Capitolo 33

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** NOVE ANNI DOPO**
Mi chiamo Greta, ho 16 anni e sono di Taranto, Puglia.
La mia vita è sempre stata l'invidia della maggior parte delle adolescenti della mia scuola, una "vita facile" la chiamano. Beh in effetti è davvero così, grandi macchine, villa da urlo, ragazzi e abiti da sogno. I miei genitori, nonostante siano giovani sono molto intraprendenti. Papà ha un concessionario di auto e mia madre lavora insieme a lui, il loro amore è una cosa indescrivibile anche se svariati anni fa papà abbandonò tutte e tre ... per lavoro dicono.!
Ho nominato il numero tre perché insieme a mia madre c'è la seconda persona più importante della mia vita, mia sorella Gaia. No, non è la mia sorella minore.. neanche quella maggiore in realtà. Siamo gemelle, mmh.. vediamo un po'.. ah si! Immaginate camminare con uno specchio e che ogni volta che vi girate vedete il vostro riflesso!
Ecco, è così che siamo, due perfette gocce d'acqua.!
Quando mancava papà lei e mia madre mi davano tutto quello di cui avevo bisogno, un legame che solo mamma e figlie riescono a capire .
Io e mia sorella siamo inseparabili, lo siamo state già da bambine.
Lei in confronto a me, ha i capelli leggermente più scuri e ha occhi verdi, io ho capelli biondi e occhi azzurri.
Siamo magre di costituzione e alte fortunatamente, dico fortunatamente perché la nostra migliore amica è...  un nano da giardino a confronto.

Estate. È arrivata la stagione finalmente, ero pronta per andare a mare con mia sorella che ancora dormiva. Alzai gli occhi all'orologio ed era ancora presto ma il caldo si faceva già sentire. Andai in sala da pranzo e Lauren era già pronta a servirmi la colazione.

Quasi dimenticavo.. abitiamo a casa dei miei nonni, la casa è davvero grande da permettere una facile convivenza con tutti. È una villa da sogno con tanto di piscina sul retro.

'Buongiorno Greta, i tuoi genitori sono andati a lavoro. Ti piacerebbe un cappuccino con crafen?'

'Andrà benissimo Lauren, grazie.'

La cameriera della casa era davvero speciale, adoravo stare con lei. In fondo ci ha cresciute da quando avevamo sette anni ed è stata sempre al nostro fianco.

Una voce da dietro le spalle mi fece sobbalzare dalla sedia
'Che facciamo oggi?' Mi girai di scatto e mi vidi allo specchio... no scherzo era mia sorella appena sveglia.

'Avrei il desiderio di andare a mare!'

'Andiamoci allora!'

'Non fai colazione?' domandai tirando un morso alla brioche

'Devo dimagrire!'

'Sei impazzita? Gaia.. pesi a malapena cinquanta chili..'

'Dici che sto bene così?'

'Guardami, cosa vedi?'

'La perfezione'

'Tu sei la mia metà esatta Gaia, sei uguale a me.. sei bella così'

Mia sorella aveva la mania di dover dimagrire, il suo sogno nel cassetto era quello di poter diventare una modella di fama mondiale. Ci sarebbe riuscita bella com'era, ma detestavo l'idea di doverla vedere ancora più magra.
Finii la mia crafen e andai in camera nostra per poter indossare il mio costume e quando aprii la porta notai il perfetto ordine del lato di stanza di mia sorella. Era una perfezionista e per questo la detestavo anche perché io e l'ordine eravamo in continuo conflitto.
Due rette parallele oso dire.
'Non puoi lasciare così la stanza!' Disse quando mi vide

'Dai Gaia, andiamo. La aggiusto non appena torniamo!'

'Si, certo! Va avanti da un mese questa storia' le feci una smorfia e andai in bagno. Aprii il rubinetto e infilai le mani sotto l'acqua fresca *che bello* mi sciacquai il viso e mi guardai allo specchio. *Ma che bella che sei Greta!* *Le pongo i miei complimenti leggiadra donzella*

'Ti vuoi muovere!! O devi impiegarci secoli?' urlò mia sorella dalla porta

'Arrivo!'.
Indossai il mio costume più bello e infilai il pareo.
'Andiamo'.
**

Il mare, il sole.. relax!
Tolsi le ciabatte da spiaggia e infilai i piedi nella sabbia poi via anche il vestitino e rimasi in costume. Per quella mattina avevo deciso di indossare il costume con mutandine a brasiliana con brillantini olografici verdi e il sopra con le coppe disegnate esattamente come quelle della Sirenetta Ariel, mia sorella, invece, aveva optato per indossarne uno rosso-bordeaux con mutandine a brasiliana e sopra una fascia senza coppe.
Il caldo era diventato davvero insopportabile 'ti prego Gaia, andiamo in acqua, non ne posso più'

'Inizia ad andare tu, ti raggiungo tra cinque minuti' rispose continuando a spalmarsi la crema sulle braccia.
Mi girai e iniziai ad entrare in acqua che era davvero fredda ma con il caldo in contrasto creava una sensazione di piacere. Eccola Gaia che iniziò a venire nella mia direzione, con i capelli lunghi che sotto al sole diventarono dorati e quegli occhi verdi da paura che facevano invidia a tutti. Mia sorella era molto vanitosa, mostrava il carattere viziato degno della sua ricca vita, ma era nonostante questo desiderata da tanti.
In lontananza c'era un gruppo di ragazzi che la stavano guardando con piacere, si, era in effetti uno spettacolo da guardare, ma a me non faceva molto piacere... era mia sorella..!
Dopo un po' di tempo uscimmo dall'acqua e ci andammo a stendere sulle asciugamani firmate  Gucci.

Stavamo beate a prendere il sole quando ad un certo punto ci arrivò a dosso una grande quantità di sabbia
'No, che schifo' urlai mettendomi in posizione seduta

'Scusa è colpa mia, non volevo sporcarvi'
disse un ragazzo avvicinandosi a noi, lo guardai negli occhi e arrossii

'Potresti fare più attenzione? Mi ritrovo la sabbia anche in bocca'  rispose mia sorella con lo sguardo arrabbiato

'Gaia non l'ha fatto a posta, tranquilla !'

'Scusate. Piacere io sono Antonio, se volete potete aggregarvi a noi per una partita di pallavolo'

'Veramente dovremmo andare a casa' risposi io alzandomi da terra

'Va bene, vi auguro buona giornata'

'Grazie!!'
**

Tornammo a casa e dopo una bella doccia rinfrescante andammo ad accomodarci al tavolo per il pranzo con i nostri genitori e con i nonni.
Papà era seduto accanto alla mamma e il nonno difronte alla nonna al capo tavolo, io avevo preso il posto di zia Laura che tre anni fa aveva deciso di partire in viaggio di nozze con Alessandro, Gaia era accanto a me.

'Come è andata la giornata oggi ragazze?' disse mia madre versandomi nel piatto un po' di riso con verdure

'Abbastanza bene, siamo andate a mare!'
rispose Gaia

'Ragazze, io e vostra madre abbiamo preso una decisione' regnò il silenzio tombale.

Cosa avevano deciso?!

E tu? Hai paura?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora