• Capitolo 5 •

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~ L' AVREBBE LASCIATA

Si ricordava tutto di quel giorno.
La musica, gli invitati, i tulipani.
Doveva essere un bel giorno.

Invece era stato la fine di quelli.

Lui le aveva fatto la proposta.
I suoi incubi le erano tornati alla mente.
Morte, distruzione, fiamme, terrore, rabbia.

No, non poteva legarlo.
Avrebbe reso il tutto troppo difficile da sopportare.

Non sapeva che rispondere. Aveva chiesto aiuto, consigli, aveva espresso le sue paure.
L'avevano rassicurata e lei ci aveva creduto.

Il giorno dopo aveva risposto.
No.
Senza motivi, spiegazioni. Pensava avrebbe capito.

Invece lui se n'era andato, lasciandola.

E le voci le erano giunte alle orecchie.
Voci di notti con varie ragazze, una diversa dall'altra, una più bella dell'altra.

L'avevano ferita.
Lui l'aveva ferita.

Poi era arrivata la salvezza. Una via d'uscita.
La missione.
Aveva accettato. Se n'era andata.

Ma le parole di lui continuavano a impedirle di dormire.
Forse è meglio se...terminiamo di prenderci in giro. Finiamola qui.
E lì era finita.
Lei non aveva avuto il coraggio di ribattere.

Non sapeva come dirgli che lei non lo prendeva in giro, che lo amava veramente e che il suo cuore apparteneva a lui.
Poi aveva capito che era lui che stava prendendo in giro lei.
Lui che non l'amava quanto lei.

Aveva affrontato i demoni, le fate, i pericoli.
Era arrivata vicinissima alla meta.
Ma alla fine era stata presa.
E lui non sarebbe venuto come aveva sempre fatto. L'avrebbe lasciata lì.

Non importa cosa c'era stato fra loro, ora era finita.
Aveva terminato di prenderla in giro.

~

-Allora...oggi facciamo un video per il tuo fidanzatino, ti va?- mi dice il carceriere.

Mi irrigidisco, cercando ancora una volta di liberarmi senza successo.
-Non è più il mio fidanzatino.- mi costringono a dire.

Il carceriere accende la telecamera, con un ghigno sulla faccia.
-Come vuoi, dolcezza. Intanto il video gli viene inviato ugualmente.-

Lo fulmino con lo sguardo
-Non chiamarmi così.- ordino, cercando di mantenere la mia voce ferma.

Il carceriere ride, e l'istinto omicida mi sale a livello 19.

Si piazza nell'inquadratura, coprendomi.
-Ave, Maestro Herondale. Ho una sorpresina per te.- comincia.
Si sposta di lato, lasciandomi esposta all'obbiettivo.

Cerco con tutta me stessa di mostrarmi sicura e determinata.
Non ne ne frega niente dei tagli sul viso, della tenuta strappata, dei capelli disordinati e sporchi, delle occhiaie, dei polsi e delle caviglie scorticati bloccati dalle catene.

Sono forte. Posso farcela.
Non mi hanno distrutto le tue bugie, non lo faranno le torture.

Il carceriere entra di nuovo in campo, brandendo una frusta.
Sorride all'obbiettivo facendola schioccare.
-Oggi ci divertiamo con la tua fidanzata.- afferma, voltandosi verso di me con un ghigno.

~ La Risposta ~ {Clace} ||CompletataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora