Capitolo 4

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*Al Musain*

Enjolras: Dov'è Grantaire? È da un mese che non si fa più vedere.

Combeferre: Se non sbaglio sei stato tu a chiedergli di andarsene.

Enjolras: ...Ferre?

Combeferre: Sì?

Enjolras: ti posso parlare un attimo?

Combeferre: Stiamo già parlando.

Enjolras: In privato.

Combeferre: Ah. Okay.

*Escono*

Combeferre: Cosa dovevi dirmi?

E: Beh... che... in realtà Taire mi manca. L'Enjolras rivoluzionario, capo degli Amis, deve rifiutare le sue battute, ma l'Enjolras uomo... a lui piacciono, è un modo per divagare un istante. Dico di odiare le distrazioni, ma in realtà servono anche a me, non sono una macchina fatta di ferro, ho bisogno di riposare, di staccare un secondo. E adesso che tutto questo non c'è più... beh, mi manca. Ho scoperto di non poter fare a meno della sua voce allegra, resa leggermente roca dell'alcol, che interveniva per fare commenti poco coerenti, ma che erano sempre in grado di farci sorridere. Mi piace come, nonostante abbia più volte affermato di non credere nei nostri ideali, poi continui a venire agli incontri. Ogni volta che è in ritardo temo sempre che non verrà, e in fondo ne sono dispiaciuto. Poi, quando vedo apparire i suoi riccioli neri dalla porta temo sempre che la mia gioia sia troppo palese, così cerco di nasconderla con un semplice commento sul suo ritardo. So che a volte non si direbbe, ma ho un cuore anche io!
E poi io... io... l-lo... io lo...

Enjolras: *scoppia a piangere*

Combeferre: *lo abbraccia*

Combeferre: Shhhh... continua.

Enjolras: ...amo...

Questo capitolo è opera di Misteriosa00Jam.

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