Chapter Ten

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-Avevi detto che saremo rimasti sempre amici Beth,l'avevi promesso.- singhiozzó Alex,asciugando una lacrima con il dorso della mano.

-Credi sia facile per me,che non ho nessuno oltre te?-

L'amico alzó gli occhi al cielo. Le sarebbe mancata,davvero tanto.

-Lascialo,ti prego. Non ti rendi conto che ti sta uccidendo?- disse scuotendo le spalle della ragazza.

-Non posso.- sibiló abbassando lo sguardo a terra.

-Perchè?- chiese alzandole il viso.

Beth non rispose,lo abbracció più forte che poteva,era l'ultima volta,e i ricordi erano troppi per potersi cancellare in poco tempo.

-Mi mancherai.- gli sussurró ad un orecchio,sentendo gli occhi pizzicare.

___

Luke attraversó la strada,venendo in contro alla mora,che appena lo vide cambió direzione.

-Dove vai?- le chiese appoggiandole una mano sulla spalla.

-Lontano da te.- sbottò,togliendo quel contatto.

-Beth,ricordati che ... - non finì la frase,perchè la ragazza lo colpì dritto nello stomaco.

Il biondo cadde a terra.

Beth si premette una mano sulla bocca. Gli porse una mano che lui subitó afferró.

Cominció a camminnare e a strattonnarla per strada.

Entrarono a casa,Luke sbattè la porta alle loro spalle,e fece aderire la schiena della bruna contro la parete.

-Ed io che pensavo che tu fossi diversa. Che eri la migliore. Invece no. Sei come tutte le altre puttane che mi sono scopato fino ad adesso. Una sporca stronza.-urló il biondo stringendole i polsi.

-Scusami.- sussurró fra un singhiozzo e l'altro abbracciandolo. Ma lui la scansó con disgusto e scosse la testa.

-Sei solo una povera ragazzina a cui è morto il padre ed ha la madre depressa.- soffió sulle sue labbra.

-Cosa hai detto?- gridó Beth. Aveva sgranato gli occhi,le sue mani calme erano diventati due pugni.

In quel momento Ashton entró nel soggiorno sbadigliando.

-Ragazzi che succede? Stavo dormendo.- disse passandosi una mano sugli occhi gonfi.

-Giuro che ti uccido.- urló la mora spingendo Luke sul pavimento.

Il ragazzo dagli occhi verdi intervenne,prendendo la vita della ragazza e portandola via dall'amico.

-Puoi continuare questo fottuto gioco con qualcun'altro.- strilló,prima di andarsene da quella casa con le lacrime agli occhi.

Quel vuoto che aveva dentro,si stava trasformando quasi in amore,ma quel giorno,quel ragazzo,distrussero tutto.

___

-Anderson devi scendere in segreteria.- la avvisó il professoro di Fisica riportandola alla realtà.

La mora si alzó e scese velocemente le scale,che portavano al piano terra.

-Elizabeth Anderson?- chiese un uomo dai capelli brizzolati e dal viso galbro.

La ragazza annuì.

-Per lei.-

Le porse un mazzo di rose rosse. Beth sorrise. Lesse il bigliettino che era attaccato al gambo di un fiore.

''Perdonami. Ti aspetto. Ciao. Luke.''

-Grazie. Grazie mille.- disse rivolgendo un largo sorriso al bidello.

A quel gesto ci pensó tutto il giorno.

All'uscita della scuola,lui era lì,piú bello di sempre.

Gli corse in contro e lo strinse forte.

-Grazie.- mormoró la ragazza appoggiando il mento sulla sua spalla.

-Mi rendi migliore,Beth. É grazie a te.-

Ehii,spero sia sempre bello. É un po' corto lo so,non ci ho lavorato tanto,ed a mio parere non è bellissimo. Grazie a tutte,vi voglio bene. ♡ ♡ ♡

lego house. // hemmings. IN REVISIONE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora