POV’S HOPE.
Mi ero appena ripresa, non avevo nemmeno avuto il tempo di capire bene cosa mi fosse successo. Ed era cosi apprensivo. Mi faceva male la schiena, questi letti d’ospedale erano cosi scomodi, cosi mi mossi cercando di raddrizzarmi.
“Hope cosa c’è? Tutto bene? Vuoi dell’acqua? Il bambino si è mosso? Hai dolori?” Ed cominciò ancora a elencare tutte le sue preoccupazioni, non ne potevo più, cosi sorrisi, infondo era cosi tenero.
“Ed R.I.L.A.S.S.A.T.I. sto bene” gli dissi tenendolo per mano, lui sorrise rendendosi conto del suo modo esagerato d’apprensione e mi sorrise. Cosi mi rilassai e tornarono nella mia mente le ultime parole di Liam. Non potevo credere che Kendall avesse fatto una cosa simile, chissà come stava Harry. E io adesso cosa avrei dovuto fare.
“A cosa pensi?” chiese Ed
“A Harry” ammisi io. Non nascondevo nulla ai miei amici.
“Adesso glielo dirai?” chiese Ed. Io mi fermai a pensare e poi risposi:
“Io non credo. È appena uscito da una brutta situazione con Kendall e io non posso riproporgli un altro figlio” dissi abbassando lo sguardo.
“Però dovrebbe essere un suo diritto saperlo. Per quanto io lo possa detestare è cosi” mi disse Ed.
“Ed io ho sofferto già tanto, e con me ha sofferto anche la mia creaturina. Basta. Ho paura di essere ancora ferita” dissi io e Ed mi accarezzo la guancia.
“Non permetterò più a nessuno di farti soffrire, né a te né a Dani” disse con voce dolce Ed e io sorrisi. In quel momento si aprì la porta ed entrarono Dani e Liam. Ed si irrigidì quando vide che si tenevano per mano, io riuscì solo a sorridere, perché nonostante tutto sapevo quanto Liam amasse Dani e quanto lei amasse lui.
“Che vuol dire?” chiese Ed. Dani chiuse la porta e poi prese un sospiro e cominciò a parlare. Spiego tutta la situazione e Liam mi sorrise, sapeva che ero felice per loro. Quando Dani finì di parlare Ed disse:
“Liam ascoltami bene, io non posso fare nulla per convincere questa ricciolina testona a lasciarti marcire, ma tu prova ancora a farla soffrire e giuro che organizzo un attentato alla tua vita” disse Ed, ma non scherzava era serio. Tanto che io lo richiamai e lui mi guardò capendo che doveva calmarsi. Poi guardò Liam che sorrise debolmente e poi Dani disse:
“Adesso devo dirvi una cosa” io la incitai a parlare e lei continuò:
“Hope, Harry ha chiamato Liam, gli ha chiesto di te. Lui sapeva bene che Liam vedendo me avrebbe visto anche te…” mi stavo per sentire di nuovo male e la bloccai:
“Dimmi che non gli hai detto nulla del bambino” dissi io tremando e rivolgendomi a Liam che mi disse:
“Non lo avrei mai fatto” e io sorrisi, ma Dani continuò a dire:
“Ma gli ha detto che sei stata male e lui sta venendo qui” sentì il cuore battere cosi forte, Ed balzò e cominciò a parlare con tono più forte:
“Sei proprio un coglione allora, lei non vuole vederlo” Liam guardò il pavimento. E poi io dissi:
“Non c’è nessun problema, dovevo incontrarlo prima o poi” dissi io cercando di rendere il mio respiro più regolare possibile. Tutti nella camera mi guardavano, feci un sospiro e continuai a parlare:
“Quando mi vedrà dirò che il figlio è…è d…di Ed” dissi tremando. Tutti sgranarono gli occhi e Ed si avvicinò:
“Ma Hope…” stava per parlare ma io lo fissai in modo duro e dissi:
“Ho già deciso” Ed abbassò la testa. Guardai Liam che mi fissava incredulo e Dani era arresa come Ed e fissava un punto nel vuoto, c’era silenzio e la porta si aprì facendo entrare un dottore:
“Bene signorina Teasdale, si è ripresa, il suo bambino sta bene deve rimanere qui ancora un po’ vorremmo fare l’ecografia per essere sicuri di tutto. E cerchi di stare più rilassata.” Disse il dottore e io sorridendo chiesi:
“Ma io dovevo farla domani l’ecografia per vedere il sesso del piccolo”
“Bene allora scoprirà oggi se li dentro c’è una bella principessa o un principino” rispose il dottore indicando la mia pancia e io sorrisi, Dani si avvicinò a me e sorrise anche lei. Eravamo emozionate, ma poi guardai Ed che era spento come lo era anche Liam. Sapevo che entrambi non erano d’accordo con la mia intenzione di dire a harry che il figlio era d Ed, ma non potevo fargli una cosa simile, Paul questa volta l’avrebbe ucciso, e poi avrei dovuto spiegare tutto anche a Lou.
POV’S HARRY.
Chiusi la chiamata con Liam e corsi subito dai ragazzi, erano nel salone, con loro c’era anche Lou.
“Ragazzi ho parlato con Liam, Hope è in ospedale, sta male, io prendo il primo aereo e vado da lei” dissi io tutto d’un fiato.
“Che dici Harry? Cos’ha mia sorella?” chiese Lou
“Non lo so, ma è in ospedale. Io devo andare” dissi.
“Veniamo anche noi” Disse Louis alzandosi. In quel momento arrivò Paul.
“Dov’è che dovete andare?” chiese e io cominciai a spiegare tutto, quando finì Paul era preoccupato e disse:
“Andiamo tutti. Lou lascia la piccola Hope qui con Tom.” Disse Paul. Cosi nel giro di un’ora preparammo tutto velocemente e ci trovammo subito in aereo porto. Il mio cuore batteva, non sapevo cos’era successo alla mia Hope, non poteva essere nulla di grave, non adesso che io avevo sistemato le cose.
“Andrà tutto bene” mi disse Louis dandomi una pacca sulla spalla dato che aveva notato la mia preoccupazione. Io annuì e sorrisi debolmente. L’aereo decollò.
“Sto arrivando Hope”sussurrai.
POV’S LIAM.
Ero uscito fuori dalla camera di Hope, avevo pensato di lasciali soli, ero seduto su una sedia del corridoio e passavano di tanto in tanto un gruppetto di medici intenti nelle loro discussioni. Stavo fissando il pavimento quando:
“Ehi” mi voltai e vidi Ed.
“Ehi Ed” dissi.
“A che pensi?” mi chiese, era stranamente tranquillo.
“Vuoi la verità? Penso che ciò che succederà quando arriverà Harry non è giusto” dissi io guardandolo e lui abbasso la testa.
“Non lo condivido nemmeno io Liam. Ma conosco Hope” disse lui
“E quindi?” chiesi io. Lui sorrise fissando il pavimento e poi mi disse:
“Vedrai…” non capivo di cosa stesse parlando ma feci spallucce e non dissi nulla.
“Lei lo ama troppo” continuò a dire Ed, riferendosi a Hope.
“Anche lui la ama” dissi io riferendomi a Harry.
“Per quanto io lo voglia prendere a bastonate devo ammettere che è vero, la ama” disse e mi guardò sorridendo e io ricambiai il sorriso.
“Tu devi scusarmi per le mie reazione, ma quelle due sono cresciute con me” disse Ed.
“Non devi scusarti, è tutto comprensibile” dissi io dandogli una leggera pacca sulla spalla. Lo capivo davvero, per lui Dani e Hope erano come 2 sorelle più piccole da proteggere e il fatto che soffrissero lo faceva sentire impotente. Infondo anche io ho delle sorelle e morirei se loro soffrissero e io non riuscissi ad evitare la loro sofferenza.
POV’S HARRY
Eravamo finalmente arrivati in ospedale dopo il volo diretto per Los Angeles. Lou non faceva altro che auto convincersi che non fosse nulla di grave, i ragazzi le facevano coraggio e io pregavo che l’avrei rivista sorridente e bella com’era. Arrivati dentro la grande struttura ci avvicinammo ad una signorotta robusta dietro un bancone che ci guardò e disse:
“Ditemi”
“Sono la sorella di Hope Teasdale, è ricoverata qui. Dov’è?” chiese Lou e la signora controllò un registro e poi disse:
“La signorina Teasdale si trova al secondo piano nella camera 93” rispose la signora. Noi ringraziammo e andammo subito. Secondo piano, cominciammo a cercare la camera. Svoltammo l’angolo e io notai subito Liam seduto su una sedia e accanto a lui c’era Ed. tutti aumentammo il passo. Liam ci vide.
“Ragazzi che ci fate tutti qui?” chiese e Ed si alzò dalla sedia con lui.
“Mia sorella sta male e io dovrei rimanere a casa? Dimmi dov’è!” disse Lou. Vidi Liam guardare Ed, ma paul interruppe il momento:
“Allora?” disse.
“Hope sta bene. Ma credo che sia meglio che per primo entri Harry” disse Ed guardandomi.
“Non se ne parla” disse Lou ma Liam la bloccò:
“Lou è meglio cosi, capirai” disse e Lou si rassegnò. Io stavo impazzendo, l’avrei rivista, ma cosa stava succedendo? Ed improvvisamente mi disse:
“Harry è lì” e indicò la camera numero 93. Tutti mi guardarono e io cominciai a camminare, una volta davanti alla porta poggiai la mano sulla maniglia che sembrava cosi pesante da abbassare. La abbassai e aprì piano, notai subito Danielle di spalle, si voltò e rimase bloccata e poi vidi lei, eccola finalmente, stava bene, era sveglia e bellissima, non aveva nessun graffio era coperta con un piumino bianco abbastanza spesso e i suoi capelli erano morbidi e scendevano sul suo viso. Mi fissava bloccata con gli occhi sgranati.
“Io vado da Liam” disse improvvisamente Danielle e uscì dalla camera chiudendo la porta. Io rimasi in piedi a guardare Hope. Era incantevole e sembrava cosi piccola sotto quel piumino. Mi avvicinai piano.
“Stai bene?” chiesi e lei annuì.
“P…puoi sederti qui” mi disse debolmente e riuscì finalmente a sentire la sua voce cosi dolce, mi era mancata. Sorrisi e mi accomodai. Adesso avrei dovuto usare le parole giuste e farla tornare da me, non potevo più stare senza lei.
POV’S HOPE.
Ok Harry era li, seduto accanto a me. L’amore della mia vita, padre del mio bambino era li. Io mi coprivo il più possibile con il piumino per non far notare la pancia, che non era ancora enorme ma lo sarebbe diventata. Adesso eravamo in silenzio, gli avevo chiesto di accomodarsi ma non sapevo più cosa dire.
“p…perché sei qui?” chiesi debolmente.
“Per te” mi rispose lui guardandomi negli occhi e riuscì a rivedere quelle verdi gemme preziose.
“I…io ho solo avuto un mancamento” dissi guardando un punto fisso nel vuoto.
“Io sono qui anche per scusarmi Hope. Ti ho fatto del male” disse improvvisamente prendendo la mia mano e io rabbrividì.
“Harry non devi scusarti. So già come sono andate le cose, Liam mi ha detto tutto. È tutto passato Harry com’è passata anche la nostra storia” dissi io senza guardarlo, sennò non ce l’avrei fatta. Ero pronta a dirgli che aspettavo un figlio da Ed, ma gli avrei mentito e quindi non dissi nulla.
“Ma Hope, tu non puoi dirmi que…” stava parlando ma lo interruppi:
“Harry no! Le cose ormai sono andate cosi. C’è un altro adesso.” Dissi io con poca voce e poi lo guardai i suoi occhi erano rossi, stava piangendo per colpa mia. Mi guardò supplichevole e io mi voltai dall’altra parte. Cosi subito si alzò e disse:
“Scusa il disturbo allora”stava andando via. Non potevo, cosi mi alzai dal letto scostando il piumino e mi misi in piedi accarezzando la mia pancia, Harry era di spalle e cosi decisi di bloccarlo chiamandolo:
“Harry” dissi sentendo la mia voce tremante. Lui si voltò e si bloccò. Io stinsi la mia pancia e dissi:
“E’…è l…lui l’altro o…o l’altra” Harry mi guardava con gli occhi sgranati e adesso le sue lacrime erano aumentate e io tremano, lo vidi improvvisamente cadere in ginocchio. Si portò le mani al volto e singhiozzava, sentì che voleva dire qualcosa, ma il forte pianto non glielo permetteva, forse non dovevo dire nulla. Ma ormai non potevo tirarmi indietro, mi avvicinai a lui che si trovava ancora in ginocchio a terra. La sua testa arrivava alla mia pancia. Aveva ancora le mani sul viso e non smetteva di piangere, non capivo cosa farfugliava a causa del pianto ma mi stava uccidendo vederlo in quel modo.
“Harry è tuo” dissi io portando le mie mani sulla sua testa. Il suo pianto aumentò.
“Ti prego Harry dì qualcosa” dissi io sentendo le lacrime minacciare di scendere sul mio viso. Lui si bloccò e si calmò improvvisamente.
“Perché non mi hai detto nulla?” mi disse con un volto distrutto.
“Come potevo dirtelo? Tu avevi altro a cui pensare” dissi io e lui prese le mie mani e mi guardava dal basso dato che non si era alzato.
“Questa è la cosa migliore del mondo” disse lasciando le mie mani e portando le sue sulla mia pancia. Io senti le lacrime scendere, questa volta erano lacrime di gioia, per la prima volta la creaturina sentiva il suo papà. Harry non asciava più la mia pancia, improvvisamente appoggiò le sue labbra su essa e lasciò un bacio, poi sussurrò:
“Papà è qui” quelle parole erano le più belle che avessi mia sentito, portai le mie mani al viso e cominciai a piangere. Harry se ne rese contò e si alzò, scosto le mie mani dal mio viso e mi guardò e io feci lo stesso.
“Ti amo Hope” disse.
“Ti amo anche io” dissi. Harry prese il mio viso tra le sue mani e lo avvicino al suo, le nostre labbra si toccarono e ci fu un bacio bellissimo e estremamente desiderato da entrambi. Mentre ci baciavamo io balzai improvvisamente e mi staccai dalle labbra di Harry, lui mi guardò preoccupato:
“Che succede?” mi chiese e io sorrisi e dissi:
“Si sta muovendo” portando la sua mano sulla mia pancia. Lui sentì il movimento e disse:
“Ha capito che mamma e papà sono insieme e sono felici” e mi abbraccio. In quel momento la porta si aprì, ed entrò il dottore.
“Oh scusate… ecco io sono qui per l’ecografia” disse imbarazzato. Noi sorridemmo:
“Non si preoccupi sono pronta” dissi io. E il dottore chiese:
“Viene sola?” io guardai Harry che mi fece un cenno positivo con il capo e io dissi:
“No viene anche lui” ero felice. Il dottore poi chiese:
“Lui è?” io stavo per rispondere ma Harry mi anticipò e disse:
“Il padre” mi voltai verso di lui e gli sorrisi. Lui prese la mia mano e uscimmo dalla camera con il dottore. Una volta fuori vidi tutti i ragazzi, Paul e mia sorella e rimasi bloccata, Harry strinse la mia mano. Ma io notai che loro sorridevano, sicuramente Liam Ed e Dani avevano raccontato tutto anche a loro, perche Lou aveva gli occhi lucidi e sorrideva come un ebete. Cosi mimai con le labbra ‘a dopo’ e loro annuirono. Io e Harry eravamo pronti a scoprire il sesso di NOSTRO figlio.
POV’S HARRY.
Io ero la persona più felice del mondo. Avevo l’amore della mia vita, Hope e avevo appena scoperto di essere davvero padre. E questa volta lo sentivo davvero mio. Adesso stavo per scoprire il sesso della nostra creatura. Arrivammo in una saletta ed e io e Hope eravamo tesi. Il medico la fece sdraiare, la pregò di alzare la maglia e scoprire la pancia, poi spruzzò del gel che fece ridere Hope, e io sorrisi nel vederla cosi tenera. Poi il medico portò un aggeggio alla pancia di Hope e disse:
“Pronti?” noi annuimmo. Io strinsi la mano di Hope e lei strinse la mia. Guardavamo il medico che fissava il monitor ma non parlava poi ad un tratto disse:
“è tutto a poste dentro questo pancino. Adesso vi faccio sentire il cuore” io ero agitato Hope continuava a stringere la mia mano e quando il medico girò la rotellina sentì:
‘’TUMTUM TUMTUM TUMTUM…”era il suo cuore ed era il suono più bello che io avessi mai sentito, guardai Hope che si era emozionata e la baciai sulla fronte. Poi il dottore disse:
“Volete sapere il sesso?” sorrideva e noi annuimmo.
“Beh… congratulazioni è una bella principessina” a sentire quelle parole il mio cuore stava per uscire dal petto Hope era in lacrime e io la seguivo. Il medico ci lasciò soli, per lasciare che Hope si pulisse e si sistemasse.
“Avremo una bambina, la nostra bambina capisci?” continuavo a ripetere io incredulo. Hope si era sistemata, si avvicinò a me e disse:
“Grazie” io la guardai.
“Di cosa amore?” chiesi
“Per essere arrivato nella mia vita e per avermi dato lei” disse sorridendo e toccandosi la pancia. Io la baciai, quando mi staccai dalle sue labbra le sussurrai piano:
“Grazie a te, adesso voi due siete il mio piccolo mondo” la strinsi a me e poi mi abbassai all’altezza della pancia e lasciai un dolce bacio anche alla mia piccola principessa.

STAI LEGGENDO
Strong love.
ספרות חובביםHope Teasdale, Sorella della famosa hairstylist Lou Teasdale. Hope è una ragazza scettica che non crede in modo particolare nell'amore e nel destino, dopo un periodo di isolamento dalla sua famiglia riceve una chiamata, durante una mattinata come t...