo non mi accorsi nemmeno che qualcuno stava camminando nella mia direzione e finii per sbatterci contro.
*ma vedi un po' che imbranata che sono*

Mi alzai subito da terra e mi pulii il brecciolino da dosso poi alzai lo sguardo per chiedere scusa e i miei occhi si spalancarono *non ci credo. È finita*.

'Ehi, ehi, ehi chi abbiamo qui! Come va Soraya?'

E tu? Hai paura?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora