• Epilogo •

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POV JACE

Cara Clary

No, non va bene.

Clary

Neanche questo. Non so come scriverle.
Sospiro e riprendo il secondo foglio, mordicchiandomi il labbro.

Clary,

Sono io, ma già lo sai.
Questa  volta so perché ti scrivo, so  perché volevo farlo.
Quando me ne sono andato, mi sei mancata. E lo so che è stupido, perché è stata una scelta mia.
Ora so perché mi hai rifiutato.
Non perché io abbia fatto qualcosa, non perché tu abbia smesso di amarmi.
Perché volevi salvarmi.
La notte non riuscivo a dormire, il giorno lo passavo allenandomi o andando a caccia di demoni.
Non suonavo, non leggevo,non mangiavo.
Ti sei presa il mio cuore, e pensavo lo avessi ridotto in frantumi. Invece hai  disintegrato il tuo per proteggere il mio.
Sai, per un periodo ho pensato che Valentine  avesse avuto ragione, sull'amore:"Amare è distruggere, essere amati significa essere distrutti."
Perché era così che mi sentivo, in tutti i sensi:distrutto.
Penso sempre a te.
Lo facevo prima quando soffrivo, e lo faccio ora che stiamo insieme ufficialmente, da un anno.
Penso ai tuoi riccioli rossi, alle tue labbra, ai tuoi occhi verdi che mi fanno morire, alle tue abilità, alle tue dita fra i miei capelli, alle mie fra i tuoi.
Ti amo Clary, e non smetterò più di farlo.
Sei sempre nella mia testa e non voglio che te ne vada.
Mi hai reso una persona migliore, Clary, mi sei entrata nel cuore, sotto la pelle. Sei diventata la mia linfa vitale.
Una sensazione del genere non l'avevo mai provata.
Sei tutto ciò che io potrei mai desiderare, ho perso la testa per te. Non ho intenzione di lasciarti.
La prima volta non è andata come volevo, la tua risposta mi ha ucciso, ma questa volta non c'è niente che ti impedisca di dire di sì.
Né la morte, né la vita.
Dipende solo dai tuoi sentimenti, da ciò che pensi di me, di noi.
Perciò oggi sono qui, a scriverti questa lettera quando dovrei andare in ospedale perché Isabelle sta partorendo, chino sul tavolo, con la penna in mano, a confessarti quanto ti amo.
Clarissa Adele Fairchild, vuoi sposarmi?
Dammi una risposta questa volta, ti prego.
Tuo per sempre,

Jace

••••••••••••••

POV CLARY

I figli di Simon e Isabelle sono adorabili. Due gemellini, maschietti.
Jordan e George.

Jace è arrivato in ospedale in ritardo. Dice che il Taxi ha trovato traffico.

È da un anno che stiamo insieme, e le cose non potrebbero andare meglio.
Sto solo aspettando la sua proposta di matrimonio.
Stavolta direi di sì senza pensarci.

Entro in camera mia, distrutta.
Jace mi raggiungerà fra poco, è andato a mettersi il pigiama.

Mi tolgo i vestiti e infilo una camicia da notte di seta, pronta per andare al letto, quando noto una lettera sul mio cuscino.

La osservo per qualche istante, prima di decidermi a prenderla e leggerla.

Mi salgono le lacrime agli occhi e il cuore mi impazza nel petto.
Proprio in questo momento entra Jace nella stanza.

POV JACE

Entro nella camera di Clary infilando la scatolina più affondo nella tasca dei pantaloni.

Lei è al centro della stanza, le guance bagnate, la mia lettera in mano.

Quando entro alza lo sguardo e incrocia il mio.
Un'improvvisa tensione mi chiude lo stomaco.

-Jace...- mormora lei.

Io mi avvicino, titubante.
-Hai...hai letto la lettera?- chiedo.
Lei annuisce, lasciandosi sfuggire un singhiozzo.
-E...mi sposerai?-
Stavolta Clary non esita.

-Sì. Sì, Jace Herondale, voglio sposarti.- risponde.

Mi esce un sorriso enorme e le prendo la mano per infilarle l'anello argentato degli Herondale al dito, poi la attraggo a me e la bacio.

Alla fine, tutta la nostra storia terminerà, dopo tutto.

È cominciato tutto con una risposta, e con una risposta finirà.

-Ti amo.- sussurro.
-Ti amo.- mormora lei.

FINISH.

~ La Risposta ~ {Clace} ||CompletataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora