TRE MESI DOPO.
NARRATORE.
I mesi passarono cosi veloci, e cosi Hope si ritrovò a misurare la sua pancia che giorno dopo giorno cresceva, a volte sentiva dei piccoli movimenti. Era quasi al terzo mese. Aveva cominciato ad ascoltare la musica con la sua creatura della quale non sapeva ancora il sesso. Spesso poggiava le cuffie sulla sua pancia e contemporaneamente lei cantava. Quali canzoni? Beh quelle degli One direction. Quando c’erano le parti in cui Harry cantava da solo lei non cantava, voleva che il piccolo sentisse bene almeno la voce del papà. Ed era venuto spesso a trovarla anche dopo Natale. Dani continuava a scattare foto a Hope, qualsiasi cosa facesse, per non parlare del tabellone che aveva attaccato al muro, ogni mese faceva affiancare Hope al cartellone e tracciava la sagoma della sua pancia che cresceva. Dani era una zia perfetta. In casa dei ragazzi la situazione era diversa, Kendall era all’ottavo mese, mancava davvero poco alla nascita, le cose tra i ragazzi andavano bene, tutti sostenevano Harry che a breve sarebbe diventato padre. Ma con Kendall il rapporto era molto freddo, lei era cosi sfuggente. Lou e Tom avevano cominciato a parlare di nuovo con lui e Paul sembrava fiducioso. I paparazzi non sapevano nulla della situazione di Harry, che prima o poi sarebbe uscita fuori. Ma i manager cercavano di tenerla nascosta e oltretutto tenevano i ragazzi sotto controllo 24 ore su 24.
POV’S HARRY.
Ero seduto fuori a pensare come sarebbe stato essere padre, il momento era cosi vicino. Eppure io mi sentivo cosi in colpa, non avevo seguito a pieno la gravidanza, la mia testa era sempre concentrata su altro. Hope. Erano passati 3 mesi ma ancora riuscivo ad immaginarla. Mio figlio stava per nascere cazzo, e non ero stato abbastanza accanto a Kendall. Cosi mi alzai di colpo e decisi di salire in camera da lei, che non si era ancora svegliata. Arrivai davanti alla porta e senza pensare aprì, la trovai a terra ai piedi del letto a piangere e mi spaventai, cosi mi precipitai da lei:
“Stai male?” le chiesi preoccupato, e lei scosse la testa.
“Cosa succede?” chiesi sempre preoccupato. Ma lei non rispondeva, cosi la sollevai da terra e la poggiai sul letto, lei teneva stretto in mano il suo telefono. Non appena la poggiai sul letto lei disse improvvisamente:
“Mi dispiace”
“Di cosa?” chiesi io non capendo, e asciugai le sue lacrime, Kendall non parlava. Pensai che magari a cosi poco tempo dal parto poteva avere paura, cosi la abbracciai, il primo abbraccio dopo tanto tempo. Ma mentre la stringevo lei dissi:
“Harry devo parlarti”
“Dimmi” dissi io vedendola staccarsi dall’abbraccio, era seria, ma poi ricominciò a piangere.
“Kendall cosa c’è che non va, hai bisogno di qualc…” stavo parlando ma lei mi interruppe:
“Questo bambino non è tuo” disse tutto d’un fiato e io mi bloccai senza riuscire a parlare, non riuscivo a dire nulla. Non credevo a cosa aveva appena detto. Lei cominciò a piangere ancora.
“C…che s…stai d…dicendo?” chiesi io tremante.
“Il padre non sei tu. Ho avuto una storiella dopo di te e quando gli ho detto del bimbino lui non ne ha voluto sapere” disse e io continuavo a stare in mobile. Lei poi continuò:
“Non sapevo cosa fare, avevo perso il lavoro in pochi mesi, molte amiche mi avevano voltato le spalle e il mio manager improvvisamente mi ha detto che dovevo inventarmi qualcosa, i giornali sapevano di noi quando uscivamo, cosi la cosa più facile e che io facessi credere che questo fosse figlio tuo.” Disse piangendo e io stavo per esplodere, non poteva essere vero.
“So che ho combinato un casino, in questi mesi ti ho visto distrutto, ho pregato il mio manager di farmi smettere questa farsa, poco fa l’ho chiamato dicendo che te lo avrei detto e lui mi ha mollata.” Disse ancora. Io ero ancora paralizzato. Ma poi parlai:
“Non può essere vero” dissi guardandola e lei piangeva. Io continuai:
“Tu ti rendi conto che hai distrutto la cosa più bella che avevo? La mia storia con Hope” dissi io e lei mi chiese scusa nel pianto e poi disse:
“Ho già i bagagli pronti, andrò dalla mia famiglia proverò a sistemare le cose con loro” disse alzandosi e prendendo le sue borse. Usci dalla camera e io ero ancora sul letto, adesso le lacrime cominciavano a scendere, non potevo crederci, tre mesi di finzione, tre mesi senza Hope. Si era tutto distrutto per una menzogna. Dopo pochi minuti qualcuno arrivò correndo in camera:
“Harry che cos’è successo, Kendall è andata via” chiese Niall era con gli altri. Io non riuscivo a parlare. Poi Zayn si avvicinò:
“Harry che succede, parla”
“Non è figlio mio” dissi io e tutti si irrigidirono, vidi Louis con le mani in testa, cosi cominciai a raccontare i fatti. Quando finì ci fu silenzio e improvvisamente Liam sferrò un pugno alla porta, tutti lo guardammo. Io ero troppo distrutto per dire qualcosa, ma Louis parlò al mio posto:
“Che fai Liam?”
“Che faccio? Tutto è andato a puttane perché un fottuto manager si è fatto passare per la testa quest’idea. Tu sai cos’avrà passato Hope e sai quanto mi è costato vedere gli occhi lacrimanti di Dani per la seconda volta mentre la mandavo via? Cazzo, mi fa tutto schifo.” Disse Liam urlando e prendendo tutto ciò che gli capitava tra le mani per lanciarlo contro i muri. Poi si gettò a terra e pianse, io feci lo stesso e in poco tempo in camera arrivarono Lou, con Lux in braccio e Paul.
“Che succede? Dov’è la ragazza?” chiese Paul. Zayn parlò al posto mio e raccontò tutto. Pual era furioso, parlava di denunce e cose del genere, non me ne importava nulla, volevo solo capire perché a me. E adesso cosa avrei fatto? Hope? Guardai Lou e lei mi capì, mi alzai mentre tutti stavano ancora discutendo. Mi diressi verso Lou e presi Lux in braccio.
“Perché piangi zio Harry?” mi chiese e io baciai la sua fronte.
“Perché lo zio è un imbecille” risposi e lei mi abbracciò, avvolgendo quelle braccine intorno al mio collo e la strinsi poi guardai Lou che aspettava che io dicessi qualcosa e le dissi:
“Non dire nulla a Hope, devo prima capire come comportarmi” dissi io dandole in braccio Lux e dirigendomi dentro la mia camera ero tremendamente confuso, come avrei fatto adesso, dopo tanta sofferenza Hope mi avrebbe rivoluto?.
POV’S LIAM.
Stavo impazzendo, questa maledetta vita mi aveva portato via lei, Dani. Paul continuava a discutere con i ragazzi di come avrebbe rovinato il manager di Kendall. Ma io senza pensare li interruppi
“Io vado a riprendermi Danielle” dissi e Paul mi guardò come tutti e poi disse.
“Liam ti metterai nei guai, non puoi”
“Non me ne fotte un cazzo se non posso.” Mi alzai e mi diressi verso la porta. Poi Paul afferro il mio braccio.
“Liam no” mi disse guardandomi fisso negli occhi, i ragazzi ci osservavano.
“Se continui a bloccarmi io lascio la band” dissi e lo vidi sgranare gli occhi per poi lasciare la presa dal mio braccio. Cosi andai da Lou a pregarla di dirmi dove fosse Dani, sapevo che fosse con Hope, ma non avevo mai chiesto dove, ci volle un po’ per convincere Lou. Non appena lo seppi, non persi tempo, presi le chiavi dell’auto e mi diressi all’aereo porto, non avevo nulla con me, infondo mi serviva solo la carta di credito per pagare il volo e il mio cuore per riprendermi Dani.
“Los Angeles arrivo, vengo a riprendermi Dani” dissi in macchina più convinto che mai. Non avevo nemmeno salutato i ragazzi, non avevo avvertito Harry che avrei anche rivisto Hope, ma sapevo che avrebbero capito tutti.
POV’S HOPE.
Ero sul letto con Dani a sistemare le ultime foto che mi aveva fatto, avevamo deciso di immortalare ogni momento della gravidanza, e di raccogliere tutto in un diario per non dimenticare mai nulla, a volte mi chiedevo se un giorno tra quelle foto ci potesse essere anche Harry, ma poi cancellavo subito l’idea. Lo amavo ancora, ma avevo imparato a vivere con la sua assenza. Di sotto c’era Ed che preparava il pranzo, avevo una fame assurda ultimamente.
“Domani sarà il grande giorno” disse Dani battendo le mani sul letto
“Già” risposi io sognante, avrei saputo il sesso della mia creatura.
“Non vedo l’ora di saperlo” disse Dani abbracciandomi.
“Chissà come sarà, lo penso sempre sai” dissi io e lei mi sorrise
“Come te” disse. Poi sentimmo il campanello della porta che ci fece sobbalzare e Dani urlò:
“Ed la portaaaaa”
“Siiiiii!” urlò lui dal piano di sotto facendoci ridere, noi continuammo a sistemare le foto nell’album quando sentimmo un rumore strano provenire dal piano di sotto:
“Ed tutto bene?” urlai io e non ricevetti nessuna risposta:
“Vado a vedere cosa combina” disse Dani. Ma io dissi:
“Vengo con te” lei annui e scendemmo le scale. Sapevo che Ed avrebbe sicuramente combinato qualche disastro dei suoi e già immaginavo i rimproveri di Dani, ma improvvisamente Dani che si trovava davanti a me si bloccò e io feci lo stesso, era in mobile e fissava un punto davanti a lei, cosi guardai e vidi Ed a terra a cavalcioni su una figura.
“Liam!” urlai vedendo che era bloccato sotto Ed, con il naso sanguinante, sapevo che era stato Ed, cosi gli dissi:
“Ma che gli hai fatto?” e lo tolsi da sopra Liam che provò ad alzarsi. Vidi Ed allontanarsi e andare verso Dani che era rimasta in mobile, poi mi voltai verso Liam che era già in piedi e mi fissava in mobile con gli occhi sgranati.
“H…hope… t…tu” provo a dire Liam guardando la mia pancia. Non sapevo cosa dire, ma Ed intervenne:
“Devi andare via bastardo” disse con ribrezzo, ma Liam continuava a fissarmi cosi decisi di parlare.
“Si, sono incinta.” Sapevo quale sarebbe stata la domanda che seguiva la mia affermazione cosi lo anticipai:
“Si, è di Harry”
“Oddio……” disse Liam portandosi una mano ai capelli e io continuai.
“Lui non deve sapere nulla Liam, ti prego. Ha già un figlio al quale pensare” disse. Ma Liam mise una mano sulla mia guancia e vidi Ed avvicinarsi:
“Non devi toccarla, né lei né Dani” disse, ma io lo fermai. Prendendolo da un braccio, mentre guardavo fissa negli occhi Ed senti Liam parlare:
“Hope, quello non è figlio di Harry… Kendall ha mentito” non riuscivo a voltarmi verso Liam, continuavo a fissare Ed che adesso aveva gli occhi sgranati e poi sentì una forte fitta alla pancia, un dolore allucinante e sentì le gambe cedere. Vedevo tutto sfogato, l’ultima cosa che sentì fu la voce di Dani:
“Mio Dio Hope” e poi non ricordo più nulla, il buio mi avvolse. Ma tenevo stretta la mia pancia, non volevo perdere la mia creatura. E poi i sensi mi abbandonarono.
POV’S LIAM.
Eravamo scappati in ospedale. Io ero sconvolto, non avevo ancora parlato con Dani, non potevo proprio adesso, Hope era svenuta, aveva dei forti dolori, avevo appena scoperto che fosse incinta e il padre era Harry. Ero preoccupato, non sapevo cosa fare, mi avevano lasciato nel corridoio da solo, perché Dani ed Ed erano entrati con lei in una camera. Poi il mio telefono vibrò nella mia tasca, lo presi, era Harry:
“Pronto” dissi
“Cazzo Liam, che fine hai fatto? Hai parlato con Dani, hai visto Hope?” chiese lui a raffica e io non sapevo cosa dire, non potevo essere io a rivelargli della gravidanza. Cosi decisi di rispondere in modo diverso.
“N…no Harry non ho avuto tempo di parlare con Dani, l’ho vista e ho visto anche Hope. Ma adesso sono in ospedale, Hope ha avuto… ecco un problema” dissi
“Che problema Liam? Dimmi che sta bene?” disse Harry allarmato.
“Ecco io non so come sta, mi hanno lasciato fuori e con lei ci sono Ed e Dani… non so nien…” stavo per finire di parlare ma Harry mi interruppe:
“Prendo il primo aereo e arrivo” disse e chiuse la chiamata. Poi vidi Dani uscire dalla camera, si stava dirigendo verso di me. Si avvicinò e le chiesi subito:
“Come sta?”
“Si sta riprendendo, ha subito una forte emozione” disse
“Il bambino?” chiesi io
“Sta bene” rispose e mentre si stava per voltare dissi
“Harry sta venendo qui” la vidi voltarsi ma poi continuai a dire:
“Non gli ho detto nulla della gravidanza però”
“Sei un idiota” disse lei
“Lo so” risposi io abbassando lo sguardo.
“Harry la ama ancora?” chiese lei e io annuì, lei continuava a fissarmi e io poi dissi:
“E tu? Tu mi ami ancora?” chiesi. Lei continuava a guardarmi, poi vidi scendere una lacrima.
“Si” disse debolmente e io mi avvicinai ma lei indietreggiò
“Non scappare da me” gli dissi afferrandola e tirandola verso di me. E poi continuai a dire:
“Ti rivoglio Dani e questa volta per sempre, te lo giuro. Se qualcuno oserà ancora rimettersi tra di noi, io lascio la band” dissi prendendo il suo viso tra le mani e lei aumentò il pianto. Cosi avvicinai il suo viso al mio e feci unire le nostre labbra. Dopo il bacio che tanto mi era mancato lei mi abbracciò e mi sussurrò:
“Non lasciarmi mai più”
“Mai” dissi io stringendola più forte.
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Strong love.
FanfictionHope Teasdale, Sorella della famosa hairstylist Lou Teasdale. Hope è una ragazza scettica che non crede in modo particolare nell'amore e nel destino, dopo un periodo di isolamento dalla sua famiglia riceve una chiamata, durante una mattinata come t...