Siamo nella mia auto. Camila è seduta nel sedile del passeggero e sta piangendo. Io non posso fare altro che restare in silenzio. Che cosa diamine dirò a Jason? Che cosa mi inventerò? Lei mi ha detto che non ha mai spacciato ma come faccio a fidarmi di lei?
Sento la sua mano sulla mia gamba e quando mi volto la vedo concentrata a guardarmi negli occhi.
Il castano che si unisce al verde.
<< Mi dispiace>> mi sento di dirle.
Lei non dice una parola, si limita ad annuire.
<< So che non è vero che ti dispiace ma non fa nulla>> dice seria.
<< No, è vero. Mi dispiace che tu stia male ma non per tuo padre>> dico seria. A quel punto penso che mi voglia strangolare ma resta in silenzio.
<< Portami a casa>> dice poi seria, ed io annuisco, mettendo in moto l'auto e sgommando per allontanarmi dal casolare.
Quando arriviamo davanti a casa sua Camila si sporge verso di me per darmi un bacio ed io non resisto, baciandola con desiderio. Lei ricambia, poi si stacca da me, senza lasciare la mia mano.
<< Dimmi quando vuoi fare delle ricerche sul tipo delle modelle>> dice seria, guardandomi negli occhi.
Poi mi lascia il suo numero che memorizzo nel telefono.
La faccio scendere lentamente dalla macchina, sentendomi male al pensiero di lasciarla andare. Ma devo, non ho altra scelta.
Aspetto che entri in casa per poi prendere il telefono e chiamare Jason.
<< Allora?>> chiede subito lui senza salutare.
<< Ho fatto tutto Jason, anche con la barca>> mento guardando la porta chiusa della casa di Camila, quella stessa porta che ho scassinato poco fa.
<< Veramente? Sei riuscita a guidarla?>> mi dice profondamente colpito, parlando della barca.
<< Sì, veramente. Ci sono riuscita>> dico, una bugia.
<< Molto bene. Allora adesso manca soltanto Louis. Farò altre ricerche>> dice serio per poi attaccare.
Non sa che le farò anche io, per conto mio.
Quando torno a casa mi permetto di pensare a quello che è successo con Camila. Non la conosco bene, ma ho fatto sesso con lei, per un motivo a me sconosciuto. Non riesco a capire cosa mi è preso quando ho tagliato il cellophane e sono salita su di lei. Forse non volevo davvero ucciderla, perché l'ho lasciata andare due volte. Forse mi sono innamorata di lei.
Sto per stendermi a letto quando decido di prendere il telefono e scriverle un sms.
"Che cosa mi sta succedendo? Perché ti ho lasciato andare e ho fatto sesso con te?" invio. Lei mi risponde poco dopo.
"Forse ti stia innamorando di me"
Non le rispondo, non subito almeno. Ho voglia di fare delle ricerche su Louis Carrol, così chiamerò Piper per farmi dare un giorno di permesso. Punto la sveglia alle sei, e provo a dormire, anche se non riesco a fare a meno di pensare a Camila.
Quando mi sveglio la prima cosa che faccio è chiamare Piper alla centrale, dicendole che non mi sento molto bene. Lei accetta di darmi il permesso ed io chiamo Camila.
<< Porta il tuo computer a casa mia>> dice seria, senza accennare nulla agli sms di ieri.
<< Va bene>> rispondo, alzandomi dal letto ed iniziando a prepararmi. Non ricevo alcun sms ne e-mail da parte di Jason, e capisco che sta facendo delle ricerche. Decido di portare con me il computer che uso per lavoro, perché sarà più facile fare delle ricerche su Louis.
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The serial killer
Fanfic> sento dire. Quando alzo lo sguardo vedo una ragazza magra ed alta puntarmi contro una pistola. La prima cosa che penso è che è una bellissima ragazza, la seconda è che me ne sono dimenticata una. Dannazione.