•Capitolo 2•

2.3K 119 51
                                    

~ NON MORIRÀ E NON LA LASCERÒ

-E cosa dovrebbe importare a Jace, della figlia di Valentine? Ormai si sono lasciati.- risponde Ayla, prima di me.

Io sono rimasto pietrificato.
Clary.
Scomparsa.
Clary.
Lasciata.

-Ma sta' zitta. Non c'entri niente, vattene.- replica Emma, incavolata.
Io non riesco a spiccicar parola.
-Scusa, ma qui l'intrusa sei tu.- ribatte Ayla.
Emma mi lancia uno sguardo esasperato.

-Ayla, potresti lasciare soli me e Emma, per favore?- domando, decidendomi a parlare.
Devo sapere di Clary.

Ayla mi guarda incredula
-Ma...ok, va bene. Dopo però vieni in camera mia.- accetta, ammiccando. Emma la guarda infuriata, e quando Ayla le passa accanto per uscire, credo sibili "Troia",ma potrei essermi sbagliato.

La porta si chiude dietro le spalle di Ayla, e Emma si lascia sfuggire un sospiro di sollievo.
Porta di nuovo l'attenzione su di me.
Ci fissiamo per un po', spero di non avere l'aria sconvolta.

-Perché sei qui, Emma?- mi decido a domandare.
Lei continua a fissarmi, pensierosa.

Ad un tratto, cerca di nascondere un sorriso che però riesco a vedere. Perché sta sorridendo?

-Sono qui per Clary, te l'ho detto. È scomparsa.-

Il mio cuore salta qualche battito, ma rimango immobile, indifferente. Emma non deve vedere, non deve sapere.

-Dimmi, ma non ti aspettare che vada a cercarla. Informerò il Conclave, ma non farò altro. Hai sentito Ayla: ci siamo lasciati.-
Dichiaro, con voce atona.

Emma riduce gli occhi a fessure, e mi si avvicina, incrocia le braccia al petto evidentemente contrariata.
-Ma siete stati insieme. Vi siete lasciati da una settimana, e se il vostro amore era anche un minimo potente come si credeva, l'andrai a cercare.- replica.

Rimango sbalordito.
Questa non è la Emma che conosco io: quella abituata a una banda mi bambini, quella scappata dalla riunione del Consiglio da dodicenne, e nemmeno quella che ha superato le guardie per venirci a dire che secondo lei Edom esisteva davvero.
Questa Emma è diversa, cresciuta, matura. Questa Emma è quella che combatte come una furia, quella fredda, abile, testarda di cui ho tanto sentito parlare, quella che si sveglia la mattina per allenarsi e non smette fino a sera, una Emma capace di tener testa a chiunque, persino al Console.

-No, non ci andrò.- replico, nonostante tutto.
Lei si lascia sfuggire un verso di frustrazione.

-Raziel, quanto ti detesto! Le avevo promesso di non dirtelo, ma non me ne frega più niente.- dice, e io non capisco.
-Ma di che stai parlando?!- esclamo.
-Di Clary. Sai che io e lei ci dicevamo tutto, no? Bene. Il giorno in cui le hai chiesto di sposarla, siete venuti a Los Angeles, ricordi? Per l'omicidio Malcom. Lei mi ha detto della proposta, poi mi ha detto che ti avrebbe detto di no.-

Raggelo, non pensavo parlasse di questo.
Il ghiaccio scivola, viscido e freddo, dentro le mie vene.
Fatemi uscire!
Non voglio parlarne, non di lei,non di quel giorno.

-Io le ho chiesto il motivo. Pensavo che vi sareste sposati, pensavo che ti amasse. No, non mi interrompere, Jace. Lei ha guardato le stelle, e mi ha spiegato,e non mi è mai sembrato più seria, triste e combattiva di quel momento. In lei vedevo la Clary capace di evocare l'Angelo Raziel, di uccidere Valentine e Sebastian. Mi ha detto che non lo faceva perché non ti amava. Lo faceva per te. Lo ha fatto per te,Jace. Mi ha detto che era da un po' di tempo che faceva incubi in cui moriva. Erano come gli incubi che faceva quando c'era Sebastian e sposandosi con te avrebbe peggiorato tutto.-

Il cuore è ufficialmente immobile.
Penso solo a lei.
Gli occhi mi si riempiono di lacrime ma non piangerò. Devo essere forte per Clary, come lei è stata forte per me.
Lei voleva proteggermi.

-Io le ho detto di risponderti no, che tu non l'avresti lasciata, che doveva stare tranquilla. Ma tu, Herondale, sei stato così stupido da andartene.  Lei ora è in missione, doveva fare rapporti al Conclave, ma è dall'altro ieri che non si hanno notizie di Clary. E se morirà, Jace, lo farà sapendo che l'ultima cosa che tu le hai detto è stata "Tra noi è finita".-

Trasalisco, appoggiandomi pesantemente al muro.
-Raziel...- sussurro, scioccato.
Emma mi guarda impassibile.
-L-lei lo faceva per me...- sussurro, non vedendo nessuno, mi sento vuoto.
Anzi no, sono terrorizzato e mi sento terribilmente in colpa.
-L-lei... Clary...-

Mi sento toccare sulla spalla.
Sollevo lo sguardo e incrocio gli occhi di Emma, compassionevoli, preoccupati.
-Emma...che devo fare?- domando.
Lei sgrana gli occhi, sorpresa.

-Devi andare a prenderla. Devi andare a prenderla, scusarti e non lasciarla più.- dice.
-Io non volevo...-
-Io lo so ,Jace. Vi ho visti insieme: ad Alicante, alla mia cerimonia Parabatai, in battaglia. Vi amate e lo capisco.-

Annuisco, improvvisamente sicuro.
Non permetterò di lasciarla morire, non morirà e non la lascerò.

-Vengo a prenderti,Clary.- mormoro, eppure la mia voce sembra rimbombare e essere capace di raggiungere tutte le persone del mondo.

SPAZIO AUTRICE

Ave, ciccini.
Ho aggiornatoooo 😆
Ma non vi ci abituate. 😅😘😎

A presto, babbani mondanizzati nomag esclusi capitolini...Eccetera.
~ vostra pazza sclerotica.

-B.B.

~ La Risposta ~ {Clace} ||CompletataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora