• Capitolo 1 •

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~ CHE DIFFERENZA C'È

Mi lancio dalla trave ad una velocità assurda, ma atterro silenzioso, leggero e veloce.

Mi rimetto in piedi con una specie di sorriso.

Ho inviato la lettera, ma mi è tornata indietro.
Era bagnata, probabilmente perché si è fracicata con la pioggia.

Alec mi ha chiamato, oggi, come ieri, come tutti i giorni precedenti.
Mi ha chiesto come sto e cosa facevo.
Ho mentito dicendo che andava tutto bene, che sto benissimo.
Invece mi sento uno schifo.

Clary era tutto ciò che avevo, la mia unica ragione di vita.
E mi ha rifiutato.

Afferro i pugnali e mi metto a lanciarli, contro un manichino.
Mi sto annoiando, non so che fare.

Evelyn, la direttrice di questo Istituto, mi ha vietato di andare a caccia, oggi. Dice che ho un desiderio suicida.
Non so se è vero.

A quanto pare, qui all'istituto di Londra, siamo io, Evelyn, sua nipote di cinque o sei anni, e sua figlia di diciotto, che torna qui oggi pomeriggio.
Praticamente ora, ragiono guardando l'orologio.

Sospiro, afferrando una spada per poi lasciarla e salire di nuovo sulla trave.
Mi piace buttarmi da certe altezze, perché mentre cado mi sembra di essere libero, e dimentico tutto il dolore che ho, per un istante.

Guardo a terra, il pavimento sembra lontanissimo. Un sorriso freddo si affaccia sulle mie labbra, mentre mi getto.

Atterro come un gatto, rialzandomi subito in piedi e guardando la trave altissima sopra di me.

-Wow! Impressionante...tu devi essere Jace Herondale.-
Dice ad un tratto una voce sconosciuta.

Mi volto di scatto.
Di fronte mi ritrovo una ragazza graziosa, con molte curve, capelli biondi e occhi azzurri. Mi sta sorridendo con sguardo malizioso.

Fanno tutte così, ormai.
Ora che ho lasciato Clary, e che la notizia si è sparsa a velocità luce, ci provano.
E devo ammettere che alcune me le sono fatto.
La mia vita è tornata come quella di prima, solo che ora so che differenza c'è tra l'essere felici, e l'essere persi.

-Chi desidera saperlo?- replico, con un sorriso accattivante.
La ragazza si fa sfuggire un risolino, avvicinandomisi.
-Sono Ayla Highsmith, la figlia di Evelyn.- mi risponde.

La guardo farsi sempre più vicina, finché non si ferma a pochi millimetri da me e mi fa un sorriso provocante.

- Sì, sono Jace Herondale.- rispondo, sebbene lei già lo sappia.
-Wow! E dov'è la tua ragazza? Quella bassa, la figlia di Valentine. Clarissa?- chiede innocentemente.
Sono sicuro che lei sappia anche questo.

Il solo nome di Clary, il solo nominare ciò che ci è successo, mi fa provare dolore e rabbia in egual misura, e ad un tratto, la voglia di dimenticarla si fa strada dentro me.
Devo cancellarla dalla mia vita, devo eliminarla dai miei pensieri, devo avere una distrazione.
Distrazione che Ayla sembra più che disposta a concedere.

-Ci siamo lasciati.- dico, a bassa voce, avvicinandomi ancora di più, con un sorriso falso.
Lei batte le ciglia, fintamente incredula.
-Oh, ma come?! Quindi ora sei single?-
Annuisco.
Lei mi mette una mano sul petto.
Non sento niente.
Solo sfiorare Clary mi mandava in tilt il cervello, e il cuore cominciava a battere all'impazzata. Ora non sento niente.
E ciò me la fa ricordare ancora di più.

-Oh...senza offesa, ma ho sempre pensato fosse troppo poco per uno come te...meriti di meglio, Jace.- dice, alzando il viso, abbassando le palpebre e aderendomi completamente.

Il suo fisico è differente da quello di Clary.
Noi eravamo complementari, fatti l'uno per l'altro.
Mi sembra di avere il suo odore addosso.

Quindi vuoi?
Voglio cosa?
Sposarmi... sposami,Clary.
Jace...mi dispiace...i-io...no.

Chino la testa, e le labbra di Ayla si scontrano con le mie.
Ci baciamo e basta, con foga, mentre nel mio cuore c'è il vuoto.
Lei mi salta in braccio, e io aggancio le mani sotto il suo sedere, pasticciandole la faccia.

Non mi accorgo che la porta viene aperta.
Il desiderio di dimenticare Clary ha eclissato tutto, eppure ora la rivedo, davanti ai miei occhi, il ché non fa che accrescere il mio dolore.

-Jace Herondale! Ma non ti vergogni, hai lasciato Clary da quanto...una settimana? E già scopi le altre.- sento gridare.

Ayla si separa da me e fulmina la ragazza appena entrata.
Quando vedo chi è, mi prende un colpo.

Emma Carstairs non mi ha mai parlato così, prima.

La Shadowhunter ha i ricci biondi legati in una coda, la spada di Wayland il fabbro, Cortana, assicurata sulla schiena, e fissa Ayla con gli occhi marroni infuocati.

-Scusa, e tu chi saresti?- domanda Ayla.
In non riesco a dire niente.
Ho Clary nel cuore e nel cervello.
-Sono Emma Carstairs. Sono venuta per parlare con Jace.- dice.
Poi,cerca il mio sguardo.

-Si tratta di Clary. È scomparsa.-

SPAZIO AUTRICE

Shalveee, ciccini.
Spero che fin'ora vi stia piacendo la storia.
Votate e commentate.

Con affetto
~ vostra pazza sclerotica.

-B.B.

~ La Risposta ~ {Clace} ||CompletataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora