• Capitolo 23 •

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Devo sfortunatamente (dipende dai punti di vista) dirvi che la storia sta, ebbene sì, giungendo al termine.
Questo capitolo sarà abbastanza corto.
- Buona lettura !


~ B.B.

~ "TE LO CHIEDO LO STESSO: VUOI SPOSARMI?"

POV JACE

-Clary...Clary...ti prego, ti prego svegliati.- mormoro, stringendo le sue dita fredde tra le mie.

Non dà nessun cenno di vita.
Tessa dice che il battito cardiaco è eccessivamente lento. Ha calcolato i giorni che le restano. Ma ormai sono ore.
Minuti.

Cinque minuti e poi finirà tutto.
Tic tac.

-Clary, ti prego svegliati. Non puoi morire, ti prego. Ti prego non lasciarmi.- singhiozzo.
-I-io ho bisogno di te. Sei la mia luce, la mia ancora, sei tutto per me. N-non lasciarmi...-

Mi asciugo le lacrime con la mano libera. Faccio un respiro profondo.

-Mi dispiace, mi dispiace tanto. Non avrei mai dovuto lasciarti. Tu hai sempre e solo cercato di proteggermi, io ho fallito miseramente. Sono un completo fallimento, Clary, e tu sei sempre stata l'unica cosa nella quale non ho fallito: amarti era la cosa che mi riusciva meglio.-

Quattro minuti.

-Ti amo, Clary. Lo farò per sempre. Non lasciarmi, ti supplico. Svegliati.-

Sembro un idiota, qui a piangere come un bambino e a supplicare qualcuno che non può sentirmi di non morire.

Sono sogni infantili, sogni che non saranno mai realtà.
Eppure m'illudo ancora che possano avverarsi.

-Clary...- sussurro, perché il suo nome è come un mantra che mi calma, mi tranquillizza.

Tre minuti.

La sento scivolarmi via fra le dita, come fosse acqua o sabbia, se ne sta andando e non ho modo di fermarla.

È libera.

Non ho il diritto di oppormi al Paradiso, ma in questo momento vorrei incontrare gli angeli che la reclamano solo per dire loro di lasciarla stare, di farle fare le sue scelte da sola, perché farà sempre la scelta giusta.

Due minuti.

-Clary...Clary, so che tu non mi sento, ma ho bisogno di dirtelo. Devo dirtelo perché non l'ho mai fatto come si deve, e ora è troppo tardi per avere una risposta.-

Il tempo scorre veloce quando noi vorremmo che scorresse lento.
Lo so, è la scienza a dimostrarlo.
Eppure mi stupisco di inorridisco ugualmente quando dò un'occhiata all'orologio.

Un minuto.

-Clarissa Adele Fairchild. Tu hai completato la mia vita, l'hai resa migliore e bellissima. E anche se ora stai per morire te lo chiedo lo stesso: vuoi sposarmi?-

Rimango qui, immobile, mentre il minuto termina e il battito del cuore di Clary si ferma.
Lo percepisco quando stringo forte la sua mano nella mia e sento il polso immobile.

Resto qui, senza che lei possa rispondermi mai più.

E mentre una parte di me pensa che sia giusto che io non abbia una risposta, perché quando l'ho avuta l'ho disegnata, mentre piango in silenzio e stringo le dita fredde di Clary, mentre la mia famiglia entra in camera piangendo insieme a Tessa e Jem, mentre il dolore sembra minacciarmi, mentre tutto questo sembra la fine, scopro che non è altro che un nuovo inizio.

Perché Clary si tira su di scatto respirando affannosamente, come se avesse combattuto, voltandosi verso di noi. Voltandosi verso di me.
Decisamente viva.

••••••••••••••

POV CLARY
~ Due minuti prima ( -1 alla sua morte)

Gli angeli splendono in tutta la loro gloria, sono di fronte a me e hanno le mani tese nella mia direzione.

Le rifiuto, decisa a restare sulla terra.

Le grida sono cessare quattro minuti fa. Ora devo ascendere al Paradiso, l'ho capito.

Ma non voglio, non posso e non lo farò. Sono una Shadowhunter, combatterò anche gli angeli pur di restare con la mia famiglia.

Sento Jace dire qualcosa, nella vita, ma non distinguo le parole.

Gli angeli mi si avvicinano e mi circondano, io lancio calci e mi divincolo.

Il minuto è passato.

Lo capisco perché improvvisamente mi sento fredda e rigida, senza forze.

-NO!- riesco a gridare.
Sferrò un pugno dritto in faccia al primo angeli che mi capita, che cozza contro un altro e lo fa cadere a terra.

-Clarissa...-
-NO, NON VOGLIO VENIRE CON VOI!!!!-

Non so come, mi ritrovo una disfatta Angelica in mano. Mi guardo attorno alla ricerca di un nome da darle, quando poi uno sorge spontano nel mio cervello.

È sempre stato vietato farlo.
A casa non potevo, ma ora sarei teoricamente morta, e non c'è più nulla a fermarmi.
-RAZIEL!- urlo.

La spada brilla intensamente, facendo ritirare gli angeli.
Non possono prendere una figlia di Nephilim se è protetta da Raziel.

È così che la spada mi brucia le dita e il mio grido si disperde nel nulla, e io mi ritrovo a sobbalzare nel letto dell'Istituto, circondata da tutta la mia famiglia, Tessa,Jem e da Jace con le dita intrecciate alle mie.

Sono viva. Sono tornata indietro dalla morte.
Ora nulla può fermarmi.
Ho combattuto e ho vinto.

E non ho di certo paura. Non più.

SPAZIO AUTRICE

É probabile che troviate vari errori.
Non l'ho ricontrollato perché volevo pubblicarlo il prima possibile.

La storia è quasi finita.

Ma per ora votate e commentate come sempre.

Au revou,
~ vostra pazza sclerotica

- B.B.

~ La Risposta ~ {Clace} ||CompletataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora