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Mi date un consiglio? Voglio fare una storia etero: su chi la volete? Lorenzo, Sascha, Salvatore o anche chi volete voi, datemi un consiglio :)

Quel giorno c'era il sole, stranamente. La neve si era sciolta e non faceva  così tanto freddo. Sascha era ad un corso extra scolastico per il suo esame, e io ero a casa da solo senza fare niente.
Decisi di sfruttare quella giornata per quello che non facevo da troppo tempo: uscire con Sal.

Ridevamo, parlavamo del piú e del meno, mi mancavano quei momenti mi mancavano. Stavamo attraversando la strada quando una macchina ci venne addosso e Salvatore, e il suo instinto suicida, mi scansó e la macchina lo prese in pieno.

...

Adesso sono qui, chiuso in una stanza dell'ospedale, cullato da rumore dei battiti cardiaci del mio migliore amico che rallentano. Non vuole svegliarsi e questo mi sta spaventando. Giuseppe e Sascha, che erano al corso, sono corsi qui fregandosene dell'esame.

-hey come stai?- mi chiede Sascha poggiandomi una mano sulla spalla. Scoppio a piangere come un bambino, ma perchè tutto a me? Perchè tutto a noi? Qualche minuto dopo ci raggiunge la sua famiglia, e con """calma""" aspettiamo il suo risveglio ma che non pare arrivare mai.

Gli racconto quello che è successo brevemente e tutto pare fermarsi. Beh cazzo se non si sveglia lui preferisco raggiungerlo, per me e importante, e non mi interessa di Sascha, in questo momento penso solo a lui.

-vai è tardi.- dico a Sascha che è rimasto appoggiato al muro con le braccia incrociate al petto per tutto il tempo.
-se tu non te ne vai, non me ne vado neanch'io.- dice e io gli sorrido dolcemente per ringraziarlo.

-sono cambiato molto in questo periodo. All'inizio dell'anno vi picchiavo e mi divertivo, ma con il tempo vedervi soffrire è stato un trauma come se il dolore lo sentissi anch'io, ma piú forte. E adesso vederlo cosí mi fa strano. Non posso abbandonarvi a nessuno di voi.- dice Sascha rompendo il silenzio creatosi dopo la breve conversazione che abbiamo avuto.

Il respiro lento e continuato di Sal si sente in tutta la stanza bianca dell'ospedale e dà una certa aria di ansia che volava tra di noi. La madre è disperata, come se fosse stata colpa sua e non posso biasimarla.

Io, seduto sullo sgabello affianco al lettino, appoggio i gomiti sulle ginocchia e mi copro il viso con le mani.
Dopo un po' il respiro di Sal non si sente piú, cosí lo guardo è un solo suono rimbomba nella stanza:

Un suono lungo e continuato che non si ferma mai, che ti entra nella testa e che ha scatenato il panico.
I battiti non c'era piú.

Posso darvi uno spoiler? Il prossimo, ovviamente non sarà l'ultimo capitolo e dovete stare tranquilli che Sal vive, quindi non mi insultate :))) vvb <3

Se ti dicessi che ti amo?|| Saschefano [finita]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora