• Capitolo 8 •

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Per coloro che shippano
la Sizzy. 💘
~

MI HA DATO TUTTO

POV ISABELLE

-Izzy, non farlo.-
-Non posso. Ho accettato.-
-Perfavore, non posso perdere anche te.-
-Abbi fiducia in me. Ce la farò.-
-Isabelle...-
-No. Ok? Io devo farlo. È per Jace e Clary. Sono in debito con lei, e poi è una delle mie migliori amiche.-
-Lo so, Iz, ma non puoi sacrificarti per lei. Lascialo fare a me.-
-Non se ne parla.-
-Ma...-
-No. Niente "ma". Non voglio sentire una parola. Ce la farò.-
-So che sei forte, però...-

Gli prendo il viso fra le mani, costringendolo a guardarmi negli occhi.

-Ascoltami bene, Simon Lewis Lovelace. Non puoi impedirmi di combattere.-

Simon sospira, sconfitto.
Abbassa lo sguardo, posando la mano sulla mia e incrociando le dita.

-Lo so. Sta' attenta, però.- mi dice.

Gli sorrido, baciandolo delicatamente sulle labbra.
-Io voglio sposarti, e per farlo devo essere viva e Clary deve essere qui. Non perderò.- ripeto quello che ho detto a Jace.

Simon sospira di nuovo, annuendo e un sorriso gli spunta sul viso.
Quando sorride è veramente bello.

Mi separo da lui e vado verso Ayla.
Siamo in un parco, un'area riservata agli Shadowhunters, nessuno può vederci.

Scambio uno sguardo con la mia famiglia.
Jace, Alec, Magnus, i bambini, il mio Simon.
Non posso perdere. Non perderò.

-Paura, Lightwood?!- grida Ayla, stringendo forte la spada.
Io sciolgo la frusta dal mio braccio. Riflette la luce del sole.
-Ti piacerebbe...- cito.

Non puoi essere fidanzata con Simon e non conoscere Harry Potter.
E Draco Malfoy (alias Tom Felton) è un vero figo. Conosco a memoria le sue battute e le repliche.

Magnus fa un passo avanti, e con la voce da Sommo Stregone, tuona
-Pronte, Shadowhunters?-
Io e Ayla ci fissiamo negli occhi e annuisco nello stesso secondo.
La sfida termina quando l'altra viene immobilizzata.
A Magnus sfugge un sospiro.
-Che la sfida abbia inizio.- dichiara.

E la fortuna possa sempre essere a vostro favore... Penso, ricordando i film di Hunger Games, visti con Clary.

Non aspetto che la troia attacchi per prima.
Uso la frusta come un'estensione del braccio e faccio in modo che le artiglierie i piedi, facendola cadere.
Mi fiondo su di lei volendola immobilizzare, ma la bionda riesce a liberarsi e mi ritrovo costretta a schivare il suo colpo orizzontale.
Jace fa un urlo di incoraggiamento.

Ayla fa un sorriso freddo, cominciando ad avvicinarmisi facendo mulinare la spada.
Con un colpo di frusta la costringo in ginocchio. La tiro verso di me tramite la mia arma, mentre lei prova a divincolarsi.

Mi è vicinissima, non pensavo sarebbe stato così semplice.
Ma non avevo calcolato la spada.

Mi ferisce al petto e mi fa perdere la presa sulla frusta, mentre sibilo di dolore.
Alec grida esasperato.

Ayla si rimette in piedi e mi dà un calcio in mezzo al petto, che mi fa perdere la frusta e cadere lontano.

La ferita fa male, e il colpo è stato potente.
Non ce la faccio a rialzarmi.
Mi ha sicuramente rotto qualche costola. E fa male, tanto male.

Stramazzo al suolo, dolorante.
Ora tutto tace.
Nessuno più grida e mi sprona.
Voglio solo sdraiarmi a terra e abbandonarmi.

Non ha senso continuare a vivere.
Clary è stata rapita e viene torturata .
Jace potrebbe morire nel tentativo di cercarla.
Simon è una persona forte, potrà sopportare tutto ciò.

Sì, può farlo.

È a questo che penso mentre Ayla Highsmith mi si avvicina come un avvoltoio si una carcassa.

Non ha più senso continuare a sperare.

POV SIMON

La mia Izzy è a terra.

Respira affannosamente, sanguina.
La frusta giace poco lontano da lei.
Non sembra avere intenzione di alzarsi.
Ayla Highsmith le si avvicina con la spada in mano e un ghigno sul viso.

Tutti tacciono.
Non so se perché non non ci credono più oppure perché gli si sono bloccate le parole in gola, come nel mio caso.

In una frazione di secondo, un battito di ciglia, mi passa davanti tutta la mia vita.

Io e Clary neonati.
Io e Clary bambini.
Io e Clary adolescenti, ragazzi, adulti.
Io e Clary all'Istituto, quando per la prima volta ho incrociato lo sguardo scuro e meraviglioso della ragazza che amo con tutto me stesso.

Isabelle.
La sua forza, il suo coraggio, la sua potenza.
La sua fedeltà, il suo amore, la sua passione.
Isabelle nella mia vita, nel mio cuore, nella mia mente.
Mi è entrata nell'anima e non può lasciarmi. Non voglio lo faccia.
Isabelle.
Così forte, fragile, dolce, fredda. Riservata, timida, insicura. Si fida poco delle persone, lei.
Eppure a quelle di cui si fida dà tutta se stessa. La sua vita, il suo cuore.
Mi ha dato tutto.
E io devo tutto a lei.
La mia gioia, le mie risate, il mio amore.

-ISABELLE, TI AMO.- mi esce, gridando.
Se non ha intenzione di alzarsi e combattere, se non ha intenzione di mostrare ad Ayla chi sia veramente Isabelle Sophie Lightwood, farò in modo che sia costretta a dimostrarlo.

POV ISABELLE

Simon.
La voce di Simon.
Le sue parole.

Costringo i miei occhi ad aprirsi ed incrocio il suo sguardo.
Così dolce e determinato.

-Puoi farcela!- grida ancora.
Mi sfugge un sorriso.
Lui mi fa due pollici in su.

Questo gesto è così semplice, banale... così da Simon.

Lancio un'occhiata ad Ayla che mi è vicinissima.
Sta per calare la spada, ma io ho capito cosa vuole fare Simon, cosa mi ha detto.

Continua a lottare, Isabelle. Ricorda chi sei. Non arrenderti, tu non sei così.

Scatto rapida come non mai, tuffandosi verso la frusta.
La ferro e mi volto, facendola saettare, splendente e letale, verso Ayla.

Non ho intenzione di perdere.

Atterro la bionda, e la tengo immobilizzata. Mi fiondo su di lei con uno sguardo di ghiaccio.
Estraggo dalla tasca un pugnale e glielo punto alla gola, piantandole un ginocchio sul petto e ringhiandole in faccia.

Be', direi che ho vinto.





~ La Risposta ~ {Clace} ||CompletataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora