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Eravamo sbarcati su un isola, io e papà eravamo andati con alcuni suoi uomini di fiducia da un tizio che doveva dargli delle informazioni.

Avevo avuto ultimamente feci problemi con i miei poteri, le mie ali non erano più bianche ma nere.
Papà:aka, sei sicura che va tutto bene?
Io:si, tranquillo papà...e che mi manca un po'ace..
Piuttosto, come si chiama il tipo che devi vedere?
Yasop:aveva detto di chiamarsi jack.
Io mi fermai inquieta, spero​ e avo non fosse il jack che mi immaginavo.
Io:jack chi...per caso non è un vampiro..
Papà:che ti prende?!
Puoi star tranquilla, e un vecchio amico. Siamo arrivati tanto.

Alle spalle sento una presenza sgradevole.
Jack:ancora tu mocciosa? Non riuscirai a farmi fuori...ricordi quel che ti ho fatto?
Mi girò con uno scatto con i canini di fuori, riesco ad afferrarlo e con forza lo blocco contro una parete rocciosa.
Io:bastardo! Questa volta non mi scapperai, pagherai per quello che mi hai fatto!
Jack:non ci riuscirai tanto! Come.mai sei con lui?
Amico levami questa mocciosa di dosso.
Papà:questa mocciosa e mia figlia, jack che gli hai fatto?
Jack:non lo so è impazzita!
Io:ora non ti vanti più?
Di aver ucciso e stuprato mia madre e avermi trasformata!
O giurati che ti avrei ucciso e lo farò !
Lui tenta di liberarsi e riesce a colpirmi allo stomaco e finisco a terra dolorante.
Papà aveva attivato l'ambizione, dopo quello che avevo detto era furioso.
Jack:in realtà ti ho attirati qui per togliere di mezzo lei, non dovevo trasformarla, potevo ucciderla quando potevo.
Papà:credevo fossi un amico, non sfuorare mia figlia lurido
Mi alzai ma lui mi colpì ancora, questa volta con un ramo di un albero, non sfiora il cuore di poco, fu così veloce che non feci in tempo a levarmi ero troppo debole.
Mi lamentavo e tentai di togliermi quel ramo, ero debole.
Papà:aka!

Jack riuscì a scappare e io rimasi li a tentar di far chiudere la ferita,  il dolore era immenso, papà mi si affiancò chiedendo perdono
Papà:pedonami, non dovevo fidarmi, hai bisogno di cure.
Io:no...ci metterà un po ma la ferita si sta richiudendo, il bello.di essere vampiro.
Non devi scusarti...
Non hai colpe..
Papa:aka come può non essere  colpa mia, ti ho portato io qui...
Io mi siedo anche se dolorante ma sopporto il.dolore e lo abbraccio.
Io:tranquillo, sto bene.
Dico stringendo i denti.
Papà: la pagherà, se lo vedo sarò io stesso a toglierlo di mezzo.
Io:no, e pericoloso papà, lascialo a me.
Papà: magari dovresti tornare da Ace.
Io:son passati mesi ormai...mi avrà dimenticata...
Papà:io non credo, una come te non si dimentica facilmente. Poi saprai subito se ti vuole ancora o no, basta che guarderai nella sua mente.
Io:hai ragione...
E che volevi star un po con te, sai ti voglio bene e dopo tutti questi anni finalmente avevo la possibilità di averti con me.
Papà:sarò sempre con te, prendo questo, chiamami quando hai bisogno, o quando vuoi parlarmi un po', sarò sempre con te anche se in posti separati.
Ora vai a cercarlo, io me la cavo.

Mi da un beby lumacofono e io lo metto in tasca, lo abbraccio e gli do un.bacio sulla guancia.
Io:ti voglio bene papà, ci rivedremo.

Aprp le mie ali e volo fino alla nave, cera la mia scialuppa ancora in buono stato e parto, seguo la vivrecard, mi porta su un isola.
Attraccata al molo vedo la sua nave e d'un tratto mi faccio agitata.
Guardo la vivrecard, puntava alla nave così la misi via e presi le mie cose dalla scialuppa era di fronte alla sua nave, proprio come la prima volta.
Scendo da li e cammino per il molo.
"O ace...si ricorderà di me?
E passato tanto tempo ma io lo amo ancora."
Lui scende dalla nave e con la super velocità gli corro in contro e lo abbraccio facendolo cadere.
Io:ace, amore mio!
Ace:aka...sei tornata!

Akai kyūketsuki  (il vampiro rosso)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora