Chapter Six

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Luke era seduto sulla panchina verde davanti la scuola, aspettava che Beth uscisse.
La immaginava scendere le scale, ridendo con i suoi compagni, indossando i jeans neri e stretti e quel giubotto largo che si ostinava a mettere.
Sorrise a quel pensiero.
Quella ragazza riusciva a renderlo felice? No. Non poteva.
Allora perché ogni volta che pensava a lei il cuore perdeva qualche battito?

-Ciao.- era davanti a lui, agitava la mano. Non se ne era accorto della sua presenza, era troppo assorto nei suoi pensieri.

Si alzò dalla panchina e intrecciò le loro mani.

-Oggi sei ancora più bella.- le sussurrò all'orecchio.

La mora si irrigidì.

Molte ragazze indicavano il biondo ridacchiando fra loro. Una di loro lo salutò e Luke ricambiò facendo un cenno con il capo.

-Andiamo via.- disse Beth stringendogli il braccio. Non le piaceva la gente. Non le piaceva la scuola. Non le piaceva la gente della scuola.

Il biondo annuì, indicandole la moto.

___

-Ash. Siamo a casa.- urló Luke entrando nell'abitazione dell'amico, tenendo la mano di Beth.
Era tutto nuovo per lei e così eccitante per lui.

-Sei Beth?- le domandò un ragazzo alto, aveva i capelli biondi e gli occhi verdi.

-Sì- rispose. In quel momento non sapeva neanche lei chi fosse veramente.

-Ho sentito parlare di te.- disse Ashton sorridendole.

Luke gli diede una gomitata nel fianco,che l'amico si massaggiò soffocando un urlo per il dolore.

La mora rise, era così buffo.

Il biondo si sedette sul divano, facendo prendere posto a Beth sulle sue ginocchia.

-Per oggi è tutto pronto?- chiese.

-Sì Lulu.-

-Non chiamarmi così, cazzo!- sbottò.

-Come devo chiamarti allora?-

-Con il mio nome.- sbuffò.

-Va bene allora! Lucas Robert Hemmings è tutto pronto.- disse Ashton, per poi scoppiare a ridere, insieme alla mora.

Luke la guardó sorridendole. Sembrava così felice, ma non lo era veramente. Aveva preso quella situazione così bene, non sapeva che quel ragazzo stava scommettendo sul suo cuore.

___

-Posso venire anch'io?-la pregó Alex, dall'altra parte della cornetta del telefono.

-Non lo so. Credo ci sarà tutta la scuola.-

-Dai Beth! Così vi controllo.- l'amico giustificó la sua presenza, la mora scoppiò a ridere.

-Alex, non ci sarà nulla da controllare. Comunque se vuoi proprio venire, vieni.- si arrese la bruna.

Sentì gli urletti di gioia del migliore amico e continuò a ridere.

___

Luke tolse il casco a Beth e le strinse la mano. Si avviarono sulla lunga strada, che portava ad una casa rumorosa, piena di adolescenti ubriachi e sudati. La musica si sentiva dal vialetto di ghiaia. Appena entrarono la puzza di alcol invase il corpo della mora.

-Vedi Beth, questa è una festa.-

lego house. // hemmings. IN REVISIONE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora