Chapter Five

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-Dove?- chiese Beth.

Quel ragazzo riusciva a metterla in soggezione anche solo con un sorriso.

-Lo scoprirai.-

-Dimmelo.-

Luke si limitò a ridere.

-Devi obbedire, non fare domande.-

La bruna sbuffò. Era già stufa di quella situazione.

-E quanto durerà questo giochetto?- domandó alzando gli occhi al cielo.

Il biondo sembró pensarci su.

Quella ragazza lo divertiva da matti, lo eccitava, sentiva il bisogno di stringerla forte a sè e baciarla fino allo sfinimento.

-Finchè non mi saró stancato di te. E credo che non mi stancheró mai.-

-Maniaco.- sbottò la bruna.

Luke le strinse ancora di più la mano. Non rispose finchè arrivarano in un posto più appartato, privo di urla e schiamazzi. Vide la preoccupazione sul volto di Beth e sul suo volto comparve un ghigno vittorioso.
Le cinse con un braccio la vita, e con la mano sinistra le prese il viso.

-Mettiamo in chiaro le cose: obbedisci e basta. Non fare la difficile, perché io so tutto su te e ci metterò poco a rovinarti la vita. Stai tranquilla, neanche io ti amo, e non lo farò mai. Ti uso e basta. E tu obbedisci altrimenti il tuo amico ne pagherà le conseguenze, Beth. Capito?- il biondo la guardava negli occhi. Erano diventati grigio scuro.
La mora era totalmente ammaliata da lui. Non riusciva a opporsi. Odiava quella sensazione.

-Capito- sussurrò.

Luke le riprese la mano e continuò a camminnare.
Beth sembrava così diversa dalle altre. L'aveva subito notato anche lui. Non l'aveva pregato per un suo bacio, non aveva osato sfiorarlo. Stringeva solo la sua mano. Era così innocente, ma entrambi sapevano che non lo era affatto.

___

-Alex sei un pessimo lottatore, sai?!- affermò Beth grattandosi la nuca.

-Ed io gli dò un sinistro e poi un destro. Lo stendo a terra.- disse l'amico imitando i lottatori di wrestling.
La mora rise. Lei sapeva difendersi, eccome.

''Mira agli occhi, alla gola e alle ginocchia.''

Glielo aveva insegnato suo padre. Desiderava che la sua piccola adolescente, sapesse difendersi da eventuali aggressori. Era fatto così. E la figlia voleva un compagno come il papà: che le desse sicurezza.
Alex continuava a prendere a pugni un immaginario avversario, Beth rideva.
L'amico arricciò il naso, la bruna adorava quando lo faceva.
Però, non provava più lo stesso sentimento, il suo cuore non batteva più così forte, non perdeva battiti quando la guardava negli occhi. Luke la stava già cambiando e non in meglio.

___

-Non credi di star esagerando Lukey?- chiese Ashton, intento a versare del thè nella sua tazza.

-Non chiamarmi così, non lo sopporto.-

-Non cambiare discorso. Sai almeno quanti anni ha?-

-No Ash.- il biondo si sedette su uno sgabello davanti al suo amico. Aveva una strana espressione sul volto, preoccupazione? Paura?

-Sai dove abita? Se va a scuola? Se...-non continuò la frase, Luke sbuffò e si mise le mani fra i capelli.

-É un interrogatorio, Ash? Non ho questo tipo di informazioni su lei ,ma cercherò di conoscerla più a fondo. Mi attrae particolarmente.-

-Immagina se riesci a farla innamorare!- esclamò l'amico, portando la tazza fumante davanti la bocca.

Gli occhi di Luke si illuminarono.

-Quanto scommettiamo che si innamorerà di me?- domandò con tono di sfida.

Ashton rise.

-Amico, è una delle cose più divertenti che tu abbia mai detto in dodici anni.- disse il ragazzo riprendendo fiato.

-Non sto scherzando. Io ci riuscirò, eccome, se ci riuscirò.-s'impose Luke alzandosi e salendo le scale.

-E se finirai per innamorarti anche tu?- urlò Ashton per farsi sentire.

-Lucas Robert Hemmings non si innamora.-

lego house. // hemmings. IN REVISIONE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora