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Continuo a pensare a quello che ho fatto e al fatto che l'ho tenuto nascosto a Jason.

Sono senza parole, non ce ne sono.

Ho fallito, perché Camila sa della mia esistenza e chi sono. Quando arrivo alle macchinette mi prendo un secondo caffè e vedo Jack bere il suo seduto su una delle sedie di plastica. Gli sorrido e bevo il mio caffè, quando lui si alza e mi dà la brutta notizia.

<< Hanno trovato un altro ragazzo molto per overdose>> dice serio.

<< È andato Michael con Jennifer. Appena tornano potrai ispezionare le prove, anche se è evidente che sia morto di overdose>> dice serio.

Sono senza parole, non riesco a credere che il signor Cabello stia spacciando ancora dopo la morte dei suoi figli. Poi penso che forse a farlo è anche Camila.

La paura che la ragazza possa dire qualcosa di me mi immobilizza. Jack si accorge che sono un po' strana perché appoggia una mano sulla mia spalla. Ma io scuoto la testa dicendogli che va tutto bene e che aspetterò i due ragazzi.

Lui annuisce poi torno al suo caffè e alla sua scrivania.

Io vado nel mio studio per inviare un'e-mail a Jason.

" Hanno trovato un altro ragazzo morto di overdose. Penso che Camila e Alejandro stiano spacciando ancora" scrivo, iniziando poi a lavorare sui casi della morte delle modelle.

Poco dopo Mike entra nel mio studio e mi porge le fotografie che ha scattato e la busta contenente la siringa che ha trovato sul corpo del ragazzo.

Devo ispezionarla, ma non trovo niente, soltanto il sangue del ragazzo.

Quando il mio collega esce dallo studio controllo il computer ma non trovo alcuna e-mail. Forse Jason è al lavoro.

Lavoro per tanto tempo al caso delle modelle poi a quello dei ragazzi morti per overdose, e Piper decide di aprire il caso di cui si occuperà Jennifer. Non sono preoccupata, perché mancano soltanto due persone da uccidere, e poi forse non ci sarà più nessuno a morire di overdose.

Penso a Camila ed il mio cuore batte per un attimo forte, ma penso sia dovuto alla paura che lei parli di me con qualcuno.

Non c'è altra spiegazione.

Quando esco dalla centrale non trovo ancora nessuna e-mail, e questo mi fa preoccupare, così invio un sms a Jason mentre sono in auto, a motore spento.

Lui ovviamente non mi risponde, aumentando la mia preoccupazione. Vista l'ora decido di tornare a casa, ma quando parcheggio l'auto al suo posto riconosco immediatamente quella di Jason.

È parcheggiata poco distante dalla mia, ma la riconosco subito.

Scendo dall'auto, guardandomi intorno, aspettandomi di trovarlo alle mie spalle.

Ma lo trovo davanti la porta di casa mia, con le braccia incrociate.

Mi guarda a lungo, poi sorride, facendomi preoccupare.

Quel sorriso non promette niente di buono.

<< Che ci fai qui?>> gli chiedo.

<< Ho delle belle notizie per te. Possiamo entrare in casa?>> chiede ed io annuisco, superandolo ed inserendo le chiavi nella serratura della porta, per poi abbassare la maniglia ed entrare.

Jason mi segue, in silenzio.

Gli faccio cenno di sedersi sulla sedia della cucina ma lui resta in piedi facendomi preoccupare.

<< Che succede?>> gli chiedo guardandolo negli occhi.

Lui sorride, poi incrocia le braccia davanti al petto, di nuovo.

<< Ho ucciso io Alejandro Cabello>> dice serio.

Spalancò gli occhi e la bocca nello stesso momento.

<< Stai scherzando?>> gli chiedo.

Lui scuote la testa, facendomi capire che non sta scherzando.

<< Non ci posso credere>> dico sedendomi sulla sedia della cucina.

<< Credici. Ora i suoi resti sono nell'oceano >> dice ridendo.

Lo guardo e per la prima volta da quando lo conosco ho paura di lui.

<< Resta soltanto una cosa da fare>> dice senza smettere di sorridere.

<< Che cosa?>> e deglutisco, a disagio.

<< Uccidere Camila. E a farlo sarai tu>> dice.

Poi viene verso di me e mi allunga un foglio con sopra scritto un indirizzo.

<< Ho scoperto dove abita Camila. Devi andare a casa sua, rapirla e portarla al solito posto. Ti ho già preparato ogni cosa>> dice serio.

Lo guardo negli occhi, poi penso all'ultima volta che ho visto la ragazza. L'ho lasciata andare e  questa volta devo ucciderla, altrimenti lui lo farà con me.

Se non porto a termine la missione probabilmente Jason mi ucciderà.

Oppure ucciderà lei al mio posto.

Prendo il foglietto con su scritto l'indirizzo di casa di Camila e guardo Jason che mi sta scrutando con lo sguardo.

<< Va bene>> dico seria.

***

Sono ferma davanti a casa sua. Ci metto un po' per scassinare la porta, poi entro in casa e mi guardo intorno cercando la camera da letto.

Quando la trovo vedo Camila dormire profondamente nel suo letto. Estraggo la siringa piena di sedativo della borsa, poi mi avvicino al suo letto e mi metto in ginocchio accanto alla sua testa.

In quel momento la ragazza apre gli occhi e mi vede, poi prende la pistola che tiene sul comodino e me la punta contro.

Ovviamente non riesce a vedermi bene, così con un gesto deciso le inietto il sedativo nel collo.

Lei chiude gli occhi e crolla sul letto.

Ora è tutta mia.

13 novembre 2017

The serial killer Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora