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fui salvato, però, da due ragazzi che entrarono nella classe: uno di questi era Sascha, mentre l'altro non so chi era, forse uno della sua classe, che continuava a parlare con il prof dicendo che erano divisi nella mia classe...

Sascha fissava la lavagna ma poi si svoltò verso di me facendo un sorriso beffardo.
-fa 14.- disse, per poi voltarsi verso i banchi vuoti in fondo alla classe.

Perchè mi disse il risultato, invece di prendermi in giro dicendo che ero un deficente che non sapeva fare uno piú uno...
-bene, lepri, puó tornare al posto.-
Mi sedetti e sbuffai giocherellando con la penna... mi sentivo gli occhi di tutti addosso, non sapevo neanche il perchè.

Mentre scarabocchiavo sulle prime pagine del quaderno, mi arrivò un bigliettino accartocciato; dalla scrittura non si capiva di chi era.
-
"Alle 20 a casa mia, mettiti in tiro ;)"
Mi guardai intorno, vidi salvatore, il mio unico amico, sorridermi.

-lo hai mandato tu?- sussurrai fregandomene delle spiegazioni del prof.

-no idiota! sei stato invitato alla festa di inizio anno a casa di Sascha, è un onore avere un invito.- alzai gli occhi al cielo e mi rimisi composto. la festa più ambita dell'anno. bastava avere un invito a quella festa e diventavi un divo. la sera dopo potresti andare in giro e vantarti dell'invito,e vedi le donne che ti cadono ai piedi.

dopo le lezioni mi fiondai a mensa e al tavolo c'eravamo solo io e Salvatore, fino a quando Sabrina e Marina si aggiunsero: sono le due ragazze, che io chiamo gentilmente troie, che hanno tutti i ragazzi che gli sbavano attorno, ma loro vogliono solo, e dico solo, il gruppo di Burci.

-stefano, ho saputo che sei stato invitato alla festa di 'sta sera... allora chi porterai con te? perché non inviti me, dopotutto ci conosciamo dalle elementari, giusto?- ghignai e sbattei la schiena contro la sedia guardandola con sguardo beffardo.

-no Marina, non inviterò te solo perché tu non sei stata invitata e vuoi scoparti quel coglione.- non sapevo neanche dove avevo trovato il coraggio di dire ciò, ma per fortuna riuscì a mandarle via.

mi sentivo fiero, che finalmente avevo trovato il coraggio di ribattere? proprio quando stavo per confessare la cosa al mio migliore amico, Sascha mi poggiò una mano sulla spalla e si avvicinò al mio orecchio.

-sta sera sei mio...- disse. alzai il petto per i brividi che mi percorsero la schiena, mentre lui si allontanava verso il sul tavolo pieno di donne e i ragazzi del suo gruppo.

cosa intendeva con quello...

la storia si fa interessante, che dite? okay la smetto, a domaniii!

ho pure la verifica... aiut

Se ti dicessi che ti amo?|| Saschefano [finita]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora