Mi precipito al locale, pensando a cosa accidenti debba dirmi Michael. Una volta entrata lo cerco e lo trovo al bancone del bar intento a bere un Martini, lo stesso che prende sempre Jennifer. Mi siedo accanto a lui e ordino la solita birra, e il barista mi sorride riconoscendomi.
<< Sono qui, dimmi>> dico a Michael che mi guarda sorridendo.
<< Non ho niente da dirti, volevo soltanto che venissi qui con me. Mi sento solo>> dice serio, per poi bere il suo alcolico.
<< È Crystal?>> gli chiedo. Lui fa una smorfia.
<< Abbiamo litigato>> afferma, guardandomi mentre prendo il bicchiere di birra e ne bevo un sorso.
<< Ma certo, ora si spiega tutto. Va bene>> dico guardandolo negli occhi. Non voglio chiedergli perché hanno litigato, a dire il vero non mi importa, e lui sembra capirlo perché non aggiunge altro.
<< Ho lavorato un po' al caso quando sei andata a casa, ma non ho scoperto niente di interessante. Non si fanno trovare>> dice Mike parlando del caso delle modelle. Annuisco, ignorando il motivo per cui una persona debba uccidere una modella. Non lo capisco.
<< Domani devo ispezionare i reperti degli altri omicidi>> dico sbuffando e Mike sorride, annuendo.
<< Io quelli dell'omicidio di oggi. Ma non abbiamo trovato niente. Sembra che la ragazza conoscesse il suo assassino, almeno questo è quello che pensa Jen>> dice poi Michael ed io annuisco ascoltandolo.
Per tutto il tempo non facciamo altro che parlare di lavoro, poi lui mi ferma, indicando una ragazza seduta sul divanetto. È la stessa di ieri.
<< Ti sta guardando ancora. Vuoi dirmi che cosa è successo?>> mi chiede quando alzo le spalle, facendogli capire che di lei non mi importa niente.
<< Niente, siamo andate a ballare, poi lei mi ha baciata ma io non ci sono stata, tutto qui>> dico senza voltarmi e Michael mi guarda come se fossi impazzita. Per un attimo mi viene in mente l'uomo che ho appena visto morire ma scaccio quel pensiero.
<< Una ragazza ti bacia e tu la cacci?>> dice serio.
<< Primo non la conosco neppure e secondo non mi piace, che ho fatto di male?>> dico facendolo ridere di cuore.
<< Va bene, come vuoi tu>> dice serio, alzando le spalle.
Bene, il discorso è chiuso.
***
Usciamo dal locale a mezzanotte. Saluto Michael e vado alla mia auto, stanca morta. Sto per imboccare la strada che mi condurrà al parcheggio, quando un ragazzo con il cappuccio mi viene addosso correndo.
<< Ehi, stai attento>> dico rischiando di cadere, ma lui non mi degna di uno sguardo, continuando a correre. Lo osservo, cercando di capire dove sta andando ma lascio perdere, decidendo di tornare sui miei passi.
Non ho voglia di correre dietro ad un ragazzino per farmi chiedere scusa.
Sono esausta.
11 settembre 2017
Dovevo aggiornare mercoledì ma mi sono resa conto che il capitolo è troppo corto così ho deciso di postare oggi :) Non è successo molto ma ditemi che cosa ne pensate ;) a mercoledì :*
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The serial killer
Fiksi Penggemar> sento dire. Quando alzo lo sguardo vedo una ragazza magra ed alta puntarmi contro una pistola. La prima cosa che penso è che è una bellissima ragazza, la seconda è che me ne sono dimenticata una. Dannazione.