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Stefano P.O.V.
-Sascha... dai cazzo rispondi dove minchio sei?- impreco contro la segreteria telefonica. Sono due giorni che non vedo Sascha, si è giustificato solo con un messaggio dove diceva 'ho da fare sto cercando una cosa, ci vediamo' mandato a mezza notte dell'altro ieri dopo di che non l'ho più sentito e nemmeno visto, ho provato a chiedere anche a Sal o a Giuseppe ma nessuno sa dov'è.
Sto iniziando a preoccuparmi ma... cazzo sta squillando...

-Lepri? Sai di essere molto stressante? Il tuo Sascha sta bene non preoccuparti, starà solo morendo di fame o di sete, sai che so dove abiti?- non riesco a capire chi era quella persona, ha la voce modificata non capisco nemmeno se è maschio o femmina.

-cazzo, chi cacchio sei?-  dico uscendo di casa. La meta? Casa di Salvatore.
-una persona, potrei darmi molti pregi, ma non ho tempo, devo far godere Sascha sul mio corpo. Ah Stefano. Ricordati che il tuo telefono è dotato di gps.- impreco sottovoce e butto il telefono a terra, per poi correre a casa del mio migliore amico;
Gli racconto tutto e insieme a Giuseppe, partiamo seguendo sul gps il telefono di Sascha.

Arriviamo in una casa nel centro abitato della cittá, la porta è socchiusa e noi non aspettiamo ad entrare.
La casa è  moderna, ordinata e vuota, non c'è nessuno. Giriamo un po' per le stanze fino ad arrivare ad una stanza in particolare: le persiane chiuse, i muri scrostati e privi di pittura, ma sopratutto i preservativi usati ovunque.

-cazzo Sascha!- dico quando lo vedo, indossa solo dei boxer e arrossisco quando lo vedo.
Sembra svenuto e disidratato.
Lui si sveglia di colpo e ci mette un po' a capire che siamo noi.

-Ste, è stata Sabrina. Mi tiene qui da tre giorni ha preso il mio telefono. Ero uscito per comprare questo.- sussurra passandomi una scatolina.
-se non torneró da te, aprila quando avrai paura.- mi dice senza forze e io gli prendo il viso tra le mani dicendogli di non sforzarsi.

-no non dire cosí ti faremo uscire da qui te lo prometto. Sascha ti prego rimani con me.- è dimagrito moltissimo e le occhiaie sotto gli occhi non aiutano.

-Ste dobbiamo andare.- mi dice Giuseppe ma io non lo ascolto.
-ma ciao, abbiamo ospiti.- nella stanza entra Sabrina scansando qualche preservativo. Nascondo subito la scatola nella tasca dei miei jeans.

-mi dispiace, ma siete venuti in ritardo, guardate un po'.- ci fa vedere un test di gravidanza con due linee, questo vuoldire che è incinta... del figlio di Sascha...
Mi è crollato il mondo addosso quando ho collegato.

-beh se provate di nuovo a entrare in casa chiameró la polizia, ho tutte le prove con cui posso denunciarvi.
Siete entrati in un altra propietà senza permesso e posso dire anche che siete entrati per fare del male a lui a mio figlio o a me.- fa un sorriso beffardo e ci fa uscire. Io rimango in silenzio,  perchè a me?

-dai Ste, troveremo un modo per farlo uscire da lì.-mi dice Giuseppe e io guardo la scatolina blu che mi ha dato Sascha. Mi ha detto di aprirla e avró paura e lui non ci sarà.

Cosa devo fare adesso?

Eheh ok ok abbassate i forconi, le pistole o qualunque arma impropria che avete in mano, dovevo fare un lato negativo o la storia finiva subito no? Tanto faccio il good end, don't worry,
Ci vediamooo!
Piaciuto? ❤️

Se ti dicessi che ti amo?|| Saschefano [finita]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora