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Mi sveglio imprecando contro la sveglia.

Sono trascorsi dieci giorni dalla morte dei fratelli Cabello e non ci sono state altri omicidi di modelle. Louis è fermo, chissà dove. Mi alzo dal letto, andando al bagno per fare una doccia, poi mi vesto in camera con una sigaretta tra le labbra, fumando in silenzio, ascoltando Marilyn Manson. Sorrido nel pensare alle ultime morti, e al fatto che ci manchi soltanto il padre, Alejandro Cabello. Mi sento forte, sicura di me e per la prima volta dopo tanto tempo, bella, mentre mi specchio e mi trucco per andare a lavoro. I miei capelli neri sono lunghi sulle spalle, e lentamente mi metto un po' di rossetto sulle labbra, sfumando poi l'ombretto. Mi metto il tesserino al collo, poi esco di casa e fumo la mia seconda sigaretta della giornata, controllando di non aver mail sul telefonino, ma Jason non mi ha scritto.

Arrivo alla centrale in orario, mancano ancora le auto di Mike e Jack. Quando entro nella stanza saluto Jennifer ed entro nel mio studio per iniziare a lavorare, quando arriva Piper che mi chiama all'ordine.

<< Dov'è Clifford?>> chiede guardandosi intorno.

Sto per rispondere che non ne ho idea quando il ragazzo entra nel mio studio e si scusa per il ritardo.

<< Bene, ora che ci siete tutti devo dirvi che hanno trovato un ragazzo morto in un vicolo. Non so se sia collegato con le modelle ma dobbiamo andare>> dice Piper seria. Annuisco e Mike fa lo stesso, poi prendiamo gli strumenti ed usciamo dallo studio per seguire Piper.

Jack guida l'auto che ci porterà alla strada che conduce al vicolo e quando arriviamo vediamo alcune persone ferme accanto alla strada. Dei poliziotti le stanno interrogando, così Jack scende dall'auto e guida me e Mike al luogo dove si trova il ragazzo.

Lo troviamo seduto sull'asfalto, la schiena appoggiata al muro. Michael si avvicina al corpo dove aver indossato i guanti ed io scatto delle foto al cadavere, controllando che non ci siano macchie di sangue, ma il muro è pulito.

<< Guarda qui>> dice Michael.

Smetto di fotografare per guardarlo, e lui mi mostra una siringa sporca di sangue. Prendo una busta trasparente e imbusto la siringa, mentre Mike dice << penso che sia morto di overdose>>

<< Lo penso anche io>>

Alejandro Cabello sta spacciando ancora.

***

In centrale confrontiamo tutto quello che abbiamo trovato ma non c'è alcun dubbio, lo conferma anche l'autopsia. Quel ragazzo è morto di overdose. Il signor Cabello sta spacciando ancora droga, e Jason non mi ha ancora inviato alcuna informazione su di lui.

Piper entra nello studio e ci dice che vuole fare un riunione. Al termine di essa non sa se aprire il caso e fare delle indagini, ma se ne occuperà Jennifer. Io torno al mio lavoro, fingendo di cercare informazioni sugli omicidi delle modelle ma ovviamente non trovo nulla.

Mike è sempre più frustato, non sa più che cosa fare. Louis Carrol non si fa trovare. Soltanto io sono a conoscenza della sua presenza, e non posso dire una parola. Non posso aiutare il mio collega e mi sento in colpa.

Mentre Michael è in pausa mando una mail a Jason.

"Hai trovato qualcosa? Stamattina abbiamo trovato un ragazzo morto per overdose"

Non ricevo alcuna risposta così torno al mio lavoro, mentre Mike ispeziona le poche prove che abbiamo sulle modelle. Non posso farci niente.

Al termine del mio lavoro saluto i miei colleghi ed esco dalla centrale, controllando più volte di avere con me le sigarette. Me ne accendo una camminando in direzione della macchina, poi controllo il telefono e trovo una mail di Jason.

"Non ho trovato niente, ma se vieni da me facciamo qualche ricerca"

Annuisco, scrivendo che va bene, poi salgo in auto e metto in moto, uscendo dal parcheggio e dirigendomi a casa di Jason. Quando arrivo lui mi apre con un sorriso triste, che non arriva ai suoi occhi. Mi siedo alla scrivania e controllo lo schermo del suo computer, trovando una schermata aperta su una mappa della città. È inserito l'indirizzo di Alejandro.

<< Penso che quel ragazzo ci abbia mentito. Sono andato a quell'indirizzo finito il lavoro ma non ho trovato niente>> dice serio, digitando poi il nome del signor Cabello e mostrandomelo. Lo vedo per la prima volta, e gli chiedo di stamparmi la foto per memorizzare meglio il suo volto.

<< Ho scoperto le zone dove spacciavano maggiormente. Il vicolo era vicino alla strada che conduce al locale?>> mi chiede ed io annuisco, inserendo la zona nel motore di ricerca e visualizzando il vicolo.

<< Domani andrò al locale. Se trovo il signor Cabello lo rapisco e poi lo ammazzo>> dico seria, incrociando le braccia davanti al petto.

Jason annuisce senza guardarmi, digitando ancora una volta l'indirizzo che ci ha dato Eduardo nel motore di ricerca. Lo vedo controllare ogni via con cura, ma del signor Cabello sembra non esserci traccia.

Eduardo ci ha mentito.

15 ottobre 2017

The serial killer Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora