Il piccolo Luke continua a urlare e a scalciare senza sosta.
-Devi stare zitto!- sbraitó il padre,fermandogli con un gesto rude e sbrigativo le gambe.
Il bambino si ammutolì.
L'uomo si alzó dal letto e afferró i due bagagli che erano sopra la scrivania di legno.
La mamma entró nella stanza del figlio,al quale sorrise dolcemente.
-Lucas,noi dobbiamo andare. Torneremo presto. Nel frattempo George si prenderá cura di te.- gli disse accarezzandogli amorevolente la nuca.
Luke fece una smorfia. Odiava George.
-Va bene mamma.- disse annuendo. Non poteva ribellarsi.
Gli diede l'ultimo bacio sulla fronte e scomparì dietro la porta.
Sentì dei passi avvicinarsi alla sua cameretta.
Abbassó la testa,avvilito.
-Ciao.- lo salutó il ragazzo alto e possente davanti a lui,sfoggiando un sorriso di compassione.
Il bambino non rispose.
-Non mi saluti?- chiese,stritolandogli l'orecchio sinistro.
Il bimbo urló,cercando di togliere quella grande mano dalla sua tempia,ma non ci riuscì.
Il ragazzo prese a schiaffeggiarlo ed a imprecare.
Dopo avergli tirato un calcio nello stomaco si chinó su di lui e gli sussurró all'orecchio :
-Ti sto insegnando a come farsi portare rispetto. Quando sarai grande abbastanza,capirai,e forse mi ringrazierai.-
___
Beth prese posto vicino al ragazzo rosso,che annunciava l'inizio del combattimento.
Alzó leggermente la testa e vide Luke e il suo avversario.
Il biondo aveva quel solito ghigno vittorioso sul viso.
Era piú basso,dell'altro lottatore,di qualche centimetro,ma sembrava maledettamente invincibile.
Era in quel momento,quando si scambiava il primo sguardo con l'altro competitore,che si ricordava di George.
Se l'avesse incontrato,lo avrebbe sicuramente ringraziato.
Si sentì un fischio e Luke aveva giá deviato il primo pugno.
In poco tempo il volto dell'altro era pieno di sague e faceva fatica a respirare.
Il rosso decretó il biondo il vincitore.
Sentirono un boato,che sovrastó le urla di gioia e del malcontento. La polizia.
Il ragazzo afferró il braccio di Beth e l'aiutó a uscire dalla finestra del seminterrato,dove si tenevano le sue scommesse e lotte.
Luke cominció a correre,senza una meta precisa,il più lontano possibile.
-Io mi chiedo ancora come fai a batterli tutti.- sospiró la mora passandosi una mano fra i capelli,sedendosi su una panchina.
Il biondo sorrise e riprese fiato.
-Non è solo fortuna,insomma,dovrai avere qualche mossa infallibile che li stordisce.- esclamó ancora.
Il ragazzo rise di gusto.
-Io mi chiedo ancora come tu riesca sempre a farmi sorridere.-
La ragazza appoggió la testa sulla sua spalla.
Sembrava tutto cosí perfetto,se non per quel sangue che aveva sporcate le loro magliette e mani.
Ma a loro non importava.
Il rosso è anche il colore dell'amore,dopotutto.
___
Ashton camminava nervosamente avanti e indietro per il corridoio.
Sentì sbattere la porta e balzó dallo spavento.
-Lucas?-
-Sono io,sì.-
Il biondo salì le scale e s'imbattè nell'amico.
-Ti senti meglio?- gli chiese posando una mano sulla sua spalla.
Il ragazzo annuì.
-Sai stavo pensando a Beth.-
Luke gli lanció uno sguardo scontroso.
-Perchè?- domandó.
-Le ragazze ce le siamo sempre divise,in fondo.- incalzó.
-Lei no.- rispose.
-Quando lo ammmetterai di esserti innamorato?- sbottó alzando le braccia al cielo.
-Sì,la amo. Con tutto me stesso. E lo faró,per sempre.-
Spero vi sia piaciuto ragazze. Scusate se sono corti e noiosi,ma ho un po' di problemi ultimamente.
Ciao, alla prossima. ♡ ♡ ♡
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lego house. // hemmings. IN REVISIONE
Fanfiction-Sono fuori di testa Beth. Lo sono sul serio. Io sono stufo di tutto, sono stanco. Mi dimentico di ogni cosa: libri, chiavi di casa, portafogli. Ma te no. Io non ti dimentico. Non ti dimenticheró. Anche quando saró lontano da te. Anche quando il can...