Capitolo 20

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POV’S HARRY
Dio se mi era mancata, la tenevo stretta su quel divano. Era incredibile come in pochi minuti mi aveva riempito il vuoto che si era creato, un vuoto che forse esisteva da una vita. Non potevo più permettermi di lasciarla andare via. Continuavo a baciarla e tra di noi si stava accendendo qualcosa, desiderio, passione, bisogno di averci, obbligo di completarci. Qualsiasi cosa fosse stata la volevamo entrambi. Improvvisamente lei si stacco da me, i respiri erano irregolari e mi sorrise guardandomi, con le dita cominciò a tracciare i lineamenti del mio volto e io stavo impazzendo, reclamavo le sue labbra ma lei sembrava non volermele cedere, si alzò in piedi, era tremendamente sexy, camminava all’indietro:
“Vieni con me” sussurrò appena e io mi alzai senza smettere di guardarla, continuammo a camminare fino ad arrivare in una camera, lei chiuse la porta una volta entrati e poi si voltò verso di me e cominciò ad avvicinarsi:
“Cosa stai cercando di fare piccola?” Chiesi io, stavo letteralmente impazzendo e lei stava facendo un giochetto al quale non ero capace di resistere.
“Ssssh” disse per poi spingermi contro il letto fino a farmi sedere, adesso le sue mani vagavano sulle mie spalle. Non resistevo più.
“Basta” dissi per poi prendere una delle sue gambe e portarla sul letto lei sorrise in modo malizioso e portò l’altra nella medesima posizione, poi spinse con le sue mani sul mio petto fino a farmi stendere, adesso era a cavalcioni su di me e io ero sotto di lei completamente perso a guardarla. La desideravo. Piano mi sfilò la maglia e la lasciò cadere a terra, poi si piegò su me e mi baciò, lentamente. Prima la bocca, poi la mascella e poi il collo, scendeva sul petto..
“Tocca a me” dissi io per poi capovolgere la situazione. Ed eccola bellissima sotto di me. La guardai un po’ per memorizzare bene ogni suo aspetto e la vidi imbarazzarsi, cosi mi chinai su di lei:
“Sei più sexy quando arrossisci a letto” sussurrai alle sue labbra e lei portò le sue mani alla mia nuca spingendo il mio viso verso il suo per far combaciare le nostre labbra, adesso mi stava baciando con foga e mi faceva impazzire. Mentre la baciavo scesi con le mani al bordo della sua maglia e gliela sfilai lanciandola da qualche parte e poi mi la osservai, mentre lei continuava ad imbarazzarsi, ma poi volle prendere l’iniziativa di stendere le sue mani sul mio petto per poi scendere piano, troppo piano, arrivò al ventre e poi all’elastico dei miei boxer e io rabbrividì ma lei si bloccò:
“Ti prego”  dissi con voce strozzata dal piacere dei suoi tocchi, lei sorrise e con un gesto veloce capovolse la situazione ancora una volta, io non persi tempo e le sfilai i pantaloni gettandoli a terra e poi mi beai della stupenda visione del suo corpo cosi perfetto, mi faceva diventare pazzo. Poi lentamente lei mi sfilò i boxer e io contemporaneamente slacciai il suo reggi seno, la vidi pronta a coprirsi ma la bloccai:
“No non farlo, sei perfetta, e sai cosa mi fa impazzire? Che tu non te ne renda nemmeno conto” le sussurrai e lei arrossi visibilmente. Cominciai a toccarla, la sua pelle era morbida e emanava un profumo inebriante. La posizionai sotto di me e l’unica cosa che riuscì a fare fu baciarla, sulla bocca, sul collo e la sentì sussultare, il petto poi la pancia e poi arrivai ai suoi slip, e li tirai con i denti sentendola ridere dolcemente, li lasciai e poi li afferrai e li feci scendere delicatamente, adesso eravamo entrambi nelle stesse condizioni senza nulla addosso. Sentire il contatto dei nostri corpi era qualcosa di magico e amavo l’effetto che Hope riusciva ad avere su di me, qualsiasi gesto e qualsiasi tocco mi provocava piacere. Continuavo poi a baciarla e la sentivo fremere:
“Harry ti p…prego” disse con una voce spezzata sicuramente dal piacere e io mi eccitai maggiormente sentendola. Cosi mi bloccai cercando con lo sguardo i miei pantaloni, mi stesi per prenderli ai piedi del letto, tirai fuori il portafoglio e da li presi un preservativo. Hope mi osservava e sorrideva io lo aprì e dissi:
“Vuoi fare tu?” lei annuì divertita lo prese e lo mise solo sentendo le sue mani sulla mia intimità non riuscì a trattenere un gemito che lei apprezzò. Quando finì mi piegai su di lei e facendo aderire i nostri corpi, avevo le mani ai suoi fianchi e sentivo il suo corpo caldo sotto il mio:
“H…har… aaah” disse improvvisamente lei poiché io entrai improvvisamente in lei facendo attenzione e non farle male. Quel suo gemito mi fece impazzire, la guardai per avere il consenso di continuare e lei annuì. Cosi cominciai a muovermi e tutto diventò doppiamente straordinario.
“Dio Hope” uscì dalla mia bocca, io la sentivo gemere e lei stringeva il suo corpo al mio con le gambe avvinghiate al mio bacino. Sentivo sempre più piacere in tutto il corpo. Adesso voleva di più, cosi aumentai le mie spinte e dopo poco sentì una miriade di sensazioni insieme e insieme venimmo. Era stato tutto perfetto.
 
POV’S HOPE
Eravamo appena giunti al culmine insieme, era stato bellissimo e sentivo ancora i brividi dovunque. Harry subito dopo si stese accanto a me esausto ma nonostante la stanchezza tirò il mio corpo completamente esausto accanto al suo e mi baciò il collo:
“E’ stato pazzesco piccola” disse e io sorrisi non riuscendo ancora a rispondere. Avevo fatto l’amore con Harry, ma aspetta per me era stato amore e per lui?
“Cos’è stato per te?” chiesi io prendendo coraggio. Lui non rispose subito ma sorrideva e io ero ansiosa:
“Ho fatto l’amore per la prima volta, con te” disse all’improvviso e io sentì i miei occhi inumidirsi lui mi guardò:
“Ehi che succede?” mi stava accarezzando preoccupato
“Anche per me” risposi io. Ero felicissima. Lui sorrise e sollevandosi di poco afferrò il lenzuolo per coprire i nostri corpi e poi tornò alle mie labbra:
“Hope…” disse
“Si…”risposi io
“Io… Ti Amo” disse senza smettere di fissare i miei occhi. E io stavo per morire davvero.
“Anche io ti amo” risposi e poi ci baciammo. Alla fine del bacio ci stringemmo sotto le lenzuola e ci addormentammo. Avevo tutto ciò avevo bisogno, Lui!
Passò qualche ora e io mi svegliai, eravamo senza nulla addosso, sia io che Harry, ci eravamo addormentati sotto un semplice lenzuolo. Lo guardai e sorrisi, non credevo ancora di averlo li con me, pensai di alzarmi e fare una doccia, piano strusciai fuori dal letto, raccolsi il mio intimo da terra lo misi e rubai la maglia di Harry e indossandola notai che mi arrivava fino a sotto il sedere, ma comunque uscì piano dalla camera e prima di andare verso il bagno decisi di andare in cucina e bere un bicchiere d’acqua, vidi il mio telefono e lo presi per controllare se ci fosse qualcosa e cosi fu, c’era un messaggio:
Piccola va tutto bene? Non farò tardi i miei amici mi riaccompagnano a casa prima di pranzo. ED. xx” lessi il messaggio e sorrisi, ero contenta che lui stesse ricominciando ad uscire, anche se oggi si era proprio organizzato all’improvviso. Posai il telefono e poi improvvisamente suonò il campanello e io sobbalzai, andai ad aprire:
“Oh santo cielo Hope vi siete dati cosi da fare?” era Ed, e rimase a guardarmi ridendo, forse aveva capito tutto, ma un momento, come sapeva?
“Ed? Tu sapevi che sarebbe arrivato?” chiesi scioccata. E lui abbassò lo sguardo e ridendo entrò in casa e io continuai:
“E’ per questo che sei andato via cosi di fretta, vero?” e adesso Ed stava ridendo di gusto. E io non resistetti:
“Ma che hai da ridere?” chiesi, lui non fece in tempo a rispondere che dal corridoio spuntò Harry in boxer e io diventai rossa, era cosi perfetto:
“Oh no! Torno dopo se non avete ancora finito” disse improvvisamente Ed ridendo e io arrossì maggiormente mentre Harry ridendo chiese scusa e tornò in camera sicuramente per indossare qualcosa, io ero troppo imbarazzata:
“Ehi scema l’ho fatto per te lo sai? E adesso so che sei felice” sorrise venendomi incontro e mi abbraccio, e io mi strinsi a lui ma poi dei colpi di tosse ci fecero allontanare, Harry era vestito, senza maglia ovviamente perché l’avevo io e ci fissava con un mezzo sorriso:
“E tu Styles, se le fai del male ti ritroverai su un patibolo, chiaro?” disse Ed con aria scherzosa, anche se lo avrebbe fatto sul serio conoscendolo. Harry sorrise e poi disse:
“Non lo farei mai,adesso è mia”
“Mmmmh a dire la verità non c’è stata nessuna richiesta ufficiale affinchè tu possa definirmi tua, però fa niente” dissi io scherzosamente con aria superiore, ma Harry si fece serio e si avvicinò a me, Ed rideva dal divano, in una mossa vidi Harry inginocchiarsi , si tolse la collana e me la porse:
“So che non è il massimo, ma Hope Teasdale, vuoi essere la mia ragazza?” era serio.
“Oh Harry, si che lo voglio” dissi io saltandogli al collo imbarazzata per la presenza di Ed e per la scena improvvisa, ma ero felice. Ci staccammo dopo un po’ e ci sedemmo sul divano.
“Allora Harry quando riprendi il tour?” chiese Ed, cavolo il tour, non ci avevo pensato.
“B…beh io devo partire domani pomeriggio per tornare dai ragazzi e…” disse Harry fissandomi e mi arrivò un colpo al cuore, mi avrebbe lasciata ancora..
…e voglio che tu venga con me Hope” continuò poi senza togliermi gli occhi di dosso. Adesso anche Ed mi fissava. Io fissai il mio sguardo verso il pavimento e sentì gli occhi inumidirsi, non potevo lasciare Ed.
“I…io n…non posso Harry” disse e sentì qualche lacrima scendere.
“H…hope ti prego. Perché?” chiese Harry con voce tremante e prese la mia mano. Non sapevo che dire, insomma Ed non poteva stare solo e io non potevo lasciare che Harry andasse via senza di me. Che confusione.
“Hope, non dire cazzate. So cosa stai pensando, e io posso cavarmela da solo.” Disse improvvisamente Ed facendomi sgranare gli occhi come anche a Harry.
“No Ed!” dissi io ferma, adesso era tutto tra me ed Ed. Harry era in silenzio e mi osservava.
“Hope tu andrai con lui e fine della storia, io dovrò stare a riposo per qualche altro mese e poi riprenderò a lavorare” disse lui spiegandomi.
“Ti farai sentire sempre? Mi manderai i tuoi messaggi senza senso? e starai attento?” chiesi io  supplichevole.Ed sorrise e si avvicinò a me tirandomi a se e abbracciandomi.
“Certo scema, e poi non ti conviene far tornare solo Harry, potrebbe cambiare idea” disse lui ridendo. Io mi staccai da Ed gli diedi un bacio sulla guancia e poi mi voltai verso Harry che sorrideva come un bimbo:
“Verrò con te” dissi sorridendo e Harry mi tirò su di lui e mi strinse forte per poi sussurrarmi piano:
“Grazie amore” io sentì mille brividi per tutto il corpo, mi aveva chiamata ‘amore’, aaawww lo amavo cosi tanto. Mi staccai un po’ da lui per poi unire le nostre labbra e sussurrare piano:
“Amore” lui sentì e sorrise nel bacio.
“Eemm io sarei ancora qui, capisco quanto possiate amarvi però…” disse Ed ridendo, poiché ci eravamo dimenticati di lui e stavamo amoreggiando come se niente fosse, cosi ci staccammo e ridemmo.
Dopo passammo una giornata molto tranquilla io era felice. Avevo finalmente il mio amore e il mio migliore amico stava bene. Niente di più bello. Comunque arrivò la sera, cenammo insieme e dopo aver visto un po’ di TV decidemmo di andare a letto. Diedi la buona notte ad Ed e mi diressi in camera con Harry.
“Domani mattina ti aiuto a sistemare la tua roba, adesso vieni qui” disse Harry trascinandomi sul letto e io risi baciandolo.
“E’ straordinario passare del tempo con te, non credo di poterne più fare a meno.” Continuò a dire Harry mentre fissava il soffitto e sorrideva come un bimbo. Io risi improvvisamente:
“Perché ridi?” chiese stranito.
“Sei come un bimbo a volte” dissi io accarezzandolo e continuando a ridacchiare. Lui si sollevò con il sorriso.
“Un bimbo eh? Ne sei sicura?” disse per poi fiondarsi sulle mie labbra, posizionandosi su di me, il bacio divenne più passionale e io cominciai a sentire quei brividi che solo lui mi provocava e in cosi poco tempo ci trovammo senza più nulla addosso, la stanza si riempì solo del rumore dei nostri respiri irregolari e dei gemiti soffocati che cercavamo di trattenere a per non far sentire nulla ad Ed. continuammo cosi per quasi tutta la notte, potevo giurare di non averne mai abbastanza di lui, avevo sempre più bisogno del suo essere, non potevo farne a meno. Non ci fermammo nemmeno dopo essere arrivati al culmine insieme, perché riprendemmo a baciarci e a fare l’amore per quasi tutta la notte.
Ci appartenevamo incondizionatamente.
 
 
 
IL GIORNO DOPO.
Mi stavo svegliando, disturbata dai raggi di sole che entravano in camera, sentivo piccoli dolori in tutto il corpo, guardai la sveglia e notai che era ancora presto, ma cercai ugualmente di alzarmi piano dal letto con l’intento di preparare la colazione. Mi vestì e sgusciai fuori dalla camera, la casa era silenziosa e cominciai a preparare la colazione dopo un paio di minuti era quasi tutto pronto. Ero ancora voltata verso il piano della cucina e sentì delle calde e grandi mani sul mio ventre:
“Buongiorno amore” una voce roca e ancora assonnata mi aveva dato il buongiorno. Era Harry e riuscì a farmi rabbrividire.
“Buongiorno” risposi io voltandomi e posando le mie labbra sulle sue. Poi Harry portò la testa nell’incavo del mio collo chinando il capo poiché io ero più bassa di lui, e adesso era come un cucciolo che si accovacciava in cerca di affetto. Mi intenerì.
“Mi hai davvero sfinito questa notte” disse lui piano. Io risi debolmente e lui continuò a dire:
“Come ti senti?” mi chiese
“Mai stata meglio” affermai io e lui alzò il capo fissando gli occhi nei miei e mi baciò, ma il nostro bacio fu interrotto:
“Wow non sono abituato a svegliarmi con tanto amore tra le mura di casa mia” era Ed che si era appena alzato. Io e Harry lo guardammo per poi ridere e gli demmo il buongiorno.
“Allora, notte di fuoco eh?” chiese Ed malizioso e vidi Harry sorridere.
“Ed Sheraan!” lo ammonì io e lui chinò il capo ridendo. Poi io continuai per cambiare discorso.
“Fate colazione adesso su, ho preparato tutto io” dissi fiera di me.
“Ma che brava” disse Harry guardandomi e io sorrisi.
“Oh lo è sempre stata” aggiunse Ed e io sorrisi per ringraziarlo. Facemmo colazione insieme e dopo Harry andò a fare una doccia, come poi fece Ed. io rassettai la cucina e poi chiamai Dani per raccontarle tutto, ma scoprì che lei ne era già a conoscenza. Praticamente lo sapevano tutti tranne me. Volevo chiamare i ragazzi che ancora non sapevano nulla di me e Harry, lui non li aveva chiamati ne aveva risposto alle loro chiamate e ai loro messaggi. Avevo il telefono pieno di chiamate anche io, tra mia sorella Lou e i ragazzi, ma volevo fare loro una sorpresa tornando con Harry. Comunque la mattinata andò avanti tranquilla, preparai la valigia con Harry, guardammo la TV tutti insieme e poi ci affrettammo a pranzare dato che dopo poche ore saremmo dovuti partire. Arrivò il momento di salutare Ed.
“Allora tu mio caro ragazzo, abbi cura di lei, non farla soffrire perché sai cosa ti aspetterebbe” disse Ed scherzando a Harry.
“Tranquillo” rispose Harry per poi salutarlo con una pacca sulla spalla.
“Quanto a te piccola mia, ci rivedremo presto dai, è una promessa. Non stare giù” mi disse e io lo abbracciai.
“Fai il bravo Eddy, mi mancherai” risposi io e lui mi baciò la fronte, cosi uscimmo di casa e vidi Harry indossare un assurdo cappello e degli occhiali scuri.
“Eeeemm Harry?” dissi io stranita.
“Ehi mi riconoscerebbero in giro” rispose lui e io scoppiai a ridere.
“Potresti sembrare un rapinatore” dissi e poi ridemmo entrambi salendo sul taxi che ci porto all’aereo porto. Andammo diretti al checkin e da li ci imbarcammo. L’ora di volo fu piacevole con Harry. Arrivammo e li ci aspettava un altro taxi che ci portò dai ragazzi. Una volta arrivati, Harry pagò il Taxi e poi bussammo alla porta di casa. La porta si aprì:
“Ragazziiiiiiiiiiiii!” esultò Niall vedendoci, in pochi secondi anche gli altri furono li e nel vedermi con Harry sorrisero, salutai tutti. Ero felice.
“Oh mia sorella!” disse Lou arrivando all’improvviso con Lux in braccio. Io le andai incontro e la abbracciai, sbaciucchiando anche la mia nipotina. Poi arrivarono anche Faith e Paul con Tome Oliver. Il piccolo Oliver si attacco al mio collo senza più staccarsi e tutti risero.
“Allora adesso sei tutta di Harry?” chiese Oliver facendo ridere tutti e anche a me.
“Chi te lo ha detto?” dissi io cercando di non ridere.
“Lo dicono tutti qui” rispose Oliver, sembrava dispiaciuto. E io dissi:
“Si ok è vero, però tutti non sanno che sono più tua che sua” schiacciai l’occhiolino a Oliver che mi abbracciò e fece una linguaccia a Harry. Tutti risero:
“Ok accetto di divederla con te” disse Harry ridendo ancora. Poi il momento fu interrotto da Paul, che serio chiese:
“Hope adesso puoi venire con me?” non so il motivo ma sentì un tonfo al cuore. Annuì e andai, prima guardai Harry che mi incoraggio sorridendomi e poi notai che tutti si guardavano sorridendo. Che stava succedendo? Entrammo in cucina e Paul chiese la porta. Adesso temevo che succedesse qualcosa come successe per Dani e Liam quando i manager la allontanarono da Liam. Non lo avrei sopportato. Poi Paul parlò:
“Allora piccola Hope, sai che noi questa sera stessa riprenderemo il Tour e tu sai che non è permesso a nessuno, che siano parenti o amici, di venire in Tour. Ogni persona presente deve svolgere un ruolo all’interno del cast.” Io sentì le gambe tremare, sapevo cosa voleva dirmi, loro dovevano partire, e il Tour sarebbe durato ancora 4 mesi e io non sarei potuta partire con loro, quindi sarei dovuta stare lontana da Harry. Paul continuò:
“Il Tour durerà ancora 4 mesi, come tu sai. So che la voglia di stare con Harry e molta. Ed è qui che volevo arrivare, come tu sai loro hanno molte fan e discutendo con gli altri manager del cast tu non dovresti farti notare più di tanto, come le ragazze di Louis e Zayn” poi si bloccò, io mi sentì debole e mi sedetti sul divano. Stavo per piangere, me lo sentivo.
“Quindi siamo giunti ad una conclusione. Tu continuerai a badare alla piccola Lux, sarai la sua baby sitter, poiché Lou è sempre dietro ai ragazzi e Tom si occupa dei musicisti. Quindi prepara tutta la tua roba e quella di Lux. Partirete in Tour con noi questa sera adesso hai un ruolo nel cast” a quelle parole io sgranai gli occhi e corsi verso Paul per abbracciarlo e sentì gli occhi umidi.
“Grazie, grazie, grazie un milione di volte” dissi io.
“Dovresti ringraziare Harry, è stato lui a fare la proposta a noi prima di venire da te” rispose Paul, io sorrisi e subito uscì dalla cucina aprendo la porta. Tutti erano ancora nel salone. Vidi Harry sorridermi e capì che loro sapevano già tutto, corsi da lui e gli saltai addosso:
“Ti amo” sussurrai e lui mi strinse forte:
“Io di più sai?” rispose e io gli diedi una leggera pacca sulla spalla e tutti sorrisero. Ero al settimo cielo adesso. Dopo preparai tutta la mia roba, aiutai Lou a preparare la roba di Lux e poi partimmo, salutammo Faith e Oliver e mi cadde qualche lacrima nel vedere Paul salutare la sua famiglia. Adesso eravamo sul grande bus dei ragazzi e io non mi staccai nemmeno per due istanti da Harry, per me era tutto incredibilmente nuovo, tutto incredibilmente gigantesco, provavo un senso di estrema felicità ma non potevo ancora crederci pienamente, e questo mi portava a sentire maggiormente il bisogno di stringermi ad Harry, per paura che tutto potesse scomparire da un momento all'altro.
Come sarebbero stati quei mesi? Era tutto da scoprire…

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