Mi ha baciata.
Mi ha baciata.
Ethan mi ha baciata.
Questo pensiero diventò un chiodo fisso che non mi abbandonò nemmeno per un attimo trasformando quel che era il compito d'inglese in una impresa eroica. Qualsiasi fosse la domanda, la prima risposta che prepotentemente deteneva il suo spazio nella mia testa era sempre la stessa: "Ethan mi ha baciata".
Nell'ultima ora di lezione non smisi mai di morsicare la mia penna e di scarabocchiare distratta il mio quaderno degli appunti, sfuggendo miracolosamente dall'attenzione del professore e dalla sua noiosa spiegazione sulla genetica dei batteri.
Ethan mi ha baciata.
Ed io? Forse non ho risposto al movimento dolce delle sue labbra? Ho cercato mai di fermarlo? Nemmeno per idea.
Capii nuovamente e con maggiore lucidità che avrei continuato ancora e ancora ad approfondire quel momento, come se non desiderassi altro che perdermi in lui.
I battiti del cuore ricominciarono ad accelerare senza sosta. Sospirai e poggiai il mento sulla mano aperta.
Scrissi in basso al foglio nell'unico spazio bianco rimasto: "Se tutto il resto scomparisse e restasse solo lui, continuerei ad esistere. Emily Brontë".
Professore ha visto quanto sono brava?
Rilessi più e più volte la citazione che grazie alla grafia ordinata e pulita spiccava dal resto.
...solo lui, continuerei ad esistere.
Era vero? In un attimo mi ero dimenticata di Nathan e del nostro riavvicinamento?
E' bastato così poco?
Poco, mi ha baciata.
Ci siamo baciati.Cogliendomi di sorpresa una mano cominciò a sventolare davanti al mio viso. «Ele allora? Non vuoi tornare a casa?».
Sgranai gli occhi e prestai nuovamente attenzione a ciò che mi circondava. Ritrovai Luke seduto sul mio banco con una espressione piuttosto divertita stampata sul volto. Biologia era l'unica lezione che avevamo in comune.
E meno male...
«S-sì, stavo solo pensando», frettolosamente cercai di sistemare tutto nello zaino e mi alzai, inciampando sul mio stesso piede.
Il mio amico scoppiò a ridere offrendomi una mano per recuperare quel pizzico di equilibrio in più di cui necessitavo per avere una certa dignità nella vita. «Come fai ad essere così goffa?».
Alzai gli occhi al cielo e sbuffai.
Mi prese sotto braccio e uscimmo insieme dall'aula. «A cosa hai pensato durante tutta la lezione?», mi domandò curioso.
Avvampai. «Ai batteri, perché?».
Attraversando i corridoi mi resi conto che eravamo rimasti solo noi due nella scuola. Invano mi voltai un paio di volte alla ricerca di Ethan.
Ma da quanto tempo è suonata la campanella?
Scosse la testa ridendo. «Ed i batteri ti fanno arrossire, illuminare gli occhi e assumere una espressione imbambolata?».
Lo colpii sulla spalla. «Sei proprio stupido».
«E tu una pessima bugiarda», mi fece l'occhiolino e rise ancora di gusto.
Abbassai lo sguardo imbarazzata, cercando qualche scappatoia credibile per evitare l'ennesima figuraccia.
«Ehi ehi ehi, stai tranquilla Ele! Non era mia intenzione metterti a disagio. Non voglio sapere nulla, mi divertivo soltanto a prenderti in giro», esclamò pizzicandomi il braccio per tranquillizzarmi.
Accennai un sorriso di ringraziamento. Sfilò il braccio dal mio e fece due passi in avanti verso l'uscita.
«Ciao ragazzina innamorata!». Alzò il braccio per salutarmi.
Gli feci una linguaccia. «Ciao Lukina adorata».
Joe si era ormai arreso alla mia vena sportiva, non mi aspettava più in auto per ritornare a casa, a parte quando il tempo non era dei migliori. In quei giorni notai che c'era qualcosa in lui che mi sfuggiva e stonava dalla normalità, a volte sembrava addirittura che volesse intenzionalmente evitarmi.
Che forse aveva saputo del legame rinato tra me e Nathan?
Passai come d'abitudine per il parco, solitamente silenzioso e deserto durante l'orario del pranzo. Era un momento che sapeva rilassarmi e che riusciva a staccarmi da tutte le situazioni rumorose del mio quotidiano. Iniziai in poco tempo ad adorarlo e a renderlo unicamente mio.
Mi fermai al chiosco accanto al laghetto per comprarmi una bottiglietta d'acqua quando la mia attenzione fu catturata da una signora seduta sulla panchina dove solitamente mi piaceva rilassarmi.
Piangeva rumorosamente toccandosi di continuo il lato sinistro del collo come se volesse accarezzarsi. Che si stesse consolando?Notai presto che era una donna bellissima, ma il suo viso trasmetteva un senso di angoscia devastante, in netto contrasto con l'armonia dei suoi lineamenti dolci. Provai una compassione inspiegabile per quella estranea.
«Viene spesso qui, ma verso sera», mi sorprese il barista porgendomi lo scontrino della bottiglia.
Lo guardai distratta. «Ah... Sempre sola?», chiesi.
Annuì. «Sì e sempre in lacrime, finché non viene il figlio a recuperarla».
«Capisco, la ringrazio e buona giornata», sorrisi.
«A lei».
E se andassi dalla donna? Forse ha solo bisogno di parlare, di sfogarsi, ma come? No, non posso. Non la conosco, potrebbe essere malata o addirittura pazza, anche se a me sembra solo così triste.
Combattuta decisi di fermarmi una manciata di minuti su una panchina poco distante dalla sua. Non capivo il motivo che mi spingeva a rimanere lì, ma non volevo lasciarla sola.
Delle cose più strane che ho fatto, questa sicuramente si merita il podio.
Misi le cuffiette e cercai di passare inosservata ascoltando la musica e sorseggiando l'acqua. Il mio stomaco brontolava, del resto era l'ora di pranzo e la fame si faceva sentire.
Un altro paio di minuti e me ne vado...
Improvvisamente un ragazzo alto si avvicinò alla donna, le accarezzò la testa e cercò di alzarla tenendola per le braccia.
Questo sarà il figlio.
Sembrava giovane, probabilmente aveva la mia stessa età e non potei fare a meno di commuovermi alla vista di quella scena così intima. Quando si voltò venni percossa da un brivido e smisi di respirare, abbassai frettolosamente il capo e cercai di coprirmi il volto con i capelli.
Ti prego fa che non mi abbia vista.
Dio Nathan, quante cose non conosco di te?
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Quando passa l'Inverno
RomanceElena Cross è una ragazza di diciassette anni del tutto ordinaria, sopravvissuta alla fine nauseante del suo primo amore. Studia nella stessa scuola del suo iperprotettivo fratello Joe, del suo ex Nathan e del suo migliore amico Ethan. Ricominciand...